Audizione sul Post Expo surreale: nessun piano economico, progetti riduttivi ed evanescenti

Gian Mattia D'Alberto/LaPresse28-10-2011 MilanocronacaEXPO 2015 - posa della prima pietra al cantiere di Rho Fieranella foto: l'inizio lavori Gian Mattia D'Alberto/LaPresse28-10-2011 MilanEXPO 2015 in the photo: the working start
Oggi in Commissione regionale Attività produttive e occupazione si è tenuta un’audizione surreale con l’Assessore al Post-EXPO. Non solo nella relazione presentata dall’Assessore (sull’Atto integrativo all’Accordo di Programma Expo, sulla Programmazione Fast Post Expo, sul Progetto della Fondazione La Triennale di Milano e sullo Human Technopole – Campus Universitario e progetto IBM) si elencano una serie di progetti e iniziative evanescenti (orti botanici, campi sportivi, summer school, gite scolastiche, etc) ma l’Assessore non ha fornito nessuna risposta in merito alle questione relative all’impatto che i progetti avranno su produzione e occupazione, a fronte del grande investimento già effettuato da Regione Lombardia.

L’assessore nasconde il vuoto totale della programmazione di questa giunta sul dopo Expo dietro un elenco di iniziative ipotetiche ma non ci è dato sapere, a fronte di 79 milioni investiti di cui 50 coperti da Regione Lombardia, quale sia il piano economico e le ricadute occupazionali né come e dove sono state stanziate queste ingenti risorse. L’assessore è venuta in Commissione a venderci la solita fuffa tralasciano ogni aspetto realmente importante per la cittadinanza.

Calendarizzare quest’audizione in Commissione produttive è stata una mossa strategica per evitare di affrontare i tempi più scottanti come quello delle bonifiche e dell’agibilità dei terreni.
Come pretende l’Assessore Brianza di costruire un campus universitario sull’area se i terreni sono ancora classificati in tabella B, quindi non edificabili? E come può pensare di considerare tra le legacy di Expo la realizzazione di una messa in sicurezza per una falda acquifera inquinatissima? Siamo al paradosso totale. Aggiungo che le modifiche integrative all’Atto servono per rinnovare e prorogare bandi in maniera indefinita, come solo noi italiani possiamo fare. Tra le tante domande a cui non ha risposto l’assessore Brianza ce n’è poi una che mi sta a cuore: dov’è il bando per la ristorazione che partirà dal 25 maggio? noi non troviamo traccia in nessun sito istituzionale!”.

Sul post Expo occorrerebbero delle indicazioni di maggior dettaglio sull’utilizzo della dotazione finanziaria per comprendere il rapporto tra le risorse stanziate e gli impegni-progetti previsti, che appaiono riduttivi e sproporzionati rispetto al piano economico di sviluppo dell’area.

Già 4 mesi fa abbiamo richiesto audizione con l’Assessore Brianza in Commissione Territorio e Infrastrutture, ma non si capisce per quale ragione il tema non sia stato mai trattato in quella sede. Peraltro, in Attività produttive ci è stato contestato che i quesiti formulati non hanno pertinenza rispetto alle tematiche attività produttive, occupazione, commercio, turismo; temi questi che presuppongono invece una valutazione preliminare sulla fattibilità dei progetti che si intendono realizzare.

Segnaliamo poi numerosi elementi, nell’Atto integrativo dell’Accordo di Programma, in cui si utilizzano frequentemente espressioni assolutamente vaghe e generiche del tipo “si potrà valutare …”, “eventuale …”, indicative della totale assenza di atti concreti, di una precisa tempistica e incompatibili con l’ormai imminente apertura del sito per il Fast Post Expo.

Fra i nodi ancora irrisolti sull’iniziativa anche la mancata pubblicazione del bando per l’esercizio delle attività di ristorazione (più volte da noi richiesto), della cui esistenza l’Assessore ha dimostrato di essere totalmente all’oscuro e di cui non risulterebbe alcuna traccia sul sito di Regione, in violazione dei principi di pubblicità e trasparenza.

Segnaliamo inoltre la previsione contenuta nell’Addendum all’Atto integrativo, in cui si precisa che l’assunzione degli impegni relativi alle attività di manutenzione e gestione di infrastrutture, impianti, manufatti e spazi potrà realizzarsi anche attraverso il subentro di Arexpo SpA ai contratti stipulati o in fase di aggiudicazione da parte di Expo 2015 SpA. Una previsione, questa, che desta forti perplessità sulle modalità e sulle tempistiche, mancando qualsiasi indicazione sui bandi e sulle relative scadenze che dovrebbero essere soggetti all’applicazione delle regole del codice appalti.

Ancora nell’Atto integrativo si fa impropriamente riferimento all’intervento del MISE, che viene erroneamente ricompreso nella “legacy” (eredità) di EXPO. Già lo scorso dicembre 2015 abbiamo richiesto la misurazione del livello di inquinamento sulla base della relazione di Arpa, nella quale risultano elencati i nominativi delle aziende responsabili delle contaminazioni ambientali dell’area. Richiediamo pertanto una correzione dell’Atto integrativo affinché si specifichi che i costi dell’inquinamento ricadono sui privati responsabili, in quanto costi che non deve sostenere Expo. Manca, peraltro, qualsiasi considerazione sulla compatibilità e l’impatto ambientale, aspetto che abbiamo più volte denunciato e portato all’attenzione della Giunta regionale.
Tra le altre questioni rimaste in sospeso: il concerto del 1° maggio, il grande orto planetario, la summer school, il collaudo dei manufatti provvisori, la bonifica dei terreni…
Insomma c’è abbastanza materiale per continuare a tenere i riflettori puntati su futuro dell’Area Expo.

(foto: Gian Mattia D’Alberto/LaPresse28-10-2011 Milanocronaca – EXPO 2015 – posa della prima pietra al cantiere di Rho Fieranella foto: l’inizio lavori Gian Mattia D’Alberto/LaPresse28-10-2011 MilanEXPO 2015 in the photo: the working start)

Regione, passo indietro sulla Commissione d’inchiesta EXPO

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Un’indagine conoscitiva sui conti di Expo e non una Commissione d’inchiesta. Sembrerebbe questo l’orientamento della Maggioranza, sollecitata nei giorni scorsi dalla richiesta alla Presidenza del Consiglio regionale da parte del Movimento 5 Stelle d’istituzione di una Commissione a presidenza pentastellata per fare luce sui veri conti dell’Expo. Un passo indietro quindi, nonostante le rassicurazioni del Capogruppo della Lega Nord Massimiliano Romeo che aveva dichiarato: “E’ importante capire quali siano i conti di Expo, anche alla luce dei passaggi societari che stanno riguardando il futuro delle aree. Siamo favorevoli all’istituzione di una Commissione d’inchiesta e presenteremo una proposta di maggioranza per evitare qualsiasi strumentalizzazione in salsa grillina”.

Lo strumento dell’indagine conoscitiva è sostanzialmente diverso rispetto alla Commissione d’inchiesta. La prima è pubblica, coinvolge i consiglieri regionali, e ha l’obiettivo di raccogliere informazioni generiche (notizie, documenti, audizioni) che possono fornire elementi utili all’indagine nell’interesse delle attività del Consiglio regionale.

La seconda ha un presidente scelto tra i gruppi di opposizione, per garantire reale efficacia allo strumento. I suoi lavori, anche a porte chiuse, consentono un lavoro dettagliato di verifica di documenti e testimonianze e si concludono con la presentazione in Consiglio regionale di una relazione sulla quale si pronuncia l’assemblea.

Gli ottimi risultati della commissione di inchiesta sull’Aler degli scorsi anni, che portarono alla luce il buco da più di mezzo milione di euro che la società di gestione delle case popolari milanesi aveva, rispetto alla fallimentare indagine conoscitiva sul caso Stamina sono l’evidenza del reale funzionamento ed efficacia delle due diverse strade.

Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: “Regione Lombardia è socia di Expo e non può permettersi di lasciare zone d’ombra sui conti dell’esposizione che hanno pagato i cittadini. Evidentemente la maggioranza leghista teme un lavoro serio a guida 5 stelle perché incontrollabile e realmente indipendente rispetto ad una indagine conoscitiva guidata da quell’NCD capace di coprire in maniera equa le responsabilità di Maroni da un lato e di Pisapia e Renzi dall’altro. Chi oggi chiede una banale indagine vuole confondere le acque. La realtà è che nessuno, dal PD che ha candidato Sala, alla Lega e a Forza Italia vuole vederci chiaro sui conti della società e sulle valutazioni delle sue poste di bilancio. Eppure chi Governa la Lombardia è in opposizione in Comune di Milano e aveva chiesto, senza trovare i voti, una commissione d’inchiesta a Palazzo Marino. È evidentemente la solita farsa, su Expo ci hanno mangiato tutti e il M5S è l’unica forza politica che chiede i dati veri per non far pagare il conto come al solito ai cittadini”.

Stefano Buffagni – Portavoce del M5S Lombardia

Maroni gioca a nascondino con i giudici e la legalità

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La prima udienza del processo a carico del governatore Roberto Maroni, accusato di induzione indebita e turbata libertà di scelta del contraente riguardo due contratti di collaborazione su progetti per Expo, avrebbe dovuto tenersi oggi ma è stato subito rinviato al 5 maggio perché, a quanto pare, il legale del governatore Domenico Aiello era impegnato in un’altra udienza.

Per il capogruppo del M5S Lombardia Stefano Buffagni “Maroni ha evidentemente intenzione di portare il suo processo al 2074. Sembra un film già scritto, sta ripercorrendo la strada del suo mentore, amico e compagno di governo Silvio Berlusconi. Oltre che il Milan li unisce la passione per il gioco a nascondino con i giudici. Ha spergiurato la sua innocenza ma continua a sottrarsi al processo. La sua credibilità è ormai pari a quella dell’ex Cavaliere”

Stefano Buffagni – Capogruppo del M5S in Regione Lombardia

M5S al BIT con la Commissione attività produttive di Regione Lombardia per difendere il turismo

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Il turismo è un settore che noi vogliamo supportare perché possa diventare un traino per tutta l’economia del nostro territorio, non tagliargli le gambe come fanno Lega Nord, Ncd e Forza Italia, che con le loro assurde proposte ideologiche stanno rendendo una barzelletta il nuovo testo di legge sul turismo in discussione in commissione (il Pd come al solito rimane non pervenuto). La Lega ha apparecchiato una legge-porcata fatta per limitare l’erogazione dei contributi alle strutture alberghiere che hanno percepito fondi dal ministero per l’ospitalità dei richiedenti asilo. Ma con la scusa ideologica, per una manciata di voti in più, penalizzeranno anche chi ha ospitato le forze dell’ordine e gli sfollati italiani, una fetta non indifferente di tutto il settore. Il M5S si batterà fino in fondo per correggere questo testo di legge e difendere il nostro turismo. Questo è quello che abbiamo detto a gran voce agli operatori del settore oggi alla BIT di Milano – così i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Consiglio Regionale Dario Violi e Stefano Buffagni.

Per il carrozzone Explora, scelto il manager dei fallimenti. Meritocrazia dispersa, società da chiudere

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Ai vertici di Explora, la società a partecipazione pubblica che si è occupata di promuovere il turismo durante il semestre di Expo, è stato nominato, nel dicembre 2015, in qualità di direttore generale Giorgio Kindinis.

Per il M5S Lombardia il manager non offre sufficienti garanzie per poter proficuamente dirigere l’ente. Kindinis infatti risulta avere ricoperto il ruolo di amministratore delegato e/o Direttore generale e/o procuratore di diverse imprese operanti nel settore turistico che sono state dichiarate poi fallite e o che si trovano in procedure concorsuali e/o in stato di liquidazione.

L’attuale Direttore Generale di Explora Giorgio Kindinis compare tra i soci fondatori di hall41 (ex bradipo group srl) controllante di numerose società operanti nel settore del turismo tutte dichiarate fallite e o sottoposte a procedure concorsuali (a titolo esemplificativo e non esaustivo: Blal- Hapauvic srl- S9 srl, S9Hs srl- Bradipo travel designer spa – Bradibo srl- Ginnico celeste srl- Camelot srl- ). Anche la società da lui fondata e amministrata Travel Configurator srl e operante anch’essa nel settore del turismo è stata posta in liquidazione, mentre la Blal-Hapauvic srl dove oltre che proprietario è stato consigliere di amministrazione con deleghe è risultata fallita, così come fallita risulta essere anche la B Treviso srl, anch’essa operante nel settore del turismo e anch’essa di proprietà e amministrata dal Kindinis.

Sul caso il M5S Lombardia ha depositato un’interrogazione (in allegato) che chiede alla Giunta Regionale le ragioni e l’opportunità della nomina.

Stefano Buffagni e Dario Violi, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle della Lombardia, dichiarano: “Explora va chiusa immediatamente è l’ennesimo carrozzone che oltre a non aver attratto turisti in Expo, ha lasciato un mare di debiti che la regione ha dovuto coprire con fondi pubblici. Non ci sono risorse e le poche che ci sono le buttiamo in enti che hanno ampiamente dato prova della loro inutilità.

Ma non basta, Maroni e i suoi hanno deciso di acquisire il 60 per cento dell’ente per renderlo un’agenzia turistica in-house del Pirellone e l’Assessore Parolini ne ha promesso un grande rilancio per fare del turismo lombardo un nuovo asset strategico con investimenti per 60 milioni di euro  (tra fondi regionali e europei) nei prossimi tre anni. Attrarre turisti in Lombardia evidentemente è determinante anche nell’ottica della crescita economica, ma davvero si pensa di poterlo fare con un carrozzone e con un manager che ha già fallito persino in società di sua proprietà?

La scelta di nominare un direttore generale con un curriculum che parla da solo non fa che confermare quello che ripetiamo da tempo: Explora è mantenuta in vita dalla politica solo per distribuire poltrone. Per noi la società va chiusa, ma con la scelta fatta temiamo l’obiettivo possa essere il crack gestionale o il fallimento! La meritocrazia e la competenza tanto auspicate dal M5S sono evidentemente disperse. La rimozione dal l’incarico ci sembra il minimo da fare immediatamente. Attendiamo spiegazioni chiare e esaurienti..”

Il M5S sostiene la protesta dei Vigili del Fuoco: è ora di stanziare risorse

Questa mattina un gruppo di Vigili del Fuoco, dopo la manifestazione di protesta sotto Palazzo Pirelli, è stato accompagnato dal M5S Lombardia a incontrare Roberto Maroni per sottoporgli le numerose difficoltà che vive il corpo a causa dei tagli alla spesa pubblica.

“Abbiamo 100 vigili del fuoco in una città che ogni giorno ospita almeno 3 milioni di persone. In caso di calamità, di atto terroristico, per problemi al passante ferroviario sotterraneo o alla metropolitana, o di fronte a qualsiasi grave situazione, questi ragazzi non possono fare miracoli. Dobbiamo assolutamente stanziare nella legge di stabilità le risorse in grado di garantire il pagamento degli stipendi, di garantire il rinnovo del contratto fermo al 2009, di garantire il rinnovo dei mezzi e delle strumentazioni” ha dichiarato Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia.”

“Probabilmente il corpo dei vigili del fuoco non “garantisce” abbastanza voti, al contrario delle banche o dei carrozzoni che il governo continuamente salva con i suoi decreti, perché davvero non è concepibile che chi lavora per la nostra sicurezza sia messo in ginocchio dallo stesso stato che deve proteggere. Abbiamo chiesto a Maroni di fare la nostra parte come Regione ma è chiaro che il segnale forte deve arrivare da Roma, e speriamo non sia un intervento “spot” in nome del Giubileo, così come avvenuto per l’Expo. Tutti dovremmo ringraziare gli uomini che compongono il corpo dei Vigili del Fuoco che, nonostante le difficoltà, non hanno mai fatto uno sciopero. Ma evidentemente un atto di responsabilità per il Governo è diventato un invito ad approfittarsene. Maroni ha garantito il sue interessamento sugli gli infortuni sui lavoro e sullo stato fatiscente di molte strutture delle loro caserme, spesso di proprietà delle Province, che non hanno soldi per la manutenzione”.

Stefano Buffagni – Capogruppo del M5S Lombardia

Regione non compri Explora, è un carrozzone inutile

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“Explora, “il soggetto che ha come funzione primaria la promozione e la promocommercializzazione dell’intera offerta turistica della Lombardia”è indebitata, non ha prodotto risultati concreti nell’attrarre turisti a Expo e non ha nessuna ragione per restare in vita. Si parla tanto di razionalizzare i costi e tagliare sulle partecipate e la Lombardia che ha il 40 per cento della società vorrebbe acquistare la maggioranza delle quote. Ci troveremmo sul groppone, e a libro paga dei cittadini, l’ennesimo inutile carrozzone pubblico che piace ai politici perché garantisce poltrone”, così Stefano Buffagni e Dario Violi, consiglieri del M5S Lombardia, commentano l’ipotesi di sostenere “l’operatività della società Explora S.C.p.A”, contenuta nel Documento di Economia e Finanza regionale in discussione nelle Commissioni.

M5S Lombardia a Cantone: Milano e la Lombardia non sono “corruzione free”

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Secondo le dichiarazioni rilasciate ieri dal Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone Milano è tornata ad essere, spinta dal modello di gestione di Expo dopo le indagini e gli scandali,  la capitale morale del paese.

“Ma Milano non è Corruzione free! Solo qualche settimana fa a  Milano hanno arrestato 4 funzionari per corruzione. Smettiamo di incensarci, il nostro obiettivo non è livellarci ai fallimenti italiani ma competere con le migliori città internazionali.  In Lombardia poi, la Sanità ha tanti elementi positivi ma è assolutamente necessario migliorare l’apparato di controllo. Per questo, con la riforma regionale abbiamo imposto la creazione di una agenzia dei controlli il cui compito sarà eliminare le storture del sistema. Su Pedemontana, Cantone più che perplesso dovrebbe essere allarmato. I costi di un’opera che non verrà mai completata al momento sono più che raddoppiati”, così Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia, commenta le dichiarazioni di Raffaele Cantone, presidente di ANAC.

Spese pazze in ARCA: la denuncia del M5S!

Schermata-2015-09-07-alle-12.33.42ARCA è l’Agenzia Regionale Centrale Acquisti, una struttura il cui scopo è l’ottimizzazione e innovazione della spesa pubblica regionale.

Purtroppo però, esaminando la situazione, come in molti altri casi, noi del Movimento 5 Stelle Lombardia ci siamo imbattuti ancora una volta in un caso di “spese pazze”.

Primo responsabile il Direttore Generale di ARCA, che in seguito alle nostre segnalazioni si è dovuto dimettere, sia per avere assunto una persona in modo illegittimo, che per avere utilizzato denaro pubblico in maniera impropria: dall’acquisto di film online a pranzi e cene che, non solo non avevano niente a che vedere con il lavoro, ma venivano rimborsati due volte.

Si parla poi di viaggi a Barcellona o a Cracovia, che sarebbero serviti ai funzionari di ARCA per tenere dei “corsi”. Attività che un’audit interna ha già giudicato non inerenti alla missione dell’azienda.

Il Movimento 5 Stelle chiede che sia fatta pulizia in tutti questi casi.

Servono controlli, per evitare che si ripeta ciò che è accaduto in ARCA: fatture pagate senza che nessuno avesse verificato l’effettiva esecuzione dei lavori richiesti, persone esterne ad ARCA fatte viaggiare a spese dell’azienda…

Chiediamo onestà e trasparenza, nell’interesse dei cittadini.

Chiediamo che il Presidente di regione Lombardia, Maroni, chieda la restituzione dei soldi che sono stati utilizzati in modo illegittimo.

Chiediamo che la Centrale Acquisti sia valorizzata nel suo compito di efficientare la spesa, ma anche che venga costantemente monitorata e che si operi in difesa della Piccola e Media Impresa, piuttosto che a favore delle multinazionali.

Stefano Buffagni – Portavoce Regionale M5S Lombardia

Riforma sanità: no a una cambiale in bianco da 20 miliardi di euro

 

“Nemmeno la norma finanziaria sulla legge sugli orti di Expo era scarna e improvvisata come la norma finanziaria da 20 miliardi di euro sulla riforma della sanità approvata con il voto convintamente contrario del movimento”, così Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia commenta l’approvazione odierna della norma finanziaria sulla Riforma della Sanità in discussione in Commissione Bilancio.

“In Commissione – continua – i riformatori di Lega & C. si sono mostrati per quello che sono e cioè dilettanti allo sbaraglio. Il pasticciato documento è arrivato in ritardo, imbottito di errori formali e sostanziali tanto che la seduta è stata sospesa e l’Assessore al Bilancio e il direttore generale alla sanità Bergamaschi hanno snocciolato cifre e stime diverse. Il Movimento 5 Stelle e i cittadini non possono che respingere questo modo di scrivere e approvare leggi: non siamo qui per firmare cambiali in bianco da 20 miliardi a questa maggioranza”.

Per Paola Macchi, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, “In aula la settimana prossima andrà mezza riforma sanitaria, dell’altra metà si parlerà a ottobre. Ma se hanno stanziato tutti i fondi disponibili oggi, come finanzieranno l’altra meta’ della legge? Oggi ci hanno risposto che tanto quella non cambiera’ niente rispetto a quella vigente, peccato che si dovrebbe occupare anche di salute mentale, la grande dimenticata della sanita’ che pero’ interessa sempre piu’ cittadini. La maggioranza ha troppa fretta di far approvare una legge che dovrebbe essere discussa approfonditamente, cosi’ come la stanno portando avanti non e’ una risposta ai problemi sanitari dei cittadini e nemmeno un risparmio per loro. Allora a cosa serve? Evidentemente , ancora una volta, solo a riorganizzare la distribuzione di miliardi delle nostre tasse a chi fa comodo ai politici.”