Stefano Buffagni

Vice Ministro allo Sviluppo Economico e Portavoce M5S alla Camera dei Deputati

Nato a Milano e cresciuto a Bresso, mi sono diplomato come Perito Elettronico e delle Telecomunicazioni all’ ITIS Galvani per poi conseguire una Laurea in Economia e Gestione Aziendale e una Laurea Magistrale in Economia e Management per l’Impresa all’Università Cattolica di Milano.
Sono Dottore Commercialista, Revisore Legale dei conti e Mediatore Civile. Sono stato socio di uno studio commercialista a Milano fino alla mia elezione in Parlamento.

Amo il calcio (l’Inter), il nuoto e la pallacanestro (Olimpia), tutti sport che ho praticato, diventando poi anche allenatore di scuola calcio. Fin quando gli impegni me lo hanno permesso ho svolto volontariato per la Croce Rossa Italiana.

Ho una splendida moglie, Giorgia, e da qualche anno è entrato nella nostra vita anche Gabriele, che mi dà una gioia e un’energia incredibili. Avere un figlio ti cambia la vita, e quando è nato Gabriele è cambiata la mia.

  • Vice Ministro allo Sviluppo Economico
  • Portavoce alla Camera del MoVimento 5 Stelle
  • Presidente del Comitato d’Indirizzo del Fondo intergovernativo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile

Credo che ciascuno di noi abbia la responsabilità di contribuire alla crescita e al miglioramento del nostro Paese, con i propri mezzi e le proprie competenze. Per questo nel 2010 sono entrato come attivista del MoVimento 5 Stelle e sempre per questo, dopo l’ennesimo scandalo in Regione, ho deciso di candidarmi come consigliere alle elezioni regionali del 2013 in Lombardia per la provincia di Milano, risultando eletto.

Regione
Come portavoce dei cittadini in Consiglio Regionale, divento componente dell’Ufficio di presidenza della I commissione Programmazione e Bilancio e membro della IV Commissione Attività produttive e Occupazione, Commercio e Turismo.

Lavoro alla razionalizzazione delle società partecipate della Regione, sono tra i promotori del progetto di legge per il taglio dei vitalizi degli ex consiglieri regionali (che sfocia in un provvedimento di parziale riduzione e di divieto di cumulo) e sono primo firmatario della legge 21/2013 “Sostegno ai contratti e agli accordi di solidarietà” che mira a sostenere imprese e lavoratori durante i periodi di crisi per incentivare la solidarietà tra datori di lavoro e lavoratori per evitare licenziamenti.

Sono anche tra i promotori del referendum per l’autonomia svolto il 22 ottobre 2017 per l’utilizzo dell’articolo 116 comma 3 della Costituzione – il cosiddetto federalismo differenziato – che si prefigge l’obiettivo di dare maggiori risorse e competenze alla Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale e in un’ottica di maggiore sussidiarietà e maggiore partecipazione popolare, senza sottrarre risorse alle altre regioni.

Governo
Nel 2018, scaduto il mio mandato da consigliere, decido di candidarmi per il Parlamento perché un giorno voglio poter guardare negli occhi Gabriele e dirgli che il suo papà ha fatto di tutto per garantirgli un futuro migliore. Vengo eletto e dopo i giorni complicati per la formazione del Governo Conte 1, vengo nominato sottosegretario agli Affari Regionali e Presidente del comitato di indirizzo del Fondo intergovernativo per il contrasto della povertà educativa minorile. Un tema che mi sta molto a cuore. Nel Governo Conte 2 divento Vice Ministro allo Sviluppo Economico, da dove lavoro giorno e notte per aiutare le nostre imprese a crescere, creare valore e creare posti di lavoro, il tutto nel quadro di una transizione verde e sostenibile. Che è forse la cosa più importante da fare oggi per il nostro Paese.

Come tutti gli eletti del MoVimento 5 Stelle, mi taglio lo stipendio e lo restituisco agli italiani finanziando le piccole imprese, gli aiuti alle popolazioni alluvionate, ai bambini in povertà e molte altre nobili cause.

Come consigliere regionale ho restituito oltre 145 mila euro, come Deputato della Repubblica potete controllare le mie rendicontazioni sul sito TiRendiConto.it.