Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro

Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro

Assegno-2015Il Movimento 5 Stelle Lombardia, ad un anno dal primo “Restitution day” continua a mantenere fede all’impegno preso con i cittadini: anche quest’anno sono stati destinati gli extra stipendi dei consiglieri regionali al fondo per le piccole e medie imprese lombarde.

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Il bonifico con cui ho restituito parte del mio stipendio come promesso

In due anni i 9 portavoce hanno restituito alle casse regionali 815.143 euro che si aggiungono agli oltre 2 milioni di euro di rimborsi elettorali non richiesti dal movimento, per un totale di 2.815.143 euro.

Tutta la soddisfazione nelle parole del nostro capogruppo Dario Violi: “Questo è il nostro secondo ‘Restitution day’: quello che ci distingue dagli altri gruppi politici è che noi manteniamo le promesse; abbiamo tagliato l’indennità consiliare e restituiamo denaro pubblico al fondo regionale di sostegno per le piccole e medie imprese.”, spiega Dario Violi, capogruppo del movimento 5 Stelle della Lombardia.”

Attualmente lo stipendio dei consiglieri regionali è di oltre 8 mila euro al mese, un’enormità. La politica non può essere un lavoro per arricchirsi ma deve tornare a essere un servizio ai cittadini. Questo discorso evidentemente non è condiviso dagli altri gruppi politici, non dal PD, dalla Lista Ambrosoli, dai leghisti, da Forza Italia e da NcD. Eppure la nostra restituzione, un’azione concreta a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione, dimostra che si può ancora tagliare sui costi della politica. Se solo tutti gli 80 consiglieri regionali si riducessero come noi lo stipendio che percepiscono il risparmio annuale per la regione sarebbe sfiorerebbe i 5 milioni di euro all’anno. Esistono forze politiche che promettono, con il PD in testa, e poi esistono forze politiche che fanno come il Movimento 5 Stelle.

 

M5S Lombardia

Non parteciperemo all’inaugurazione di Expo

Il M5S Lombardia ha declinato l’invito a presenziare agli eventi inaugurali di Expo 2015.

“Il MoVimento 5 Stelle, – hanno spiegano i nove portavoce regionali in una missiva – come dimostrato dalle costanti e continue battaglie, fuori e dentro le istituzioni, dalle denunce di sprechi di denaro pubblico, di conflitti d’interesse e di cementificazione isterica, dalla sottolineatura dell’incoerenza di un tema perseguito solo a livello comunicativo e sconfessato dalla scelta dei partner commerciali, non si sente rappresentato da questa manifestazione universale e, pertanto, nessuno dei componenti del gruppo regionale parteciperà agli eventi inaugurali”.

E aggiungono: “Nonostante la nostra visione critica su questa manifestazione universale, che, per come è stata pensata crediamo fungerà più da imbuto verso la sola Milano e l’anonima area di Rho-Pero piuttosto che da porta d’accesso alle bellezze del nostro paese, ci auguriamo comunque che l’afflusso di visitatori previsto possa realmente tramutarsi in una spinta positiva per il turismo e l’economia di tutti i territori italiani”.

Incontriamoci! Tour dei portavoce regionali lombardi per confrontarsi con i cittadini

incontriamoci-2Abbiamo organizzato un tour nelle province lombarde che prevede una serie di nuovi incontri-dibattiti con i cittadini per confrontarci sul lavoro svolto in questi primi due anni in Consiglio Regionale: daremo così la possibilità a tutti di esprimere un giudizio reale, onesto e senza filtri sul nostro operato.

Le serate di approfondimento, che prenderanno il via ad inizio aprile, inizieranno con una breve introduzione e presentazione dei consiglieri regionali sulle attività svolte, sull’organizzazione del lavoro, sui canali informativi del gruppo consiliare e sugli strumenti istituzionali a disposizione dei cittadini per dare seguito alle richieste che provengono dal territorio. Dopodiché la parola passerà ai cittadini.

Sarà anche l’occasione giusta per fare un’analisi delle dinamiche di partecipazione messe in atto fino ad oggi: cosa ha funzionato, come ad esempio il portale LEX regionale, e cosa invece andrebbe migliorato, come il meccanismo dei gruppi di lavoro.

Infine, al termine di tutti gli incontri, verrà pubblicato un documento conclusivo che raccoglierà commenti, critiche e i suggerimenti della cittadinanza emersi in ogni appuntamento.

Confidiamo davvero in una partecipazione numerosa: sarà un’opportunità per migliorare come portavoce, e tutti insieme come MoVimento 5 stelle!

OGNI EVENTO SARA’ TRASMESSO IN STREAMING SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Appuntamenti già in programma:

Lecco – 2 aprile – Lecco (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Nord – 14 aprile – Auditorium Centro Civico di Barbaiana, Lainate (Riguarda lo streaming dell’evento)

Monza e Brianza – 24 aprile – Urban Center, Via Turati 7, Monza (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Bergamo  – 7 maggio – Sala Conferenza F. Galmozzi, via T. Tasso 4, Bergamo (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Sud – 12 maggio – Sala del Teatro Comunale di Via Verdi 3, Corsico (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Varese – 21 maggio – Sala COOP, Viale Belforte 165, Varese (ore 21)

Sondrio – 4 giugno – Policampus Sala Blu – via Tirano s/n 23100 Sondrio (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Lodi – 11 giugno – Aula Famiglia Nuova, Via Agostino da Lodi 11 (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Brescia – 19 giugno – Centro civico A. Papa in via Santellone n°2 Brescia (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Cremona – 2 luglio – Via Vecchio Passeggio 1, Cremona (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Gli appuntamenti con le rimanenti province di svolgeranno a settembre. Le date verranno comunicate al più presto sui nostri canali.

I portavoce regionali del M5S Lombardia

 

Zibido San Giacomo, M5S alla manifestazione “No Triv”

Sabato 14 marzo 2015 alle ore 10 a Zibido San Giacomo numerosi portavoce del Movimento 5 Stelle prenderanno parte alla manifestazione nazionale “NO Triv” indetta dall’Associazione Cittadini Zibido San Giacomo. Alla manifestazione parteciperanno numerose sigle dell’associazionismo ambientalista.

Saranno presenti, tra gli altri, il Vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Massimo De Rosa e i consiglieri regionali lombardi Andrea Fiasconaro, Eugenio Casalino e Stefano Buffagni.

Il M5S Lombardia  aveva chiesto di sospendere e non autorizzare le trivellazioni ottenendo l’approvazione di una mozione che invitava la Giunta a mettere in campo azioni per fermare l’articolo 38 del decreto legge del Governo Renzi cosiddétto  “Sblocca Italia” che consente la ricerca  e lo stoccaggio indiscriminato di idrocarburi.

Corte dei Conti, fenomeni corruttivi: calamità per la Lombardia e costo per i cittadini

“Bene il puntuale lavoro della Corte, che va sostenuto e con tutti i mezzi, e bene anche il riconoscimento meritorio, nella Relazione del Procuratore regionale Antonio Caruso  “della frequenza di segnalazioni da parte di privati o consiglieri di minoranza”. Ci siamo rivolti in più occasioni alla Corte trovando terreno fertile. I dati diffusi sono però indecenti e confermano, ancora una volta, l’ampiezza dei fenomeni di corruzione e concussione nella pubblica amministrazione in Lombardia. Il malcostume e la corruzione dilagano e per i cittadini lombardi tutto questo rappresenta un grande costo sociale ed economico. E’ importante la prevenzione a partire dagli enti locali dove si insinuano fenomeni corruttivi diffusi”, così Andrea Fiasconaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia.

“Dall’altra parte  – continua – non basta l’ennesima promessa di Maroni che ha confermo il suo impegno e quello della Giunta per una gestione finanziaria, di Regione Lombardia, all’insegna della legalità, della trasparenza, dell’integrità e dell’etica pubblica. Non basta: la Regione deve perseguire il malcostume al suo interno”.

Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, conclude: “Maroni traduca le parole in fatti e sull’osceno scandalo dei rimborsi pazzi agli ex consiglieri, una contestazione da 1.375.884,13 euro, porti la Regione a costituirsi parte civile contro gli ex politici che hanno usato risorse pubbliche per fini privati”.

Referendum e voto elettronico: democrazia diretta, più risorse e più competenze per la Lombardia

Il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge del Movimento 5 Stelle della Lombardia che da il via al voto elettronico. La Lombardia sarà la prima istituzione italiana a investire concretamente in strumenti di democrazia partecipata. Contestualmente, con il voto favorevole del movimento, il Consiglio regionale ha dato il via libera a una consultazione popolare perché i cittadini possano decidere se la regione debba assumere più competenze e gestire più risorse sulla base dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione.

“Quella di oggi è una vittoria del M5S su tutta la linea – dichiara Stefano Buffagni consigliere del Movimento 5 Stelle -. Questo dimostra ancora una volta che non siamo quelli del ‘no’, ma che votiamo nel merito delle idee. In regione stiamo facendo un lavoro serio e concreto per chiamare i cittadini a partecipare alle scelte della politica. Il referendum approvato ha il quesito, e lo ha confermato anche Maroni, proposto dal Movimento. La Lega voleva votare sullo Statuto Speciale: per noi una proposta irricevibile perché incostituzionale. Per noi è giusto e fondamentale chiedere ai cittadini se vogliono più competenze e risorse per la Lombardia o se preferiscono l’accentramento illiberale di Renzi. Il voto elettronico consentirà ai cittadini di riappropriarsi delle scelte che la politica assume nelle segrete stanze. Capiamo che per il PD oramai sta passando di moda coinvolgere i cittadini nelle scelte e permetterli di votare ed esprimersi; per noi è un punto fondamentale che va nella direzione della democrazia diretta. Con le risorse in più si partirebbe diminuendo le imposte!

L’atteggiamento del PD in aula è stato vergognoso. Dopo che da settimane ha insultato il M5S per questa proposta, dopo che per tutto il giorno ha fatto da moralizzatore a chi non si vende ma pensa sempre e solo agli interessi dei cittadini, è arrivato all’ultimo a dichiarare di essere pronto ad appoggiare il Referendum in cambio di un loro salvacondotto comunicativo. Il PD dovrebbe fare pace con il cervello e spiegare ai suoi elettori che cosa vuole fare. Al momento rimesta aria con le parole e a differenza del M5S, non porta nessun risultato concreto per i cittadini come il voto elettronico e questo referendum che spingerà Roma a darci più risorse”.

Per Andrea Fiasconaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia: “La Lombardia da tempo assiste impotente al suo tramonto, che inevitabilmente passa per la chiusura e l’esodo di centinaia di imprese, fabbriche, esercizi commerciali. Non ci sono neppure i fondi per evitare nuovi dissesti idrogeologici, per ricostruire case e infrastrutture spazzate via dai terremoti e dalle alluvioni. Invece, con l’Articolo 116 comma 3 della Costituzione, la regione potrà gestire autonomamente almeno una parte degli oltre 40 miliardi presenti nel bilancio dello stato regionalizzato e destinarli all’istruzione, ai beni culturali, all’ambiente: un risparmio di quasi un miliardo di euro da utilizzare sul territorio diminuendo le tasse, investendo sul trasporto pubblico locale, prevenendo i dissesti idrogeologici e collocando risorse sull’innovazione e la ricerca per le PMI. Evidentemente non è questo che vuole il PD e in aula abbiamo dimostrato di essere diversi dal PD, ne siamo orgogliosi”.

Dario Violi, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, conclude: “Ci davano per visionari eppure, anche dai banchi dell’opposizione, siamo riusciti a rispettate l’impegno preso con i cittadini portando avanti il sogno di democrazia diretta che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno realizzato aggregando più di nove milioni di italiani con i portavoce nelle istituzioni! E non accettiamo moralismi sui costi del referendum dal PD, una forza politica ormai completamente avulsa da questo consiglio regionale, lontana dalle esigenze dei cittadini e vicina solo a quelle centriste di Renzi. Per il M5S dare la voce ai cittadini non è uno spreco ma un investimento. Come si permettono di parlare di sprechi? Loro che votarono a braccetto con la Lega per mantenere immacolato lo stipendio da più di 8 mila euro al mese? Loro che hanno stanziato 300 milioni di nuovi finanziamenti per lo scempio dell’autostrada  Bre.Be.Mi, un’opera che non doveva costare niente alle casse pubbliche?”.

“Vogliamo avvicinare le risorse verso il basso perché siamo convinti che i cittadini sul territorio siano in grado di gestirle meglio, senza sprechi e bypassando l’impasse burocratico del governo centrale che fagocita soldi e speranze: oggi abbiamo ridato le chiavi della Lombardia ai legittimi proprietari, i cittadini” concludono i portavoce del M5S.

 

La regione si costituisca parte civile per le spese pazze

“Con una mozione urgente chiediamo che la Regione si costituisca parte civile nel processo sui rimborsi illegittimi degli ex consiglieri regionali. La costituzione di parte civile è un atto dovuto per tutelare i cittadini e la Regione e rappresenta un significativo segnale di discontinuità con il recente passato di scandali che hanno sottratto risorse dei cittadini a favore degli interessi privati dei politici. La Regione si è costituita parte civile contro Formigoni, non lasciamolo solo. Maroni ha ancora tempo e vogliamo si attivi subito”, concludono i consiglieri.”

Andrea Fiasconaro e Stefano Buffagni, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle della Lombardia.

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5 mila euro al mese non sono un vitalizio d’oro? Rossoni restituisci il vitalizio

Gianni Rossoni, ex consigliere regionale della Lombardia, per difendere il privilegio del vitalizio mensile confonde le acque promettendo di destinarlo, in parte, a borse di studio per studenti e portando avanti, al contempo, un ricorso al TAR per riappropriarsi del vitalizio.

Se poi, per Rossoni 5 mila euro al mese non sono un vitalizio d’oro dimostra che da buon politico vive su un altro pianeta e non comprende minimamente i problemi reali dei cittadini. Questo non ci stupisce ma il M5S pensa che i politici debbano operare per il bene comune e non per difendere i propri privilegi.

Rossoni farebbe bene a restituire alle casse regionali il vitalizio senza se e senza ma. Se vuole fare solidarietà c’è già disponibile un fondo in Regione Lombardia nel quale versiamo metà del nostro stipendio, 500 mila euro solo in un anno. Possiamo fornire loro l’IBAN se necessario. Per ora la sua promesse di destinare parte del vitalizio a borse di studio per studenti va presa per quello che è, e cioè la promessa di un politico.

I portavoce di M5S Stefano Buffagni, Andrea Fiasconro e Danilo Toninelli

Consumo suolo: M5S occupa i banchi della presidenza in Lombardia

Libretto del regolamento dell’aula alla mano, i consiglieri del M5S hanno occupato per qualche minuto i banchi della presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, perche’ in disaccordo sulla gestione delle votazioni degli emendamenti al progetto di legge sul consumo di suolo.

Durante l’occupazione, c’e’ stato anche un diverbio tra il consigliere M5S Stefano Buffagni e l’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi.

Il presidente dell’assemblea Raffaele Cattaneo ha richiamato due volte i cinquestelle, facendo mettere a verbale il secondo richiamo. Dopo qualche momento di confusione, in cui non sono mancate dai banchi della maggioranza incitazioni all’espulsione dei consiglieri M5S, gli ‘occupanti’ sono tornati ai loro banchi.(ANSA).

EXPO. L’incontro di M5S con il Commissario Sala

incontro-sala3Lunedì 7 luglio 2014 i portavoce (regionali e del Comune di Milano) del Movimento 5 Stelle hanno incontrato il Commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala. Presenti all’incontro anche il dr. Christian Malangone, Direttore Generale della Direzione Business Planning & Control, e l’ing. Paolo Molaioni (Responsabile Autorizzazioni e Sicurezza della Direzione Constructions & Dismantling).

Durante il colloquio, richiesto dal Movimento 5 Stelle per approfondire diversi temi relativi all’esposizione universale che si terrà a Milano dal maggio prossimo, sono state affrontate numerose questioni.

All’apertura dell’incontro il dott. Sala ha presentato una relazione introduttiva sullo stato di avanzamento dei lavori per la costruzione del sito espositivo e, anche alla luce degli scandali giudiziari che hanno coinvolto aziende che si sono aggiudicate alcuni appalti, approfondito il ruolo e i poteri del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, chiamato dal Governo Renzi a vigilare sulla correttezza e la legalità degli appalti in essere e in divenire di Expo 2015.

I LAVORI SULLA PIASTRA. Lo stato di avanzamento dei lavori per Expo 2015 non preoccupa il commissario Sala. La piastra è completa al 60% mentre i lavori di rimozione delle interferenze sul sito sono completi al 90%. Sugli allestimenti, di spettanza alla ditta Maltauro coinvolta in indagini della Magistratura, sono rilevate delle problematicità anche per il possibile commissariamento dell’azienda che se li è aggiudicati. Sala esprime poi preoccupazione sull’aumento dei costi relativi alle riserve, e cioè tutte quelle richieste di esborso extra da parte delle aziende che operano sul sito per cambiamenti del crono programma dovuti a cause non imputabili direttamente alle stesse, come ad esempio il maltempo o ritardi burocratici e amministrativi. Infine, da settembre 2014 a marzo 2015, l’attenzione sui cantieri dovrà essere costante perché saranno questi i mesi che vedranno la più alta concentrazione di operai sul cantiere anche per l’arrivo dei paesi esteri.

IL RUOLO DEL PRESIDENTE DRLL’ANAC. Il dott. Sala ha spiegato che il dott. Cantone avrà l’onere di verificare la correttezza di tutte le gare già assegnate (2500 affidamenti) e quelle ancora da assegnare, relative soprattutto agli allestimenti e ai servizi. Nell’approcciare questo lavoro, molto impegnativo in termini di tempo, si cercherà di mediare tra l’urgenza di portare a termine i progetti e la necessità di controllo. Tra le facoltà assegnate al dott. Cantone vi è quella di mettere in amministrazione controllata appalti delle aziende anche in mancanza di un giudizio definitivo della Prefettura, come nel caso della Maltauro. Per le gare di appalto future il dott. Cantone chiederà la partecipazione di membri esterni nelle commissioni che giudicheranno le gare. Il dott. Sala si è dichiarato soddisfatto della nomina di Cantone: “ben venga che ci sia una figura che dia un po’ di sicurezza al sistema generale”.
PARTECIPAZIONE A EXPO. Al 7 luglio 2014 risultano essere 53 i contratti firmati dai paesi partecipanti e due sono in fase di definizione. Per il Commissario straordinario una così alta partecipazione è un successo se ci si confronta con l’Expo che si è tenuta a Shanghai e che ha visto la partecipazione di 42 nazioni.

LE INDAGINI. Le indagini che hanno coinvolto Infrastrutture Lombarde hanno costretto Expo S.p.A. a rivedere la collaborazione con la società che dava supporto nella preparazione delle gare, nella direzione dei lavori di costruzione della piastra e che si occupava di tutta la parte amministrativo-legale relativa alle riserve iscritte. “E’ chiaro che la messa fuori gioco della struttura Ilspa ha rallentato temporaneamente l’avanzamento dei lavori”, ha dichiarato il Commissario, “ma siamo vicini alla firma di una convenzione con le Ferrovie dello Stato: ci avvarremo principalmente di Italferr”. Marco Rettighieri sostituisce da settimane Angelo Paris nella direzione dei lavori affiancato comunque dal personale Ilspa non coinvolto nelle indagini.

I COSTI DI EXPO. Solo il sito dell’esposizione universale costerà 1 miliardo e 300 mila euro. Il Governo ha garantito la copertura della quasi totalità delle spese. Per il dott. Sala al momento si registra un sostanziale pareggio virtuale considerando le spese e le entrate attese: 1 miliardo di euro dai paesi che parteciperanno all’evento per la costruzione dei padiglioni e 300 milioni investiti dalle aziende. Solo con un dopo Expo virtuoso però questo sostanziale pareggio potrà trasformarsi in un reale recupero dell’investimento iniziale. Sala ha dichiarato “non sento che stiamo correndo il rischio del disastro economico”.

Terminata la relazione introduttiva i portavoce del Movimento 5 Stelle della Lombardia hanno rivolto numerose domande al Commissario Sala. Questi i temi trattati e le risposte ricevute dal Movimento 5 Stelle.

DEROGHE. Il dott. Sala ha dichiarato che le deroghe hanno riguardato esclusivamente la riduzione dei tempi burocratico-amministrativi e non la concessione di appalti senza procedure di gara. Anche in materia ambientale, le due deroghe hanno riguardato la riduzione dei tempi della procedura di  Valutazione di Impatto Ambientale e quelli di approvazione del piano scavi.

PIANO GESTIONE RIFIUTI. Secondo le stime, circa 130 tonnellate di rifiuti al giorno saranno rimossi dal sito dove ci sarà obbligatoria la raccolta differenziata. Per la gestione dei rifiuti, anche per ovviare eventuali rischi di infiltrazione malavitosa, l’idea, al momento, è di rivolgersi a AMSA.
APPALTI, AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE E COLLAUDI. A breve sarà trasformata la sezione del sito “Amministrazione trasparente” in “Open Expo”, una sezione nella quale sarà disponibile una maggior quantità di dati in forma più accessibile. I collaudi si terranno in prossimità dell’apertura dell’esposizione.

OCCUPAZIONE. Saranno circa 300 i dipendenti diretti e non supereranno i 325. Ci saranno poi 700 contratti temporanei di questi ad oggi ce ne sono pochi, quasi tutti entreranno nel 2015. Expo S.p.A. ha valutato che, per l’esposizione, saranno necessari 500 volontari ogni giorno per un totale di 7000 mila unità che opereranno sul sito, singolarmente, per 14 giorni. Expo S.p.A. si avvarrà anche di volontari in servizio civile nazionale. Il personale di pertinenza dei paesi ospiti di Expo andrà dalle 50 alle 200 unità per padiglione e ci saranno servizi extra con aziende per la manutenzione e le pulizie del sito. In tutto opereranno sul sito 8-9 mila persone e il sito sarà aperto dalle 10 alle 23.

TURISMO. L’Expo è un caso scuola perché il paese ha perso posizioni nel turismo internazionale. Expo ha già venduto in Cina 650 mila biglietti direttamente ai tour operator e si sta lavorando ad un accordo per altri 500 mila biglietti. Expo ha lavorato con la Farnesina per un aumento del numero di visti da concedere. La regione Lombardia, che ha la delega al turismo, sta impostando delle attività in previsione di Expo anche per costruire una rete di offerta che consenta al visitatore di tornare in Italia. Nel padiglione italiano esisterà uno spazio per promuovere le destinazioni locali.

VIE D’ACQUA. I lavori  del tratto sud non termineranno in tempo per l’esposizione.

POST EXPO. Expo dovrà lasciare un messaggio innanzitutto aprendo il dibattito sui temi trattati dall’esposizione universale, ovvero quelli dell’alimentazione. Per il futuro dell’area Expo, al momento non c’è un progetto definito. Arexpo S.p.A. aprirà un bando rivolto ai privati prima delle vacanze estive per la raccolta di progetti che definiranno il futuro dell’area e dei terreni sui quali sarà ospitata l’esposizione. Uno dei vincoli è che il terreno dovrà essere al 54% verde.

RUOLO DI CONSIP. La Consip è stata interpellata dalla società Expo S.p.A. per l’elaborazione delle gare d’appalto ma ha dichiarato di non essere in grado di produrre la gare richieste visti i tempi ristretti e l’organico sottodimensionato. I documenti ufficiali saranno trasmessi al Movimento 5 Stelle.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E SANITÀ. Il Commissario Unico ha dichiarato che il tema della mobilità e dei trasporti, così come quello dell’eventuale finanziamento di ospedali e la costituzione di unità di crisi nei punti nevralgici, è di competenza della Regione Lombardia. Per quanto riguarda i trasporti, il dott. Sala ha sottolineato che, al di là della costruzione delle strutture di superficie, come la Pedemontana, occorrerà ora concentrarsi sui mezzi di trasporto già esistenti al fine di gestire al meglio il traffico di persone presente nei mesi di Expo: si calcolano 24  milioni di visitatori. Il problema sarà reperire i fondi necessari a coprire i costi extra derivanti dalla gestione e dal funzionamento dei mezzi pubblici e della sicurezza, perché ad esempio la metropolitana dovrà restare aperta fino all’una e trenta. Expo S.p.A., Comune di Milano e Regione hanno chiesto al Governo un fondo di 50-60 milioni.

SICUREZZA. E’ stato istituito un comitato, presieduto dal Comandante dei Vigili di Milano, Tullio Mastrangelo, che si occuperà della sicurezza.

A conclusione dell’incontro il Commissario Sala ha riconosciuto il Movimento 5 Stelle come interlocutore attento soprattutto sul tema della legalità.  La puntuale preparazione sul tema del M5S si è tradotta in innumerevoli richieste di chiarimenti e accessi agli atti ai quali la Società Expo S.p.A. ha risposto e risponderà con sollecitudine.