Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro

Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro

Assegno-2015Il Movimento 5 Stelle Lombardia, ad un anno dal primo “Restitution day” continua a mantenere fede all’impegno preso con i cittadini: anche quest’anno sono stati destinati gli extra stipendi dei consiglieri regionali al fondo per le piccole e medie imprese lombarde.

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Il bonifico con cui ho restituito parte del mio stipendio come promesso

In due anni i 9 portavoce hanno restituito alle casse regionali 815.143 euro che si aggiungono agli oltre 2 milioni di euro di rimborsi elettorali non richiesti dal movimento, per un totale di 2.815.143 euro.

Tutta la soddisfazione nelle parole del nostro capogruppo Dario Violi: “Questo è il nostro secondo ‘Restitution day’: quello che ci distingue dagli altri gruppi politici è che noi manteniamo le promesse; abbiamo tagliato l’indennità consiliare e restituiamo denaro pubblico al fondo regionale di sostegno per le piccole e medie imprese.”, spiega Dario Violi, capogruppo del movimento 5 Stelle della Lombardia.”

Attualmente lo stipendio dei consiglieri regionali è di oltre 8 mila euro al mese, un’enormità. La politica non può essere un lavoro per arricchirsi ma deve tornare a essere un servizio ai cittadini. Questo discorso evidentemente non è condiviso dagli altri gruppi politici, non dal PD, dalla Lista Ambrosoli, dai leghisti, da Forza Italia e da NcD. Eppure la nostra restituzione, un’azione concreta a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione, dimostra che si può ancora tagliare sui costi della politica. Se solo tutti gli 80 consiglieri regionali si riducessero come noi lo stipendio che percepiscono il risparmio annuale per la regione sarebbe sfiorerebbe i 5 milioni di euro all’anno. Esistono forze politiche che promettono, con il PD in testa, e poi esistono forze politiche che fanno come il Movimento 5 Stelle.

 

M5S Lombardia

Non parteciperemo all’inaugurazione di Expo

Il M5S Lombardia ha declinato l’invito a presenziare agli eventi inaugurali di Expo 2015.

“Il MoVimento 5 Stelle, – hanno spiegano i nove portavoce regionali in una missiva – come dimostrato dalle costanti e continue battaglie, fuori e dentro le istituzioni, dalle denunce di sprechi di denaro pubblico, di conflitti d’interesse e di cementificazione isterica, dalla sottolineatura dell’incoerenza di un tema perseguito solo a livello comunicativo e sconfessato dalla scelta dei partner commerciali, non si sente rappresentato da questa manifestazione universale e, pertanto, nessuno dei componenti del gruppo regionale parteciperà agli eventi inaugurali”.

E aggiungono: “Nonostante la nostra visione critica su questa manifestazione universale, che, per come è stata pensata crediamo fungerà più da imbuto verso la sola Milano e l’anonima area di Rho-Pero piuttosto che da porta d’accesso alle bellezze del nostro paese, ci auguriamo comunque che l’afflusso di visitatori previsto possa realmente tramutarsi in una spinta positiva per il turismo e l’economia di tutti i territori italiani”.

Incontriamoci! Tour dei portavoce regionali lombardi per confrontarsi con i cittadini

incontriamoci-2Abbiamo organizzato un tour nelle province lombarde che prevede una serie di nuovi incontri-dibattiti con i cittadini per confrontarci sul lavoro svolto in questi primi due anni in Consiglio Regionale: daremo così la possibilità a tutti di esprimere un giudizio reale, onesto e senza filtri sul nostro operato.

Le serate di approfondimento, che prenderanno il via ad inizio aprile, inizieranno con una breve introduzione e presentazione dei consiglieri regionali sulle attività svolte, sull’organizzazione del lavoro, sui canali informativi del gruppo consiliare e sugli strumenti istituzionali a disposizione dei cittadini per dare seguito alle richieste che provengono dal territorio. Dopodiché la parola passerà ai cittadini.

Sarà anche l’occasione giusta per fare un’analisi delle dinamiche di partecipazione messe in atto fino ad oggi: cosa ha funzionato, come ad esempio il portale LEX regionale, e cosa invece andrebbe migliorato, come il meccanismo dei gruppi di lavoro.

Infine, al termine di tutti gli incontri, verrà pubblicato un documento conclusivo che raccoglierà commenti, critiche e i suggerimenti della cittadinanza emersi in ogni appuntamento.

Confidiamo davvero in una partecipazione numerosa: sarà un’opportunità per migliorare come portavoce, e tutti insieme come MoVimento 5 stelle!

OGNI EVENTO SARA’ TRASMESSO IN STREAMING SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Appuntamenti già in programma:

Lecco – 2 aprile – Lecco (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Nord – 14 aprile – Auditorium Centro Civico di Barbaiana, Lainate (Riguarda lo streaming dell’evento)

Monza e Brianza – 24 aprile – Urban Center, Via Turati 7, Monza (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Bergamo  – 7 maggio – Sala Conferenza F. Galmozzi, via T. Tasso 4, Bergamo (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Sud – 12 maggio – Sala del Teatro Comunale di Via Verdi 3, Corsico (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Varese – 21 maggio – Sala COOP, Viale Belforte 165, Varese (ore 21)

Sondrio – 4 giugno – Policampus Sala Blu – via Tirano s/n 23100 Sondrio (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Lodi – 11 giugno – Aula Famiglia Nuova, Via Agostino da Lodi 11 (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Brescia – 19 giugno – Centro civico A. Papa in via Santellone n°2 Brescia (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Cremona – 2 luglio – Via Vecchio Passeggio 1, Cremona (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Gli appuntamenti con le rimanenti province di svolgeranno a settembre. Le date verranno comunicate al più presto sui nostri canali.

I portavoce regionali del M5S Lombardia

 

Consumo suolo: M5S occupa i banchi della presidenza in Lombardia

Libretto del regolamento dell’aula alla mano, i consiglieri del M5S hanno occupato per qualche minuto i banchi della presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, perche’ in disaccordo sulla gestione delle votazioni degli emendamenti al progetto di legge sul consumo di suolo.

Durante l’occupazione, c’e’ stato anche un diverbio tra il consigliere M5S Stefano Buffagni e l’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi.

Il presidente dell’assemblea Raffaele Cattaneo ha richiamato due volte i cinquestelle, facendo mettere a verbale il secondo richiamo. Dopo qualche momento di confusione, in cui non sono mancate dai banchi della maggioranza incitazioni all’espulsione dei consiglieri M5S, gli ‘occupanti’ sono tornati ai loro banchi.(ANSA).

EXPO. L’incontro di M5S con il Commissario Sala

incontro-sala3Lunedì 7 luglio 2014 i portavoce (regionali e del Comune di Milano) del Movimento 5 Stelle hanno incontrato il Commissario unico di Expo 2015, Giuseppe Sala. Presenti all’incontro anche il dr. Christian Malangone, Direttore Generale della Direzione Business Planning & Control, e l’ing. Paolo Molaioni (Responsabile Autorizzazioni e Sicurezza della Direzione Constructions & Dismantling).

Durante il colloquio, richiesto dal Movimento 5 Stelle per approfondire diversi temi relativi all’esposizione universale che si terrà a Milano dal maggio prossimo, sono state affrontate numerose questioni.

All’apertura dell’incontro il dott. Sala ha presentato una relazione introduttiva sullo stato di avanzamento dei lavori per la costruzione del sito espositivo e, anche alla luce degli scandali giudiziari che hanno coinvolto aziende che si sono aggiudicate alcuni appalti, approfondito il ruolo e i poteri del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, chiamato dal Governo Renzi a vigilare sulla correttezza e la legalità degli appalti in essere e in divenire di Expo 2015.

I LAVORI SULLA PIASTRA. Lo stato di avanzamento dei lavori per Expo 2015 non preoccupa il commissario Sala. La piastra è completa al 60% mentre i lavori di rimozione delle interferenze sul sito sono completi al 90%. Sugli allestimenti, di spettanza alla ditta Maltauro coinvolta in indagini della Magistratura, sono rilevate delle problematicità anche per il possibile commissariamento dell’azienda che se li è aggiudicati. Sala esprime poi preoccupazione sull’aumento dei costi relativi alle riserve, e cioè tutte quelle richieste di esborso extra da parte delle aziende che operano sul sito per cambiamenti del crono programma dovuti a cause non imputabili direttamente alle stesse, come ad esempio il maltempo o ritardi burocratici e amministrativi. Infine, da settembre 2014 a marzo 2015, l’attenzione sui cantieri dovrà essere costante perché saranno questi i mesi che vedranno la più alta concentrazione di operai sul cantiere anche per l’arrivo dei paesi esteri.

IL RUOLO DEL PRESIDENTE DRLL’ANAC. Il dott. Sala ha spiegato che il dott. Cantone avrà l’onere di verificare la correttezza di tutte le gare già assegnate (2500 affidamenti) e quelle ancora da assegnare, relative soprattutto agli allestimenti e ai servizi. Nell’approcciare questo lavoro, molto impegnativo in termini di tempo, si cercherà di mediare tra l’urgenza di portare a termine i progetti e la necessità di controllo. Tra le facoltà assegnate al dott. Cantone vi è quella di mettere in amministrazione controllata appalti delle aziende anche in mancanza di un giudizio definitivo della Prefettura, come nel caso della Maltauro. Per le gare di appalto future il dott. Cantone chiederà la partecipazione di membri esterni nelle commissioni che giudicheranno le gare. Il dott. Sala si è dichiarato soddisfatto della nomina di Cantone: “ben venga che ci sia una figura che dia un po’ di sicurezza al sistema generale”.
PARTECIPAZIONE A EXPO. Al 7 luglio 2014 risultano essere 53 i contratti firmati dai paesi partecipanti e due sono in fase di definizione. Per il Commissario straordinario una così alta partecipazione è un successo se ci si confronta con l’Expo che si è tenuta a Shanghai e che ha visto la partecipazione di 42 nazioni.

LE INDAGINI. Le indagini che hanno coinvolto Infrastrutture Lombarde hanno costretto Expo S.p.A. a rivedere la collaborazione con la società che dava supporto nella preparazione delle gare, nella direzione dei lavori di costruzione della piastra e che si occupava di tutta la parte amministrativo-legale relativa alle riserve iscritte. “E’ chiaro che la messa fuori gioco della struttura Ilspa ha rallentato temporaneamente l’avanzamento dei lavori”, ha dichiarato il Commissario, “ma siamo vicini alla firma di una convenzione con le Ferrovie dello Stato: ci avvarremo principalmente di Italferr”. Marco Rettighieri sostituisce da settimane Angelo Paris nella direzione dei lavori affiancato comunque dal personale Ilspa non coinvolto nelle indagini.

I COSTI DI EXPO. Solo il sito dell’esposizione universale costerà 1 miliardo e 300 mila euro. Il Governo ha garantito la copertura della quasi totalità delle spese. Per il dott. Sala al momento si registra un sostanziale pareggio virtuale considerando le spese e le entrate attese: 1 miliardo di euro dai paesi che parteciperanno all’evento per la costruzione dei padiglioni e 300 milioni investiti dalle aziende. Solo con un dopo Expo virtuoso però questo sostanziale pareggio potrà trasformarsi in un reale recupero dell’investimento iniziale. Sala ha dichiarato “non sento che stiamo correndo il rischio del disastro economico”.

Terminata la relazione introduttiva i portavoce del Movimento 5 Stelle della Lombardia hanno rivolto numerose domande al Commissario Sala. Questi i temi trattati e le risposte ricevute dal Movimento 5 Stelle.

DEROGHE. Il dott. Sala ha dichiarato che le deroghe hanno riguardato esclusivamente la riduzione dei tempi burocratico-amministrativi e non la concessione di appalti senza procedure di gara. Anche in materia ambientale, le due deroghe hanno riguardato la riduzione dei tempi della procedura di  Valutazione di Impatto Ambientale e quelli di approvazione del piano scavi.

PIANO GESTIONE RIFIUTI. Secondo le stime, circa 130 tonnellate di rifiuti al giorno saranno rimossi dal sito dove ci sarà obbligatoria la raccolta differenziata. Per la gestione dei rifiuti, anche per ovviare eventuali rischi di infiltrazione malavitosa, l’idea, al momento, è di rivolgersi a AMSA.
APPALTI, AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE E COLLAUDI. A breve sarà trasformata la sezione del sito “Amministrazione trasparente” in “Open Expo”, una sezione nella quale sarà disponibile una maggior quantità di dati in forma più accessibile. I collaudi si terranno in prossimità dell’apertura dell’esposizione.

OCCUPAZIONE. Saranno circa 300 i dipendenti diretti e non supereranno i 325. Ci saranno poi 700 contratti temporanei di questi ad oggi ce ne sono pochi, quasi tutti entreranno nel 2015. Expo S.p.A. ha valutato che, per l’esposizione, saranno necessari 500 volontari ogni giorno per un totale di 7000 mila unità che opereranno sul sito, singolarmente, per 14 giorni. Expo S.p.A. si avvarrà anche di volontari in servizio civile nazionale. Il personale di pertinenza dei paesi ospiti di Expo andrà dalle 50 alle 200 unità per padiglione e ci saranno servizi extra con aziende per la manutenzione e le pulizie del sito. In tutto opereranno sul sito 8-9 mila persone e il sito sarà aperto dalle 10 alle 23.

TURISMO. L’Expo è un caso scuola perché il paese ha perso posizioni nel turismo internazionale. Expo ha già venduto in Cina 650 mila biglietti direttamente ai tour operator e si sta lavorando ad un accordo per altri 500 mila biglietti. Expo ha lavorato con la Farnesina per un aumento del numero di visti da concedere. La regione Lombardia, che ha la delega al turismo, sta impostando delle attività in previsione di Expo anche per costruire una rete di offerta che consenta al visitatore di tornare in Italia. Nel padiglione italiano esisterà uno spazio per promuovere le destinazioni locali.

VIE D’ACQUA. I lavori  del tratto sud non termineranno in tempo per l’esposizione.

POST EXPO. Expo dovrà lasciare un messaggio innanzitutto aprendo il dibattito sui temi trattati dall’esposizione universale, ovvero quelli dell’alimentazione. Per il futuro dell’area Expo, al momento non c’è un progetto definito. Arexpo S.p.A. aprirà un bando rivolto ai privati prima delle vacanze estive per la raccolta di progetti che definiranno il futuro dell’area e dei terreni sui quali sarà ospitata l’esposizione. Uno dei vincoli è che il terreno dovrà essere al 54% verde.

RUOLO DI CONSIP. La Consip è stata interpellata dalla società Expo S.p.A. per l’elaborazione delle gare d’appalto ma ha dichiarato di non essere in grado di produrre la gare richieste visti i tempi ristretti e l’organico sottodimensionato. I documenti ufficiali saranno trasmessi al Movimento 5 Stelle.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE E SANITÀ. Il Commissario Unico ha dichiarato che il tema della mobilità e dei trasporti, così come quello dell’eventuale finanziamento di ospedali e la costituzione di unità di crisi nei punti nevralgici, è di competenza della Regione Lombardia. Per quanto riguarda i trasporti, il dott. Sala ha sottolineato che, al di là della costruzione delle strutture di superficie, come la Pedemontana, occorrerà ora concentrarsi sui mezzi di trasporto già esistenti al fine di gestire al meglio il traffico di persone presente nei mesi di Expo: si calcolano 24  milioni di visitatori. Il problema sarà reperire i fondi necessari a coprire i costi extra derivanti dalla gestione e dal funzionamento dei mezzi pubblici e della sicurezza, perché ad esempio la metropolitana dovrà restare aperta fino all’una e trenta. Expo S.p.A., Comune di Milano e Regione hanno chiesto al Governo un fondo di 50-60 milioni.

SICUREZZA. E’ stato istituito un comitato, presieduto dal Comandante dei Vigili di Milano, Tullio Mastrangelo, che si occuperà della sicurezza.

A conclusione dell’incontro il Commissario Sala ha riconosciuto il Movimento 5 Stelle come interlocutore attento soprattutto sul tema della legalità.  La puntuale preparazione sul tema del M5S si è tradotta in innumerevoli richieste di chiarimenti e accessi agli atti ai quali la Società Expo S.p.A. ha risposto e risponderà con sollecitudine.

EXPO. Perché il Governo non attribuisce reali poteri a chi di dovere?

renzi3“Sono giorni che assistiamo a un teatrino sui poteri di intervento sugli appalti Expo che attendiamo siano affidati al Presidente dell’ANAC Cantone o al Commissario Unico Expo Sala, ma è ancora tutto miseramente fermo. La nomina di Cantone è stata fin qui solo una marchetta elettorale”, dichiarano i portavoce in Senato del Movimento 5 Stelle. La corruzione onnipresente nelle grandi opere non ammette tentennamenti e ogni esitazione del Governo su questo terreno si configura come complicità al sistema tangentistico. Cosa ci vuole per approvare un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ad hoc che consenta a Cantone o Sala la revoca degli appalti alle aziende coinvolte in indagini, senza bisogno di attendere l’interdittiva della Prefettura?”.

“La costruzione delle grandi opere in Italia non è fatta con l’obiettivo di sviluppo per il Paese – aggiungono i portavoce in Regione Lombardia del M5S – bensì per costruire e perfezionare un sistema per rubare e riciclare soldi sporchi e detenere potere. E per raggiungere questo ignobile fine si modificano le norme, come nel caso di Expo. La corruzione ha assunto caratteri strutturali più pericolosi della precedente tangentopoli perché da anni i politici di destra e sinistra hanno lavorato assiduamente per allentare le norme che hanno permesso scientificamente di aggiudicare appalti andando in continua deroga, come testimonia la relazione dell’Autorità garante per la vigilanza dei contratti pubblici”.

“L’eventuale ritardo di Renzi nell’intervenire negli appalti assegnati a società sotto inchiesta è un regalo governativo al malaffare e un furto alle casse pubbliche. Società come la Maltauro per le Vie d’Acque, la Grandi Lavori Fincosit per la Rho Monza, la Mantovani spa e la CMC per Expo, coinvolte in indagini devono essere allontanate definitivamente da questi appalti” aggiungono i portavoce alla Camera dei Deputati del M5S.

“Dopo le ultime indagini, leggendo le ordinanze delle procure che in questi mesi escono quotidianamente, è evidente che quanto diciamo da anni, ancora una volta, è diventato realtà. Ora, basta con le ipocrisie, le menzogne e le falsità, a tutti i livelli. Sproniamo i magistrati ad arrivare fino in fondo. Noi intanto proseguiremo con i nostri esposti. E controlleremo con molta attenzione quanto produrrà il Consiglio dei Ministri domani pomeriggio e studieremo l’eventuale decreto che ne uscirà. Siamo pronti a fare dura pressione politica affinché il Governo colpisca le società inquisite e questo sistema affaristico-mafioso che fa sfigurare di giorno in giorno l’Italia di fronte il mondo intero”, concludono i portavoce del M5S.

I portavoce lombardi di M5S in Parlamento e in Consiglio Regionale

I Restitution day lombardo: M5S restituisce 500 mila euro dai tagli degli stipendi dei consiglieri regionali

ass.fronteDomani 22 maggio 2014, in occasione del Vinciamonoitour con Beppe Grillo a Milano, il Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Lombardia celebrerà dal palco in Piazza Duomo dalle 18 e 30 il “I Restitution day lombardo”.

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno infatti mantenuto la promessa elettorale e, nel primo anno di mandato, hanno restituito oltre 500 mila euro grazie al taglio dell’indennità. In totale i 9 consiglieri regionali di M5S Lombardia hanno conferito al fondo regionale di sostegno per le piccole e medie imprese italiane 503.265,66 €.

“Abbiamo ridotto lo stipendio perché la politica non può essere un lavoro per arricchirsi ma deve tornare un servizio ai cittadini. Restituiamo mezzo milione di euro che andranno a sostenere le imprese come azione concreta a sostegno dello sviluppo e del’occupazione. E pensare che siamo solo nove consiglieri. Se tutti gli 80 consiglieri regionali si riducessero lo stipendio che percepiscono,  oltre 8 mila euro al mese, il risparmio annuale per la regione sarebbe di oltre 4,4 milioni di euro”, dichiara Giampietro Maccabiani, portavoce di M5S Lombardia.

“La cifra che restituiamo – continua Maccabiani – si va ad aggiungere a quei 2 milioni di euro di rimborsi elettorali che non abbiamo chiesto una volta insediati in Regione. Sono mesi che insistiamo con tutti i partiti perché la finiscano con il parassitismo sul denaro pubblico, ma non c’è nulla da fare”.

“Nel restituire questo denaro ai cittadini non possiamo dimenticare le promesse del centro-sinistra con Ambrosoli, uomo immagine del PD, che nella campagna elettorale per le regionali annunciava se eletto presidente: ‘il mio obiettivo è di dimezzare le cifre fissate di recente dalla conferenza Stato-Regioni per le indennità degli amministratori. Massimo 3.500 euro netti al mese per i consiglieri, 4.500 euro per gli assessori, non più di 5mila euro per il presidente’. Con questo bonifico di 500 mila euro abbiamo dimostrato che se si vuole tagliare sui costi della politica si può farlo anche da semplici consiglieri. Qualcuno, tra piddiini e dintorni l’ha fatto?”.

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Expo, tangentopoli annunciata: pieno sostegno alla Magistratura


Expo_bandiera_POST NOSTROLo scandalo giudiziario che coinvolge Expo è stato ampiamente annunciato dal Movimento 5 Stelle che da anni, nel silenzio dei partiti che sono ampiamente coinvolti nel malaffare degli appalti, denuncia illeciti, sperpero di risorse pubbliche e il sistema corruttivo di contaminazione tra politica e imprenditoria che coinvolge l’opera.

Solo due giorni fa il Ministro dell’Interno Alfano aveva vantato, annunciando  “una semplificazione delle norme anti-infiltrazione” per gli appalti Expo, “risultati eccellenti” dal punto di vista della prevenzione delle temute infiltrazioni delle organizzazioni criminali. Ma quali risultati se Expo affoga negli illeciti e negli abusi tanto che proprio oggi è finito in carcere Angelo Paris, direttore della pianificazione acquisti mentre sono state emesse ordinanze di custodia in carcere anche per l’ex parlamentare della Democrazia Cristiana Gianstefano Frigerio, per l’ex parlamentare di Forza Italia Luigi Grillo, per Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite, per l’intermediario Sergio Catozzo e per l’imprenditore Enrico Maltauro.

Nel contrasto all’illegalità i partiti non sono in grado di andare oltre alla più ipocrita e falsa propaganda. Nel marzo scorso eravamo in  massa nel deserto dei cantieri per ricordare la nostra richiesta di una Expo legale, diffusa e sostenibile. Ancora una volta M5S ci tiene a esprimere un corale sostegno alla magistratura che sta svolgendo un lavoro delicato e importantissimo. È necessario fare totale pulizia. E correre anche il rischio di fermare Expo: la legalità non si svende per un evento internazionale.

Noi ci siamo e sosterremo ogni iniziativa utile a cancellare la partitocrazia dei favori che ha affondato il paese consegnandolo all’illegalità. Non siamo solo indignati, siamo arrabbiati e convinti, ancora una volta che questa classe politica, tutta senza distinzione, debba essere cancellata. La tangentopoli di Expo è bipartisan ed una macchia vergognosa per la Lombardia e l’Italia e offre al mondo la peggior fotografia di questa nazione strozzata dalle mani avide della casta.

I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Lombardia

Politiche europee: risoluzione inesistente

Risoluzione inesistente. E’ questo il giudizio del Movimento 5 Stelle Lombardia su di una risoluzione sulle Politiche europee discussa oggi dal Consiglio Regionale.

Per Paola Macchi, portavoce di M5S Lombardia, “L’Europa che vorremmo trovare è un’Europa solidale, autenticamente comunitaria, non una grande banca che ci governa, dove siano i parlamentari europei e nazionali a decidere e non le lobby e i banchieri”. E non c’è questa Europa nella risoluzione portata in Consiglio regionale.

“Non c’è perché – continua Macchi – non si è voluto dare un segnale coraggioso, da Regione forte quale siamo, per lanciare la proposta a tutta la nazione di un reddito minimo di cittadinanza, allineandoci finalmente con gli altri paesi europei, visto che siamo solo noi e la Grecia a non prevederlo”
Manca poi alla risoluzione anche una trasparente presa di posizione sulla lotta alla criminalità organizzata che deve assumere un rilievo europeo: “Non concordiamo neppure sul fatto che non sia stata coinvolta la commissione antimafia per condividere con l’Europa la nostra conoscenza dei pericoli e dei meccanismi delle infiltrazioni della criminalità organizzata di matrice italiana nei grandi appalti anche internazionali”.

Nel corso della discussione sono intervenuti i consiglieri di M5S per spiegare il punto di vista del gruppo sulla risoluzione.

Per Silvana Carcano “E’ assurdo che la risoluzione non sia stata discussa in Commissione Antimafia. Va detto all’Unione Europea che la Lombardia è una delle regioni a più grande infiltrazione mafiosa. La risoluzione avrebbe dovuto sottolineare l’importanza e l’urgenza di una Procura europea, ad esempio, un coordinamento cioè delle indagini in ambito europeo. Anche l’esclusione dalle gare di appalto di aziende colluse con la mafia sarebbe stata da promuovere in questo atto. Il silenzio di questa risoluzione sul tema della lotta alla mafia è oltremodo significativo”.

Giampietro Maccabiani amplia la prospettiva alle tematiche ambientali e dell’immigrazione e dichiara che “nella risoluzione sarebbe stato opportuno un presa di posizione decisa e con obiettivi stringenti nella riduzione della produzione di rifiuti. La risoluzione non è nemmeno soddisfacente sul tema dell’immigrazione. Chiede più fondi, ma prima di chiedere è necessario sapere dove finisce il denaro che già l’Europa ci garantisce”.

E’ molto duro il giudizio di Dario Violi che dichiara: “Pare che ci stiamo prendendo in giro. Siamo arrivati a questa risoluzione scritta dagli uffici e condita di buonismo. Questo è il modo peggiore di strumentalizzare l’Europa. La stessa Europa che ci ha imposto il patto di stabilità. E’ bello pensare che l’Europa dia credito alle imprese, e su questo arriviamo tardi, ma dimentichiamo che la Banca Centrale Europea è un istituto privato. Il lavoro in Regione Lombardia andava fatto più seriamente”.

Andrea Fiasconaro, assumendo che le normative europee sulle qualità dell’aria siano totalmente condivisibili, dichiara: “fatichiamo a confrontarci con l’Europa sul tema della qualità dell’aria perché in Lombardia superiamo sistematicamente i limiti relativi alle polveri sottili. Su questo tema la risoluzione avrebbe dovuto osare di più: le pm10 sono cancerogene e proprio l’Europa ci chiede interventi di decarbonizzazione che non arrivano. Dobbiamo combattere e disincentivare la combustione: dagli inceneritori, al traffico, agli impianti a biogas”.

Per Iolanda Nanni “Siamo contro questo modello di Europa con un parlamento che non ha poteri e che si limita a ratificare decisioni prese da organi comunitari non elettivi al soldo dei Governi degli Stati piu forti. Noi proponiamo un modello di Europa che preveda un’effettiva partecipazione dei cittadini alle politiche comunitarie, che preveda la cooperazione ed il mutuo supporto fra gli Stati, che diminuisca i rischi di conflitto e migliori il tenore di vita dei cittadini. abbiamo riscontrato come dalla risoluzione siano assenti temi importanti come quello di promuovere una nuova e comune politica industriale, non si menziona quella che costituirà la nuova rivoluzione industriale, l’industria digitale che crea il futuro, crea occupazione e posti di lavoro qualificati e per la quale non si prevede alcun investimento. Le merci non viaggeranno piu su infrastruttura ma tutte le informazioni e i dati correranno sulla rete. Dunque e’ obsoleto investire milioni di euro in infrastrutture per il passaggio merci sulla base di previsioni di aumento dei flussi che saranno disattese, visto che sono gia 12 anni che il trasporto merci e’ in costante diminuzione”.

Stefano Buffagni conclude: “Siamo contrari a questa Europa delle banche. Chiediamo che vengano divise le banche commerciali dalle banche d’affari, riappropriandoci al contempo della sovranità monetaria. Perché non iniziamo a parlare di Eurobond garantiti dalla Bce ripartendo quindi i rischi dell’eurozona? Il fiscal compact è una follia, dobbiamo andare in Europa a farci valere, a tutelare i cittadini italiani che continuano a pagare ingiustificatamente il conto di ciò. L’Europa deve essere un volano per lo sviluppo sostenibile e non una palla al piede come è oggi”.

Stamina: voto secondo sensibilità e coscienza

I Consiglieri del Movimento 5 Stelle Lombardia hanno votato secondo sensibilità e coscienza su di una mozione presentata dalla Maggioranza sul Metodo Stamina.
Per Paola Macchi, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia: “Avevamo chiesto più tempo per discutere di questo problema, da una parte c’è il problema del metodo Stamina che non ha un protocollo preciso e non ha fondamento scientifico. Dall’altra parte abbiamo le valutazioni dell’AIFA senza una valutazione clinica. Poi ci sono le persone coinvolte che non avrebbero comunque altre cure. Voteremo quindi secondo coscienza”.
I portavoce hanno così votato. Favorevoli alla mozione: Paola Macchi, Dario Violi Stefano Buffagni. Non hanno partecipato al voto: Silvana Carcano, Iolanda Nanni, Andrea Fiasconaro e Giampietro Maccabiani. Si è astenuto Eugenio Casalino. Era assente per malattia Gianmarco Corbetta.