Milano, Venerdì 26 giugno: visita dei parlamentari M5S al cantiere M4 di viale Argonne. Il 3 luglio “la notte degli alberi”

150205584-b3442124-b751-464a-95c0-bec080e7f066Continua la battaglia dei portavoce del M5S a difesa del verde a Milano, per salvare 573 alberi (molti dei quali di oltre 70 anni) a rischio di abbattimento per i cantieri della metropolitana M4. Venerdì 26 giugno i portavoce M5s faranno un’ispezione all’interno di cantieri sull’asse Argonne-Indipendenza  per controllare la qualità dei lavori svolti, il rispetto delle norme, delle autorizzazioni e della sicurezza dei lavoratori. La partenza della visita è alle 11.30 da Viale Argonne.

Saranno numerosi i portavoce M5S presenti: i consiglieri regionali Eugenio Casalino e Stefano Buffagni, i parlamentari Crimi, Toninelli, Carinelli,Caso, Cominardi, De Rosa, Mangili, Pesco, Tripiedi, Zolezzi, oltre ai portavoce M5s locali Bedori, Rovelli, e Calise, che per primo denunciò il piano di abbattimento della giunta Pisapia arrampicandosi su uno degli alberi ”condannati”.

I portavoce m5s sostengono che “la maggior parte degli abbattimenti non sono dovuti a una stringente necessità tecnica, ne a causa di interferenze con le strutture della metro ma sono solo per dei cantiere temporanei e a causa di una cattiva pianificazione dei lavori. La giunta di Pisapia lo ha permesso e ha sbagliato. Questo è assolutamente inaccettabile.” E chiedono: “la revisione dei progetti della linea M4 e progetti alternativi tesi alla conservazione del maggior numero possibile di alberi”. Inoltre, i portavoce M5s ricordano che “la zona interessata è un bene paesaggistico di valore, sottoposto a tutela ambientale” e che “gli alberi sono patrimonio dei cittadini e non delle imprese. Noi siamo per la M4, ma non per il taglio selvaggio degli alberi”

Alla visita parlamentare seguiranno poi altre azioni: sabato 27 e domenica 28 giugno i comitati e i cittadini hanno organizzato lungo tutta l’asse dei cantieri (da Lorenteggio ad Argonne) decine di punti di raccolta firme per un referendum teso a salvare gli alberi, i cui risultati saranno poi consegnati all’ amministrazione comunale. I portavoce M5s rivolgono un appello a tutti i cittadini di Milano affinché partecipino alla raccolta firme e offrano il proprio contributo per la difesa degli alberi.

I portavoce del M5S annunciano infine che “il 3 luglio noi  portavoce m5s ci  ritroveremo insieme ad esperti del settore ed artisti  della scena milanese in viale Argonne per “la notte degli alberi”  per presentare il risultato del referendum.

Assemblea pubblica: vasca di laminazione al Parco Nord: apriamo gli occhi!

Domani martedì  3 marzo 2015 alle ore 21:00 il comune di Bresso organizza una assemblea pubblica al centro civico Sandro Pertini in via Bologna 38 a Bresso. Si parlerà dell’emergenza Seveso nella città metropolitana e dell’ipotesi vasca di laminazione all’interno del Parco Nord.

Noi del MoVimento 5 Stelle non possiamo che essere d’accordo con i momenti di confronto soprattutto quando c’è la partecipazione dei cittadini dei territori interessati alle proprie problematiche. Ma, si tiene un’assemblea quando le decisioni sono già prese.

Probabilmente sarà il solito copione:  le amministrazioni invitano i cittadini a partecipare non per condividere una soluzione ma per convincerli che le scelte amministrative prese sono inevitabili e le migliori possibili o per lo meno le meno peggio. Noi saremo ancora una volta  la voce fuori dal coro che analizza obiettivamente i problemi e le soluzioni.

Il MoVimento 5 Stelle ha espresso a tutti i livelli istituzionali la propria contrarietà alla priorità data alla costruzione delle vasche di laminazione in quanto soluzione inadeguata al dissesto idrogeologico attuale. Le vasche di laminazione, per come sono pensate nel bacino del Seveso, sono disastrose dal punto di vista ambientale, energetico e non costituiscono una soluzione autoregolante. E’ una soluzione che deturpa il territorio, richiede interventi di manutenzione costosi e perenni ma apre la possibilità di appalti interessanti per le ditte di movimento terra e solo per le grandi. Non possiamo sostenere questa soluzione.

Il dissesto idrogeologico, come molti oggi affermano, ha bisogno di interventi diffusi in ogni punto del bacino del fiume Seveso: sono necessari regolamenti edilizi e di fognatura in tutti i comuni del bacino. La soluzione del dissesto idrogeologico va cercata nella invarianza idraulica e quindi nei limiti a cui ogni comune deve attenersi per lo scarico di acqua verso il Seveso. Il MoVimento 5 Stelle appoggia e collabora con quanti sosterranno queste iniziative. Invitiamo tutti i cittadini ad intervenire e a constatare personalmente la situazione.

Consiglieri di Zona 9 Milano Antonio La Terza, Paolo Carraro

Consiglieri di Regione Lombardia  Stefano Buffagni, Silvana Carcano, Eugenio Casalino

Vice Presidente Commissione Ambiente alla Camera Dei Deuputati Massimo Felice De Rosa

 

Legionella a Bresso. Agire per tutelare salute della popolazione

legionella“Siamo molto preoccupati dalle notizie di stampa riguardo i casi di legionella che hanno colpito gli abitanti di Bresso” dichiara il consigliere del M5S in regione Lombardia, Stefano Buffagni.

“La legionella come ben sappiamo  è presente negli ambienti acquatici  come le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici, come i serbatoi, le tubature, le fontane e le piscine.  Quindi si dovrebbe partire da subito con una analisi degli impianti idrici cittadini. Ritengo vada fatta attenzione ai recenti lavori che hanno interessato a Bresso la fognatura e soprattutto l’acquedotto; ricordo che son stati provocati anche diversi allagamenti, non è da escludere a priori una connessione tra gli eventi” precisa Buffagni.

” Dobbiamo tutelare la salute della popolazione e dei miei concittadini con un’attenta opera di prevenzione. L’amministrazione comunale dovrebbe avvisare per tempo la cittadinanza. Mi sono personalmente attivato con l’assessorato alla sanità per sapere quali azioni hanno messo già in campo in collaborazione sia con la ASL che con il Sindaco; e non appena sarà disponibile la relazione che gli uffici stanno stilando sarà mia premura informare i cittadini” conclude Buffagni.

Città della Salute, necessario un nuovo bando

“Bene l’estrazione a sorte, tra professionisti con i dovuti requisiti, per la Commissione che dovrà giudicare l’appalto per la Città della Salute e della ricerca a Sesto San Giovanni”, così Stefano  Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia.

“Il sorteggio garantisce trasparenza e merito e la distanza dagli appetiti dei partiti di posizioni chiave come quella di chi dovrà giudicare  un appalto da 450 milioni di euro. Restano però numerosi gli aspetti del progetto che ci lasciano assolutamente perplessi: si andrà a costruire un centro antitumori su un terreno ultra contaminato e non bonificato, se non in minima parte. Non dimentichiamo che poi che l’intervento, che giudichiamo speculativo,  sarà su di un’area con volumetrie derivanti da tangenti. A nostro avviso però era necessario rifare il bando da capo, alla luce delle indagini e degli arresti legati alla famosa “cupola degli appalti” che aveva messo gli occhi, e forse anche le mani, sulla città della Salute di Sesto San Giovanni”, conclude Buffagni.

Franco Tosi che cosa sta succedendo?

Il M5S Lombardia aveva denunciato, nel luglio scorso, le ambiguità nel bando di gara per l’affitto di rami dell’azienda Franco Tosi prima posticipato e poi modificato e auspicato una rapida soluzione alla crisi di un’azienda che deve tornare rapidamente a essere punto di riferimento nel panorama industriale di Legnano e dell’intero Alto Milanese.

Stefano Buffagni, Consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Le due aziende che hanno presentato un’offerta sono esattamente le stesse che un anno fa avevano manifestato interesse nell’affitto dell’azienda. Grazie ai ritardi accumulati dal Commissario ed al Ministero si è perso un anno di investimenti, venti milioni di soldi pubblici sprecati tra cassa integrazione e mancati introiti sul territorio. L’Azienda è in amministrazione straordinaria  e francamente non comprendiamo una gestione così leggera della grave crisi aziendale, che poteva già essere risolta con un accordo già predisposto, e che ha acuito ulteriormente le difficoltà della Franco Tosi. Qualcuno dovrebbe spiegarci che cosa sta succedendo anche perché chi ci va di mezzo sono i lavoratori che, per scelte di gestione incomprensibili, vedono allontanare ulteriormente la prospettiva di una continuità aziendale tanto auspicata quanto possibile. Realtà come queste vanno recuperate per rilanciare il territorio e l’occupazione”.

Per Riccardo Olgiati, consigliere comunale di M5S di Legnano, “l’importante è che il maggior numero di lavoratori rientrino nei futuri piani industriali della nuova società e spero che chi acquisterà l’azienda abbia un piano a lungo termine che possa permettere ai dipendenti di tornare al proprio posto e ridia alla FTM una posizione trainante nel tessuto industriale dell’alto milanese con lo sviluppo delle commesse acquisita da Lolli in questi mesi e l’acquisizione di altre nuove”.

Città della Salute, il bando va rifatto, rischi troppo elevati

Oggi la Commissione Sanità ha incontrato i vertici di Infrastrutture Lombarde per discutere della Città della Salute alla luce degli scandali giudiziari che hanno investito il progetto.

Il bando di gara, in particolare, è stato fermato dalla Guardia di Finanza e le buste sono state sequestrate.

Il M5S ha ribadito la propria contrarietà all’opera, ed ha chiesto che venisse per lo meno rifatto da capo il bando alla luce degli scandali ed arresti recentemente avvenuti. ILSPA invece non intende lanciare un nuovo bando ma è decisa a valutare, con una nuova commissione, i sette progetti già pervenuti e ipotizza i lavori tra il settembre 2015 e il marzo 2020.

Paola Macchi e Stefano Buffagni, consiglieri del Movimento 5 Stelle Lombardia, dichiarano: “M5S è contrario alla Città della Salute, un inutile speculazione edilizia. Il progetto iniziale è stato stravolto e siamo molto preoccupati perché si vuole costruire un centro antitumori su un terreno ultra contaminato e  non bonificato, se non in minima parte. Il progetto Città della Salute si è infilato in un vicolo cieco di illegalità”.

“Ci si dimentica che questo intervento dovrà nascere su un area con volumetrie derivanti da tangenti conclamate; a nostro avviso era necessario, oltre a nominare una nuova commissione in maniera trasparente con criteri di meritocrazia e competenza, rifare il bando alla luce degli ultimi arresti ed avvenimenti giudiziari che hanno coinvolto i top manager di ILSPA” aggiunge Buffagni.

“Non condividiamo inoltre che, all’interno di un unico appalto, vengano assegnati i lavori per la realizzazione dell’opera e contestualmente i servizi accessori non sanitari per 30 anni. La riteniamo una scelta sbagliata e poco lungimirante” conclude il consigliere.

 

Vie d’Acqua, per la regione è ancora un’opera essenziale. Per M5S sono soldi buttati

Oggi, in Commissione Territorio, il sottosegretario regionale a Expo Fabrizio Sala ha risposto a una interrogazione del Movimento 5 Stelle Lombardia sul progetto delle “Vie d’acqua”. Il Movimento, preoccupato per le criticità emerse sul progetto che ha subito sostanziali modifiche dalla sua presentazione, ha chiesto alla Regione Lombardia  quale è il senso di costruire un’inutile infrastruttura che andrà e deturpare il territorio senza alcun beneficio concreto. Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Il Commissario Sala ci ha confermato che l’opera non sarà conclusa per Expo.

Oggi l’omonimo Commissario regionale Expo Fabrizio Sala ha provato a spiegare l’impossibile, ovvero che l’opera è essenziale per Expo e che offrirà benefici indiscutibili dal punto di vista paesaggistico e per l’irrigazione. Il sottosegretario ha anche dichiarato che il canale si inserisce perfettamente nel quadro delle tradizioni lombarde. Sala ha provato persino a tranquillizzare i cittadini che vedranno i parchi pubblici tagliati da un canale di cemento, spiegando che nel corso dei lavori esecutivi saranno apportate modifiche al progetto. Forse non gli è chiaro che i cittadini non vogliono quest’inutile opera!”.

Seveso, il Prefetto incontra il M5S

fotoDelegazioneLunedì 21 luglio, una delegazione del Movimento 5 Stelle è stata ricevuta dal Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca.

Tema dell’incontro: le esondazioni del fiume Seveso, problematica che da anni impegna il Movimento 5 Stelle e che coinvolge decine di Comuni del Nord Milano.

All’incontro erano presenti Daniele Pesco e Massimo De Rosa, portavoce alla Camera dei Deputati, Stefano Buffagni, Eugenio Casalino e Silvana Carcano,  portavoce regionali e Antonio Laterza, portavoce della Zona 9 di Milano.

Per il M5S, l’emergenza Seveso ricompare a ogni esondazione, per poi rapidamente sparire dal dibattito politico e mediatico. I problemi legati al fiume non possono essere risolti con iniziative estemporanee, ma devono essere affrontati con azioni concrete, poste in essere da tutti gli enti coinvolti con il coordinamento della Prefettura.

Il Prefetto di Milano ha sottolineato l’importanza di una gestione razionale del territorio e confermato ai portavoce del M5S il proprio impegno nelle attività di prevenzione del fenomeno delle piene, nell’ambito dei propri poteri e nel pieno rispetto delle competenze delle Istituzioni e degli Enti coinvolti.

Il Movimento 5 Stelle ha apprezzato il ruolo propositivo e la manifestazione di impegno del Prefetto, che provvederà a informare dell’incontro sia il Dipartimento di Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia il Dipartimento dei Vigili del Fuoco presso il Ministero dell’Interno, con i quali è in costante contatto.

Anche il Movimento 5 Stelle, che opera al servizio dei cittadini, ha ribadito il proprio impegno a tutti i livelli istituzionali affinché siano attivate tutte le iniziative possibili per risolvere definitivamente il problema delle piene del Seveso. In Regione, sin dall’assestamento di bilancio, sarà richiesto di prevedere seri controlli sull’applicazione e il rispetto dei contratti di fiume. Sul territorio, poi, continuerà l’opera di sensibilizzazione dei cittadini in merito alla gestione del fiume Seveso e ai possibili pericoli ad esso legati.

L’incontro è stato anche l’occasione, per entrambe le parti, per ribadire l’importanza dell’ “etica” tra le Istituzioni, per una gestione corretta e trasparente del bene pubblico.

Legnano. Franco Tosi: finalmente vicini a una soluzione

Venerdì prossimo, 4 luglio 2014, è prevista l’apertura delle buste per il bando di vendita dell’azienda Franco Tosi di Milano in amministrazione straordinaria dal luglio 2012.

Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Tutelare l’occupazione e garantire il rilancio produttivo di una azienda storica come la Franco Tosi di Legnano è stato un obiettivo fortemente sostenuto da M5S in Regione Lombardia che in più occasioni, in Commissione Attività Produttive ha incontrato le parti in causa. Da venerdì, con l’apertura delle buste ci auguriamo di poter finalmente constatare che l’impresa, i suoi lavoratori e i suoi brevetti sono rimasti patrimonio del tessuto produttivo lombardo. Già nel settembre 2013, a sorpresa, un bando di gara per l’affitto di rami dell’azienda era stato posticipato e modificato. I lavoratori dell’azienda e le commesse non possono però aspettare oltre”.

Per il consigliere comunale di M5S Legnano Riccardo Olgiati, “Quella della Franco Tosi è una vicenda che si trascina da troppi anni e sulla quale non sono tollerabili altre proroghe. La Franco Tosi Meccanica può e deve tornare rapidamente a essere un importante punto di riferimento nel panorama industriale di Legnano e dell’intero Alto Milanese”.

Olgiati ne approfitta per ricordare il processo per i 35 operai FTM contro i 9 Ex Manager responsabili del problema dell’amianto che ha portato alla morte i lavoratori in cui il comune di Legnano ha deciso di non costituirsi parte civile: “Sto aspettando ancora una risposta dall’amministrazione al mio comunicato stampa di settimana scorsa in cui chiedevo spiegazioni sul perché hanno scelto di non partecipare al processo. Quali sono le motivazioni che hanno portato a questa scelta? Riconosco che l’amministrazione in questi mesi si è sempre mostrata vicina ai lavoratori nel momento più difficile ed ha cercato di fare il possibile dimostrando quindi di tenere molto all’azienda cittadina. E allora perché questa scelta a mio avviso quanto meno discutibile?”.

 

EXPO. Perché il Governo non attribuisce reali poteri a chi di dovere?

renzi3“Sono giorni che assistiamo a un teatrino sui poteri di intervento sugli appalti Expo che attendiamo siano affidati al Presidente dell’ANAC Cantone o al Commissario Unico Expo Sala, ma è ancora tutto miseramente fermo. La nomina di Cantone è stata fin qui solo una marchetta elettorale”, dichiarano i portavoce in Senato del Movimento 5 Stelle. La corruzione onnipresente nelle grandi opere non ammette tentennamenti e ogni esitazione del Governo su questo terreno si configura come complicità al sistema tangentistico. Cosa ci vuole per approvare un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ad hoc che consenta a Cantone o Sala la revoca degli appalti alle aziende coinvolte in indagini, senza bisogno di attendere l’interdittiva della Prefettura?”.

“La costruzione delle grandi opere in Italia non è fatta con l’obiettivo di sviluppo per il Paese – aggiungono i portavoce in Regione Lombardia del M5S – bensì per costruire e perfezionare un sistema per rubare e riciclare soldi sporchi e detenere potere. E per raggiungere questo ignobile fine si modificano le norme, come nel caso di Expo. La corruzione ha assunto caratteri strutturali più pericolosi della precedente tangentopoli perché da anni i politici di destra e sinistra hanno lavorato assiduamente per allentare le norme che hanno permesso scientificamente di aggiudicare appalti andando in continua deroga, come testimonia la relazione dell’Autorità garante per la vigilanza dei contratti pubblici”.

“L’eventuale ritardo di Renzi nell’intervenire negli appalti assegnati a società sotto inchiesta è un regalo governativo al malaffare e un furto alle casse pubbliche. Società come la Maltauro per le Vie d’Acque, la Grandi Lavori Fincosit per la Rho Monza, la Mantovani spa e la CMC per Expo, coinvolte in indagini devono essere allontanate definitivamente da questi appalti” aggiungono i portavoce alla Camera dei Deputati del M5S.

“Dopo le ultime indagini, leggendo le ordinanze delle procure che in questi mesi escono quotidianamente, è evidente che quanto diciamo da anni, ancora una volta, è diventato realtà. Ora, basta con le ipocrisie, le menzogne e le falsità, a tutti i livelli. Sproniamo i magistrati ad arrivare fino in fondo. Noi intanto proseguiremo con i nostri esposti. E controlleremo con molta attenzione quanto produrrà il Consiglio dei Ministri domani pomeriggio e studieremo l’eventuale decreto che ne uscirà. Siamo pronti a fare dura pressione politica affinché il Governo colpisca le società inquisite e questo sistema affaristico-mafioso che fa sfigurare di giorno in giorno l’Italia di fronte il mondo intero”, concludono i portavoce del M5S.

I portavoce lombardi di M5S in Parlamento e in Consiglio Regionale