Audizione sul Post Expo surreale: nessun piano economico, progetti riduttivi ed evanescenti

Gian Mattia D'Alberto/LaPresse28-10-2011 MilanocronacaEXPO 2015 - posa della prima pietra al cantiere di Rho Fieranella foto: l'inizio lavori Gian Mattia D'Alberto/LaPresse28-10-2011 MilanEXPO 2015 in the photo: the working start
Oggi in Commissione regionale Attività produttive e occupazione si è tenuta un’audizione surreale con l’Assessore al Post-EXPO. Non solo nella relazione presentata dall’Assessore (sull’Atto integrativo all’Accordo di Programma Expo, sulla Programmazione Fast Post Expo, sul Progetto della Fondazione La Triennale di Milano e sullo Human Technopole – Campus Universitario e progetto IBM) si elencano una serie di progetti e iniziative evanescenti (orti botanici, campi sportivi, summer school, gite scolastiche, etc) ma l’Assessore non ha fornito nessuna risposta in merito alle questione relative all’impatto che i progetti avranno su produzione e occupazione, a fronte del grande investimento già effettuato da Regione Lombardia.

L’assessore nasconde il vuoto totale della programmazione di questa giunta sul dopo Expo dietro un elenco di iniziative ipotetiche ma non ci è dato sapere, a fronte di 79 milioni investiti di cui 50 coperti da Regione Lombardia, quale sia il piano economico e le ricadute occupazionali né come e dove sono state stanziate queste ingenti risorse. L’assessore è venuta in Commissione a venderci la solita fuffa tralasciano ogni aspetto realmente importante per la cittadinanza.

Calendarizzare quest’audizione in Commissione produttive è stata una mossa strategica per evitare di affrontare i tempi più scottanti come quello delle bonifiche e dell’agibilità dei terreni.
Come pretende l’Assessore Brianza di costruire un campus universitario sull’area se i terreni sono ancora classificati in tabella B, quindi non edificabili? E come può pensare di considerare tra le legacy di Expo la realizzazione di una messa in sicurezza per una falda acquifera inquinatissima? Siamo al paradosso totale. Aggiungo che le modifiche integrative all’Atto servono per rinnovare e prorogare bandi in maniera indefinita, come solo noi italiani possiamo fare. Tra le tante domande a cui non ha risposto l’assessore Brianza ce n’è poi una che mi sta a cuore: dov’è il bando per la ristorazione che partirà dal 25 maggio? noi non troviamo traccia in nessun sito istituzionale!”.

Sul post Expo occorrerebbero delle indicazioni di maggior dettaglio sull’utilizzo della dotazione finanziaria per comprendere il rapporto tra le risorse stanziate e gli impegni-progetti previsti, che appaiono riduttivi e sproporzionati rispetto al piano economico di sviluppo dell’area.

Già 4 mesi fa abbiamo richiesto audizione con l’Assessore Brianza in Commissione Territorio e Infrastrutture, ma non si capisce per quale ragione il tema non sia stato mai trattato in quella sede. Peraltro, in Attività produttive ci è stato contestato che i quesiti formulati non hanno pertinenza rispetto alle tematiche attività produttive, occupazione, commercio, turismo; temi questi che presuppongono invece una valutazione preliminare sulla fattibilità dei progetti che si intendono realizzare.

Segnaliamo poi numerosi elementi, nell’Atto integrativo dell’Accordo di Programma, in cui si utilizzano frequentemente espressioni assolutamente vaghe e generiche del tipo “si potrà valutare …”, “eventuale …”, indicative della totale assenza di atti concreti, di una precisa tempistica e incompatibili con l’ormai imminente apertura del sito per il Fast Post Expo.

Fra i nodi ancora irrisolti sull’iniziativa anche la mancata pubblicazione del bando per l’esercizio delle attività di ristorazione (più volte da noi richiesto), della cui esistenza l’Assessore ha dimostrato di essere totalmente all’oscuro e di cui non risulterebbe alcuna traccia sul sito di Regione, in violazione dei principi di pubblicità e trasparenza.

Segnaliamo inoltre la previsione contenuta nell’Addendum all’Atto integrativo, in cui si precisa che l’assunzione degli impegni relativi alle attività di manutenzione e gestione di infrastrutture, impianti, manufatti e spazi potrà realizzarsi anche attraverso il subentro di Arexpo SpA ai contratti stipulati o in fase di aggiudicazione da parte di Expo 2015 SpA. Una previsione, questa, che desta forti perplessità sulle modalità e sulle tempistiche, mancando qualsiasi indicazione sui bandi e sulle relative scadenze che dovrebbero essere soggetti all’applicazione delle regole del codice appalti.

Ancora nell’Atto integrativo si fa impropriamente riferimento all’intervento del MISE, che viene erroneamente ricompreso nella “legacy” (eredità) di EXPO. Già lo scorso dicembre 2015 abbiamo richiesto la misurazione del livello di inquinamento sulla base della relazione di Arpa, nella quale risultano elencati i nominativi delle aziende responsabili delle contaminazioni ambientali dell’area. Richiediamo pertanto una correzione dell’Atto integrativo affinché si specifichi che i costi dell’inquinamento ricadono sui privati responsabili, in quanto costi che non deve sostenere Expo. Manca, peraltro, qualsiasi considerazione sulla compatibilità e l’impatto ambientale, aspetto che abbiamo più volte denunciato e portato all’attenzione della Giunta regionale.
Tra le altre questioni rimaste in sospeso: il concerto del 1° maggio, il grande orto planetario, la summer school, il collaudo dei manufatti provvisori, la bonifica dei terreni…
Insomma c’è abbastanza materiale per continuare a tenere i riflettori puntati su futuro dell’Area Expo.

(foto: Gian Mattia D’Alberto/LaPresse28-10-2011 Milanocronaca – EXPO 2015 – posa della prima pietra al cantiere di Rho Fieranella foto: l’inizio lavori Gian Mattia D’Alberto/LaPresse28-10-2011 MilanEXPO 2015 in the photo: the working start)

Centro Assistenza Minorile (CAM): a Roma PD e NCD disfano, a Milano fingono di costruire

“Sul CAM, il Centro Assistenza Minorile di Milano, PD e NCD decidano che cosa vogliono fare da grandi e ce lo dicano una buona volta. Oggi il centro per minori, un’eccellenza pubblica nel panorama milanese, deve essere chiuso o ridimensionato a causa della Legge Del Rio approvata da loro. Non hanno cancellato le province ma sono riusciti nel capolavoro di tagliare risorse per servizi essenziali. E’ ridicolo che vengano in regione a lamentarsi.

Mi risulta poi che le sorti del Cam dipendano dalla città metropolitana, guidata da Pisapia, un sindaco sostenuto dal PD. Va bene quindi parlare di efficientamento del centro e ricollocazione del personale, ma è ridicolo che due forze politiche che disfano a Roma fingano di ricostruire a Milano e chiedano alla regione di aprire l’ennesimo tavolo. Ci siamo attivati ben prima del PD sul CAM con un profilo basso, stiamo cercando soluzioni concrete. La mozione è il solito fumo negli occhi di professionisti della propaganda”, così Stefano Buffagni, Eugenio Casalino e Silvana Carcano, consiglieri del M5S Lombardia, commenta il voto favorevole del M5S Lombardia a una mozione per la tutela del CAM di Milano.

Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro

Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro

Assegno-2015Il Movimento 5 Stelle Lombardia, ad un anno dal primo “Restitution day” continua a mantenere fede all’impegno preso con i cittadini: anche quest’anno sono stati destinati gli extra stipendi dei consiglieri regionali al fondo per le piccole e medie imprese lombarde.

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Il bonifico con cui ho restituito parte del mio stipendio come promesso

In due anni i 9 portavoce hanno restituito alle casse regionali 815.143 euro che si aggiungono agli oltre 2 milioni di euro di rimborsi elettorali non richiesti dal movimento, per un totale di 2.815.143 euro.

Tutta la soddisfazione nelle parole del nostro capogruppo Dario Violi: “Questo è il nostro secondo ‘Restitution day’: quello che ci distingue dagli altri gruppi politici è che noi manteniamo le promesse; abbiamo tagliato l’indennità consiliare e restituiamo denaro pubblico al fondo regionale di sostegno per le piccole e medie imprese.”, spiega Dario Violi, capogruppo del movimento 5 Stelle della Lombardia.”

Attualmente lo stipendio dei consiglieri regionali è di oltre 8 mila euro al mese, un’enormità. La politica non può essere un lavoro per arricchirsi ma deve tornare a essere un servizio ai cittadini. Questo discorso evidentemente non è condiviso dagli altri gruppi politici, non dal PD, dalla Lista Ambrosoli, dai leghisti, da Forza Italia e da NcD. Eppure la nostra restituzione, un’azione concreta a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione, dimostra che si può ancora tagliare sui costi della politica. Se solo tutti gli 80 consiglieri regionali si riducessero come noi lo stipendio che percepiscono il risparmio annuale per la regione sarebbe sfiorerebbe i 5 milioni di euro all’anno. Esistono forze politiche che promettono, con il PD in testa, e poi esistono forze politiche che fanno come il Movimento 5 Stelle.

 

M5S Lombardia

Non parteciperemo all’inaugurazione di Expo

Il M5S Lombardia ha declinato l’invito a presenziare agli eventi inaugurali di Expo 2015.

“Il MoVimento 5 Stelle, – hanno spiegano i nove portavoce regionali in una missiva – come dimostrato dalle costanti e continue battaglie, fuori e dentro le istituzioni, dalle denunce di sprechi di denaro pubblico, di conflitti d’interesse e di cementificazione isterica, dalla sottolineatura dell’incoerenza di un tema perseguito solo a livello comunicativo e sconfessato dalla scelta dei partner commerciali, non si sente rappresentato da questa manifestazione universale e, pertanto, nessuno dei componenti del gruppo regionale parteciperà agli eventi inaugurali”.

E aggiungono: “Nonostante la nostra visione critica su questa manifestazione universale, che, per come è stata pensata crediamo fungerà più da imbuto verso la sola Milano e l’anonima area di Rho-Pero piuttosto che da porta d’accesso alle bellezze del nostro paese, ci auguriamo comunque che l’afflusso di visitatori previsto possa realmente tramutarsi in una spinta positiva per il turismo e l’economia di tutti i territori italiani”.

Incontriamoci! Tour dei portavoce regionali lombardi per confrontarsi con i cittadini

incontriamoci-2Abbiamo organizzato un tour nelle province lombarde che prevede una serie di nuovi incontri-dibattiti con i cittadini per confrontarci sul lavoro svolto in questi primi due anni in Consiglio Regionale: daremo così la possibilità a tutti di esprimere un giudizio reale, onesto e senza filtri sul nostro operato.

Le serate di approfondimento, che prenderanno il via ad inizio aprile, inizieranno con una breve introduzione e presentazione dei consiglieri regionali sulle attività svolte, sull’organizzazione del lavoro, sui canali informativi del gruppo consiliare e sugli strumenti istituzionali a disposizione dei cittadini per dare seguito alle richieste che provengono dal territorio. Dopodiché la parola passerà ai cittadini.

Sarà anche l’occasione giusta per fare un’analisi delle dinamiche di partecipazione messe in atto fino ad oggi: cosa ha funzionato, come ad esempio il portale LEX regionale, e cosa invece andrebbe migliorato, come il meccanismo dei gruppi di lavoro.

Infine, al termine di tutti gli incontri, verrà pubblicato un documento conclusivo che raccoglierà commenti, critiche e i suggerimenti della cittadinanza emersi in ogni appuntamento.

Confidiamo davvero in una partecipazione numerosa: sarà un’opportunità per migliorare come portavoce, e tutti insieme come MoVimento 5 stelle!

OGNI EVENTO SARA’ TRASMESSO IN STREAMING SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Appuntamenti già in programma:

Lecco – 2 aprile – Lecco (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Nord – 14 aprile – Auditorium Centro Civico di Barbaiana, Lainate (Riguarda lo streaming dell’evento)

Monza e Brianza – 24 aprile – Urban Center, Via Turati 7, Monza (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Bergamo  – 7 maggio – Sala Conferenza F. Galmozzi, via T. Tasso 4, Bergamo (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Sud – 12 maggio – Sala del Teatro Comunale di Via Verdi 3, Corsico (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Varese – 21 maggio – Sala COOP, Viale Belforte 165, Varese (ore 21)

Sondrio – 4 giugno – Policampus Sala Blu – via Tirano s/n 23100 Sondrio (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Lodi – 11 giugno – Aula Famiglia Nuova, Via Agostino da Lodi 11 (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Brescia – 19 giugno – Centro civico A. Papa in via Santellone n°2 Brescia (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Cremona – 2 luglio – Via Vecchio Passeggio 1, Cremona (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Gli appuntamenti con le rimanenti province di svolgeranno a settembre. Le date verranno comunicate al più presto sui nostri canali.

I portavoce regionali del M5S Lombardia

 

Assemblea pubblica: vasca di laminazione al Parco Nord: apriamo gli occhi!

Domani martedì  3 marzo 2015 alle ore 21:00 il comune di Bresso organizza una assemblea pubblica al centro civico Sandro Pertini in via Bologna 38 a Bresso. Si parlerà dell’emergenza Seveso nella città metropolitana e dell’ipotesi vasca di laminazione all’interno del Parco Nord.

Noi del MoVimento 5 Stelle non possiamo che essere d’accordo con i momenti di confronto soprattutto quando c’è la partecipazione dei cittadini dei territori interessati alle proprie problematiche. Ma, si tiene un’assemblea quando le decisioni sono già prese.

Probabilmente sarà il solito copione:  le amministrazioni invitano i cittadini a partecipare non per condividere una soluzione ma per convincerli che le scelte amministrative prese sono inevitabili e le migliori possibili o per lo meno le meno peggio. Noi saremo ancora una volta  la voce fuori dal coro che analizza obiettivamente i problemi e le soluzioni.

Il MoVimento 5 Stelle ha espresso a tutti i livelli istituzionali la propria contrarietà alla priorità data alla costruzione delle vasche di laminazione in quanto soluzione inadeguata al dissesto idrogeologico attuale. Le vasche di laminazione, per come sono pensate nel bacino del Seveso, sono disastrose dal punto di vista ambientale, energetico e non costituiscono una soluzione autoregolante. E’ una soluzione che deturpa il territorio, richiede interventi di manutenzione costosi e perenni ma apre la possibilità di appalti interessanti per le ditte di movimento terra e solo per le grandi. Non possiamo sostenere questa soluzione.

Il dissesto idrogeologico, come molti oggi affermano, ha bisogno di interventi diffusi in ogni punto del bacino del fiume Seveso: sono necessari regolamenti edilizi e di fognatura in tutti i comuni del bacino. La soluzione del dissesto idrogeologico va cercata nella invarianza idraulica e quindi nei limiti a cui ogni comune deve attenersi per lo scarico di acqua verso il Seveso. Il MoVimento 5 Stelle appoggia e collabora con quanti sosterranno queste iniziative. Invitiamo tutti i cittadini ad intervenire e a constatare personalmente la situazione.

Consiglieri di Zona 9 Milano Antonio La Terza, Paolo Carraro

Consiglieri di Regione Lombardia  Stefano Buffagni, Silvana Carcano, Eugenio Casalino

Vice Presidente Commissione Ambiente alla Camera Dei Deuputati Massimo Felice De Rosa

 

Archiviare progetto ferroviario Rho-Gallarate

Il M5S, a livello nazionale e regionale, sostiene l’istanza, firmata da moltissimi cittadini, che il Comitato Rho-Parabiago ha inviato alle istituzioni per chiedere l’archiviazione definitiva del progetto di potenziamento ferroviario Rho-Gallarate.

Il progetto in questione, che il M5S ha seguito e contestato sin dall’inizio, era già stato annullato nel 2012 da entrambi i gradi della giustizia amministrativa (TAR e Consiglio di Stato) per motivazioni non solo procedurali, ma anche tecniche in quanto strettamente collegate alla presenza di vincoli urbanistici evidenziati sin dalla fase preliminare.

Dopo la ripresentazione del progetto da parte di Regione Lombardia, nel mese di settembre, anche la massima autorità tecnica dello Stato in materia di opere pubbliche, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con parere n. 98/2014 ha respinto nuovamente il progetto, evidenziandone in modo inequivocabile le criticità ambientali, tecniche ed economiche (400 milioni di euro solo per i primi 9 km di linea).

La linea ferroviaria Rho-Gallarate attraversa, infatti, numerosi centri abitati in un corridoio troppo stretto e adiacente ad edifici residenziali e industriali per consentire adeguati margini di sicurezza, necessari per qualsiasi potenziamento ferroviario.

Inoltre, migliorando la manutenzione e ottimizzando la capacità dei treni, la linea attuale sarebbe ampiamente sufficiente a soddisfare le esigenze di trasporto locale, favorendo il transito dei pendolari che invece subirebbero pesantissimi disagi nei cinque anni di cantiere previsti, che porterebbero forti rallentamenti sulla linea e 1600 ore di interruzione totale del servizio.

Se si ritenesse inevitabile potenziare i servizi di lunga percorrenza, considerando che tali servizi non effettuano fermate intermedie lungo la tratta,  la soluzione più sostenibile e sicura sarebbe utilizzare altre linee esterne rispetto ai centri abitati.

Chiediamo che la Regione Lombardia metta in atto politiche idonee alle esigenze concrete dei cittadini, della loro qualità della vita, della loro salute e del loro territorio e non si affidi a progetti astratti che perseguano obiettivi inadeguati, pericolosi per la sicurezza ed incompatibili per la salvaguardia dell’ambiente.

Massimo De Rosa, deputato del Movimento 5 Stelle Lombardia

Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia

Silvana Carcano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia

I gruppi locali di M5S

Consumo suolo: M5S occupa i banchi della presidenza in Lombardia

Libretto del regolamento dell’aula alla mano, i consiglieri del M5S hanno occupato per qualche minuto i banchi della presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, perche’ in disaccordo sulla gestione delle votazioni degli emendamenti al progetto di legge sul consumo di suolo.

Durante l’occupazione, c’e’ stato anche un diverbio tra il consigliere M5S Stefano Buffagni e l’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi.

Il presidente dell’assemblea Raffaele Cattaneo ha richiamato due volte i cinquestelle, facendo mettere a verbale il secondo richiamo. Dopo qualche momento di confusione, in cui non sono mancate dai banchi della maggioranza incitazioni all’espulsione dei consiglieri M5S, gli ‘occupanti’ sono tornati ai loro banchi.(ANSA).

Seveso, il Prefetto incontra il M5S

fotoDelegazioneLunedì 21 luglio, una delegazione del Movimento 5 Stelle è stata ricevuta dal Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca.

Tema dell’incontro: le esondazioni del fiume Seveso, problematica che da anni impegna il Movimento 5 Stelle e che coinvolge decine di Comuni del Nord Milano.

All’incontro erano presenti Daniele Pesco e Massimo De Rosa, portavoce alla Camera dei Deputati, Stefano Buffagni, Eugenio Casalino e Silvana Carcano,  portavoce regionali e Antonio Laterza, portavoce della Zona 9 di Milano.

Per il M5S, l’emergenza Seveso ricompare a ogni esondazione, per poi rapidamente sparire dal dibattito politico e mediatico. I problemi legati al fiume non possono essere risolti con iniziative estemporanee, ma devono essere affrontati con azioni concrete, poste in essere da tutti gli enti coinvolti con il coordinamento della Prefettura.

Il Prefetto di Milano ha sottolineato l’importanza di una gestione razionale del territorio e confermato ai portavoce del M5S il proprio impegno nelle attività di prevenzione del fenomeno delle piene, nell’ambito dei propri poteri e nel pieno rispetto delle competenze delle Istituzioni e degli Enti coinvolti.

Il Movimento 5 Stelle ha apprezzato il ruolo propositivo e la manifestazione di impegno del Prefetto, che provvederà a informare dell’incontro sia il Dipartimento di Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia il Dipartimento dei Vigili del Fuoco presso il Ministero dell’Interno, con i quali è in costante contatto.

Anche il Movimento 5 Stelle, che opera al servizio dei cittadini, ha ribadito il proprio impegno a tutti i livelli istituzionali affinché siano attivate tutte le iniziative possibili per risolvere definitivamente il problema delle piene del Seveso. In Regione, sin dall’assestamento di bilancio, sarà richiesto di prevedere seri controlli sull’applicazione e il rispetto dei contratti di fiume. Sul territorio, poi, continuerà l’opera di sensibilizzazione dei cittadini in merito alla gestione del fiume Seveso e ai possibili pericoli ad esso legati.

L’incontro è stato anche l’occasione, per entrambe le parti, per ribadire l’importanza dell’ “etica” tra le Istituzioni, per una gestione corretta e trasparente del bene pubblico.

EXPO. L’incontro di M5S con il Commissario Sala

incontro-sala3Lunedì 7 luglio 2014 i portavoce (regionali e del Comune di Milano) del Movimento 5 Stelle hanno incontrato il Commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala. Presenti all’incontro anche il dr. Christian Malangone, Direttore Generale della Direzione Business Planning & Control, e l’ing. Paolo Molaioni (Responsabile Autorizzazioni e Sicurezza della Direzione Constructions & Dismantling).

Durante il colloquio, richiesto dal Movimento 5 Stelle per approfondire diversi temi relativi all’esposizione universale che si terrà a Milano dal maggio prossimo, sono state affrontate numerose questioni.

All’apertura dell’incontro il dott. Sala ha presentato una relazione introduttiva sullo stato di avanzamento dei lavori per la costruzione del sito espositivo e, anche alla luce degli scandali giudiziari che hanno coinvolto aziende che si sono aggiudicate alcuni appalti, approfondito il ruolo e i poteri del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, chiamato dal Governo Renzi a vigilare sulla correttezza e la legalità degli appalti in essere e in divenire di Expo 2015.

I LAVORI SULLA PIASTRA. Lo stato di avanzamento dei lavori per Expo 2015 non preoccupa il commissario Sala. La piastra è completa al 60% mentre i lavori di rimozione delle interferenze sul sito sono completi al 90%. Sugli allestimenti, di spettanza alla ditta Maltauro coinvolta in indagini della Magistratura, sono rilevate delle problematicità anche per il possibile commissariamento dell’azienda che se li è aggiudicati. Sala esprime poi preoccupazione sull’aumento dei costi relativi alle riserve, e cioè tutte quelle richieste di esborso extra da parte delle aziende che operano sul sito per cambiamenti del crono programma dovuti a cause non imputabili direttamente alle stesse, come ad esempio il maltempo o ritardi burocratici e amministrativi. Infine, da settembre 2014 a marzo 2015, l’attenzione sui cantieri dovrà essere costante perché saranno questi i mesi che vedranno la più alta concentrazione di operai sul cantiere anche per l’arrivo dei paesi esteri.

IL RUOLO DEL PRESIDENTE DRLL’ANAC. Il dott. Sala ha spiegato che il dott. Cantone avrà l’onere di verificare la correttezza di tutte le gare già assegnate (2500 affidamenti) e quelle ancora da assegnare, relative soprattutto agli allestimenti e ai servizi. Nell’approcciare questo lavoro, molto impegnativo in termini di tempo, si cercherà di mediare tra l’urgenza di portare a termine i progetti e la necessità di controllo. Tra le facoltà assegnate al dott. Cantone vi è quella di mettere in amministrazione controllata appalti delle aziende anche in mancanza di un giudizio definitivo della Prefettura, come nel caso della Maltauro. Per le gare di appalto future il dott. Cantone chiederà la partecipazione di membri esterni nelle commissioni che giudicheranno le gare. Il dott. Sala si è dichiarato soddisfatto della nomina di Cantone: “ben venga che ci sia una figura che dia un po’ di sicurezza al sistema generale”.
PARTECIPAZIONE A EXPO. Al 7 luglio 2014 risultano essere 53 i contratti firmati dai paesi partecipanti e due sono in fase di definizione. Per il Commissario straordinario una così alta partecipazione è un successo se ci si confronta con l’Expo che si è tenuta a Shanghai e che ha visto la partecipazione di 42 nazioni.

LE INDAGINI. Le indagini che hanno coinvolto Infrastrutture Lombarde hanno costretto Expo S.p.A. a rivedere la collaborazione con la società che dava supporto nella preparazione delle gare, nella direzione dei lavori di costruzione della piastra e che si occupava di tutta la parte amministrativo-legale relativa alle riserve iscritte. “E’ chiaro che la messa fuori gioco della struttura Ilspa ha rallentato temporaneamente l’avanzamento dei lavori”, ha dichiarato il Commissario, “ma siamo vicini alla firma di una convenzione con le Ferrovie dello Stato: ci avvarremo principalmente di Italferr”. Marco Rettighieri sostituisce da settimane Angelo Paris nella direzione dei lavori affiancato comunque dal personale Ilspa non coinvolto nelle indagini.

I COSTI DI EXPO. Solo il sito dell’esposizione universale costerà 1 miliardo e 300 mila euro. Il Governo ha garantito la copertura della quasi totalità delle spese. Per il dott. Sala al momento si registra un sostanziale pareggio virtuale considerando le spese e le entrate attese: 1 miliardo di euro dai paesi che parteciperanno all’evento per la costruzione dei padiglioni e 300 milioni investiti dalle aziende. Solo con un dopo Expo virtuoso però questo sostanziale pareggio potrà trasformarsi in un reale recupero dell’investimento iniziale. Sala ha dichiarato “non sento che stiamo correndo il rischio del disastro economico”.

Terminata la relazione introduttiva i portavoce del Movimento 5 Stelle della Lombardia hanno rivolto numerose domande al Commissario Sala. Questi i temi trattati e le risposte ricevute dal Movimento 5 Stelle.

DEROGHE. Il dott. Sala ha dichiarato che le deroghe hanno riguardato esclusivamente la riduzione dei tempi burocratico-amministrativi e non la concessione di appalti senza procedure di gara. Anche in materia ambientale, le due deroghe hanno riguardato la riduzione dei tempi della procedura di  Valutazione di Impatto Ambientale e quelli di approvazione del piano scavi.

PIANO GESTIONE RIFIUTI. Secondo le stime, circa 130 tonnellate di rifiuti al giorno saranno rimossi dal sito dove ci sarà obbligatoria la raccolta differenziata. Per la gestione dei rifiuti, anche per ovviare eventuali rischi di infiltrazione malavitosa, l’idea, al momento, è di rivolgersi a AMSA.
APPALTI, AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE E COLLAUDI. A breve sarà trasformata la sezione del sito “Amministrazione trasparente” in “Open Expo”, una sezione nella quale sarà disponibile una maggior quantità di dati in forma più accessibile. I collaudi si terranno in prossimità dell’apertura dell’esposizione.

OCCUPAZIONE. Saranno circa 300 i dipendenti diretti e non supereranno i 325. Ci saranno poi 700 contratti temporanei di questi ad oggi ce ne sono pochi, quasi tutti entreranno nel 2015. Expo S.p.A. ha valutato che, per l’esposizione, saranno necessari 500 volontari ogni giorno per un totale di 7000 mila unità che opereranno sul sito, singolarmente, per 14 giorni. Expo S.p.A. si avvarrà anche di volontari in servizio civile nazionale. Il personale di pertinenza dei paesi ospiti di Expo andrà dalle 50 alle 200 unità per padiglione e ci saranno servizi extra con aziende per la manutenzione e le pulizie del sito. In tutto opereranno sul sito 8-9 mila persone e il sito sarà aperto dalle 10 alle 23.

TURISMO. L’Expo è un caso scuola perché il paese ha perso posizioni nel turismo internazionale. Expo ha già venduto in Cina 650 mila biglietti direttamente ai tour operator e si sta lavorando ad un accordo per altri 500 mila biglietti. Expo ha lavorato con la Farnesina per un aumento del numero di visti da concedere. La regione Lombardia, che ha la delega al turismo, sta impostando delle attività in previsione di Expo anche per costruire una rete di offerta che consenta al visitatore di tornare in Italia. Nel padiglione italiano esisterà uno spazio per promuovere le destinazioni locali.

VIE D’ACQUA. I lavori  del tratto sud non termineranno in tempo per l’esposizione.

POST EXPO. Expo dovrà lasciare un messaggio innanzitutto aprendo il dibattito sui temi trattati dall’esposizione universale, ovvero quelli dell’alimentazione. Per il futuro dell’area Expo, al momento non c’è un progetto definito. Arexpo S.p.A. aprirà un bando rivolto ai privati prima delle vacanze estive per la raccolta di progetti che definiranno il futuro dell’area e dei terreni sui quali sarà ospitata l’esposizione. Uno dei vincoli è che il terreno dovrà essere al 54% verde.

RUOLO DI CONSIP. La Consip è stata interpellata dalla società Expo S.p.A. per l’elaborazione delle gare d’appalto ma ha dichiarato di non essere in grado di produrre la gare richieste visti i tempi ristretti e l’organico sottodimensionato. I documenti ufficiali saranno trasmessi al Movimento 5 Stelle.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E SANITÀ. Il Commissario Unico ha dichiarato che il tema della mobilità e dei trasporti, così come quello dell’eventuale finanziamento di ospedali e la costituzione di unità di crisi nei punti nevralgici, è di competenza della Regione Lombardia. Per quanto riguarda i trasporti, il dott. Sala ha sottolineato che, al di là della costruzione delle strutture di superficie, come la Pedemontana, occorrerà ora concentrarsi sui mezzi di trasporto già esistenti al fine di gestire al meglio il traffico di persone presente nei mesi di Expo: si calcolano 24  milioni di visitatori. Il problema sarà reperire i fondi necessari a coprire i costi extra derivanti dalla gestione e dal funzionamento dei mezzi pubblici e della sicurezza, perché ad esempio la metropolitana dovrà restare aperta fino all’una e trenta. Expo S.p.A., Comune di Milano e Regione hanno chiesto al Governo un fondo di 50-60 milioni.

SICUREZZA. E’ stato istituito un comitato, presieduto dal Comandante dei Vigili di Milano, Tullio Mastrangelo, che si occuperà della sicurezza.

A conclusione dell’incontro il Commissario Sala ha riconosciuto il Movimento 5 Stelle come interlocutore attento soprattutto sul tema della legalità.  La puntuale preparazione sul tema del M5S si è tradotta in innumerevoli richieste di chiarimenti e accessi agli atti ai quali la Società Expo S.p.A. ha risposto e risponderà con sollecitudine.