Como. Paratie, una Salerno-Reggio Calabria in salsa comasca. Il sindaco faccia un passo indietro

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Il sindaco di Como, Mario Lucini (Pd), e il suo predecessore, Stefano Bruni (Fi), risultano indagati per presunte irregolarità negli appalti per la realizzazione delle paratie di protezione sul lungolago. Il M5S chiede al sindaco un passo indietro.

Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: “Il PD dia per una volta il buon esempio e il sindaco faccia un passo indietro. Le paratie rappresentano un vergognoso spreco di soldi pubblici e un intollerabile esempio di superficialità nella progettazione e nella pianificazione. Sono una ferita aperta per la città, una vera e propria Salerno-Reggio Calabria in salsa comasca. Abbiamo buttato anni e soldi in un progetto inutile, i lavori non sono conclusi e il sindaco risulta indagato”.

Per Luca Ceruti, consigliere comunale del M5S Como: “Il sindaco si è preso sulle proprie spalle la responsabilità sul cantiere e da candidato aveva promesso che avrebbe risolto il problema delle paratie. Il progetto doveva essere cancellato a Como non serviva nessun muro. Questo sindaco evidentemente ha fallito, faccia un atto di responsabilità e si dimetta. Il nostro lago e la nostra città meritano di più”.

Il M5S sostiene la protesta dei Vigili del Fuoco: è ora di stanziare risorse

Questa mattina un gruppo di Vigili del Fuoco, dopo la manifestazione di protesta sotto Palazzo Pirelli, è stato accompagnato dal M5S Lombardia a incontrare Roberto Maroni per sottoporgli le numerose difficoltà che vive il corpo a causa dei tagli alla spesa pubblica.

“Abbiamo 100 vigili del fuoco in una città che ogni giorno ospita almeno 3 milioni di persone. In caso di calamità, di atto terroristico, per problemi al passante ferroviario sotterraneo o alla metropolitana, o di fronte a qualsiasi grave situazione, questi ragazzi non possono fare miracoli. Dobbiamo assolutamente stanziare nella legge di stabilità le risorse in grado di garantire il pagamento degli stipendi, di garantire il rinnovo del contratto fermo al 2009, di garantire il rinnovo dei mezzi e delle strumentazioni” ha dichiarato Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia.”

“Probabilmente il corpo dei vigili del fuoco non “garantisce” abbastanza voti, al contrario delle banche o dei carrozzoni che il governo continuamente salva con i suoi decreti, perché davvero non è concepibile che chi lavora per la nostra sicurezza sia messo in ginocchio dallo stesso stato che deve proteggere. Abbiamo chiesto a Maroni di fare la nostra parte come Regione ma è chiaro che il segnale forte deve arrivare da Roma, e speriamo non sia un intervento “spot” in nome del Giubileo, così come avvenuto per l’Expo. Tutti dovremmo ringraziare gli uomini che compongono il corpo dei Vigili del Fuoco che, nonostante le difficoltà, non hanno mai fatto uno sciopero. Ma evidentemente un atto di responsabilità per il Governo è diventato un invito ad approfittarsene. Maroni ha garantito il sue interessamento sugli gli infortuni sui lavoro e sullo stato fatiscente di molte strutture delle loro caserme, spesso di proprietà delle Province, che non hanno soldi per la manutenzione”.

Stefano Buffagni – Capogruppo del M5S Lombardia

Dalla regione stop al centro commerciale tra Cerro Maggiore e Rescaldina

Stop del Consiglio regionale all’adesione all’Accordo di Programma per la realizzazione di un centro commerciale promosso dal Comune di Cerro Maggiore e Rescaldina. Il Consiglio regionale di oggi 1 dicembre 2015 ha approvato la mozione del M5S Lombardia nonostante il parere contrario dell’Assessore al Bilancio Garavaglia che ha negato l’esistenza di un accordo di programma.

Stefano Buffagni, capogruppo di M5S Lombardia: “Finalmente l’indirizzo regionale è chiaro, grazie al Movimento 5 Stelle si va verso la tutela del piccolo commercio di vicinato piuttosto che la promozione della grande distribuzione. La scelta di astensione del PD dimostra l’inconsistenza della loro visione politica sul futuro del nostro territorio. Difendere i negozi di vicinato e il verde non è tra le loro priorità”. Per Massimo Oggioni, consigliere comunale di Rescaldina: “Quella di oggi è una vittoria dei cittadini onesti che si sono attivati e che il movimento ha rappresentato grazie alla sua presenza nelle istituzioni. Siamo nelle istituzioni per riprenderci il nostro territorio. E questo è solo il primo capitolo, vigileremo perché la decisione sia rispettata. L’Amministrazione di Rescaldina a livello locale ha comunque fatto la sua parte uscendo dall’accordo di programma a marzo. La decisione del Consiglio regionale di oggi rafforza  la posizione locale”.

Tremezzina, Buffagni: “gli appelli e le megaopere non risolvono il problema”

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L’Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Sorte ha fatto appello al Governo perché versi la sua quota per la variante Tremezzina e promesso che con enormi “sacrifici” la Regione farà la sua parte.

Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia, dichiara: “Dall’assessore Sorte arrivano gli stessi appelli dell’ex assessore Del Tenno. Sono richieste che non risolvono i problemi della Tremezzina su cui bisogna assolutamente cambiare strategia, finirla con le megaoperee ascoltare finalmente  i laghée. Non è bastato l’esempio delle paratie a Como o della Pedemontana realizzata con ingenti esborsi pubblici ed ora accessibile a costi folli?

Da subito si può “alleggerire” quel tratto di strada che crea infiniti disagi ai cittadini: con il 10 per cento delle risorse ipotizzate per l’opera faraonica si potrebbe investire nell’allargamento della strada nei punti critici, si potrebbe garantire risorse per una navigazione puntuale realmente efficiente, offrire un trasporto merci sensato e implementare il trasporto pubblico con bus adeguati a passare agilmente su quelle strade”.

Zibido San Giacomo, M5S alla manifestazione “No Triv”

Sabato 14 marzo 2015 alle ore 10 a Zibido San Giacomo numerosi portavoce del Movimento 5 Stelle prenderanno parte alla manifestazione nazionale “NO Triv” indetta dall’Associazione Cittadini Zibido San Giacomo. Alla manifestazione parteciperanno numerose sigle dell’associazionismo ambientalista.

Saranno presenti, tra gli altri, il Vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Massimo De Rosa e i consiglieri regionali lombardi Andrea Fiasconaro, Eugenio Casalino e Stefano Buffagni.

Il M5S Lombardia  aveva chiesto di sospendere e non autorizzare le trivellazioni ottenendo l’approvazione di una mozione che invitava la Giunta a mettere in campo azioni per fermare l’articolo 38 del decreto legge del Governo Renzi cosiddétto  “Sblocca Italia” che consente la ricerca  e lo stoccaggio indiscriminato di idrocarburi.

Distributori di carburante: sì all’ambiente, no al corporativismo

Il Consiglio regionale ha approvato oggi il Progetto di Legge n. 201 (Disposizioni in materia di vendita dei carburanti per autotrazione, modifiche al titolo II, capo IV, della l.r. 6/10), introducendo ulteriori obblighi per l’apertura di nuovi distributori di carburante, nonché per l’ampliamento di quelli già esistenti, in particolare prevedendo la necessità – salvo comprovate difficoltà legate alla specificità del territorio considerato – d’installare impianti per l’erogazione di prodotti energetici a minore impatto ambientale quali metano, GPL ed energia per veicoli elettrici.

La norma originaria è stata presentata e votata nella Commissione attività produttive senza neppure prevedere un confronto tra i Consiglieri e i portatori d’interesse, nonché stabilendo l’introduzione dei nuovi obblighi solo per l’apertura di nuovi impianti. In tale sede avevamo dunque optato per l’astensione, persuasi dalle ragioni ambientali effettivamente presenti nel provvedimento (essendo evidente che la diffusione di veicoli ecologici è senz’altro legata alla diffusione di una rete in grado di alimentarli), nonché dietro promessa di convocare un’audizione – benché postuma – alla quale avrebbero potuto far seguito emendamenti utili per l’odierno voto in aula.

Il confronto coi portatori d’interesse (enti locali, associazioni di categoria e dei consumatori, nonché per la tutela dell’ambiente) ha confermato la nostra persuasione circa l’utilità di questo provvedimento che, tuttavia – per non apparire come una tutela corporativa – non poteva limitarsi a imporre vincoli alle nuove aperture, senza almeno considerare l’ampliamento degli impianti pre-esistenti. Da qui l’emendamento di Stefano Buffagni che, nonostante l’iniziale contrasto con la relatrice del Progetto di Legge (che avrebbe preferito impegnare la Giunta con un più blando Ordine del giorno), è stato infine condiviso anche dalla Maggioranza, che ne ha consacrato il contenuto in Legge.

Così chiosa Buffagni: «l’ambiente è una risorsa che certo può giustificare l’imposizione di oneri economici che pure comprimono la libertà d’impresa, non si possono però usare un peso e due misure: le stesse ragioni ambientali devono valere per tutti gli imprenditori e non solo per i “nuovi arrivati”. Per questo non possiamo che ritenerci soddisfatti del ravvedimento della maggioranza e dell’accoglimento del nostro emendamento».

Tremezzina: basta illudere la gente

“E’ ora di finirla con false illusioni ai laghèe, la variante della Tremezzina non si farà”, così Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia commenta le polemiche tra Maroni e il Governo sullo stanziamento di 210 milioni di euro per l’opera a fronte dei 330 necessari.

“In tempi non sospetti avevamo detto che non esistevano risorse per il progetto faraonico. Ora la Tremezzina tornerà a essere un argomento di propaganda elettorale con un infinito rimbalzo di accuse tra Maroni e il Governo del Pd e di Ncd su chi deve trovare i fondi. E’ tutto fumo negli occhi e intanto il tempo passa e i disagi per i cittadini che percorrono la statale continuano. Possibile che non si possa agire, con il 10 per cento delle risorse ipotizzate per l’opera, investendo su quello che si può fare nell’immediato come allargare la strada che già c’è nei punti critici, garantire risorse per una navigazione puntuale efficiente, offrire un trasporto merci sensato e implementare il trasporto pubblico. Vogliamo incominciare da qui? Certo sarebbe una politica utile ai cittadini e non agli speculatori, quella politica che a Maroni e il Pd proprio non riescono a mettere in pratica”, conclude Buffagni.

Luca Ceruti, Consigliere Comunale di Como, aggiunge: “”Il comune di Como e la sua provincia sono sottoposti a trattamento cantieristico. Ci sono opere che non possono essere terminate come le Paratie, exTicosa o che forse verranno terminate a metà come Pedemontana. Eppure non si vede l’ora di piazzare gli artigli su altri spazi e su altri finanziamenti. La Tremezzina è già in ritardo e non ha risorse a sufficienza. Siamo coscienti che non è più tempo di sbagliare scelte e opere?”.

Vie d’Acqua: ancora un sì dei partiti. Spieghino agli elettori 50 milioni di euro buttati

Il Consiglio regionale Lombardo ha discusso e bocciato oggi una mozione del Movimento 5 Stelle Lombardia che chiede il blocco del progetto Vie d’Acqua.

Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Parliamo di un’opera presente nel dossier originale per Expo e che prevedeva un canale navigabile esagerato per raggiungere il sito dell’esposizione. Il risultato di anni di polemiche è che il canale navigabile non sarà navigabile se non per le barchette degli hobbisti. L’opera non sarà conclusa per Expo, come ha dichiarato il commissario straordinario di Expo Sala, ed è contestata dai cittadini perché va a deturpare i parchi. Con la mozione chiediamo di risparmiare milioni di euro dei contribuenti, il canale costerà fino a 50 milioni di euro, che potremmo utilizzare per supportare le aziende per dare lavoro. Invitiamo le forze politiche in consiglio ad assumersi la responsabilità del blocco dell’opera per dimostrare, per una volta, di essere una istituzione seria e attenda ai reali bisogni dei cittadini e non alle speculazioni”.

“Lega Nord e PD hanno spiegato che è troppo tardi per intervenire. Per il Patto Civico i parchi subirebbero un minimo impatto ambientale e il canale non crea alcun un danno ai parchi. I partiti vogliono il canale e sulla coscienza hanno 50 milioni di euro dei cittadini buttati in un’opera inutile. Davvero non comprendiamo il paradosso di fare una porcheria da 50 milioni di euro, che verrà ultimata anni dopo la fine dell’esposizione universale; in compenso queste forze politiche puntano a fare la spending review. I partiti dovranno spiegare ai loro elettori questo inutile spreco di risorse”, conclude Buffagni.

 

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Seveso, fondi ai cittadini e commercianti danneggiati dalle esondazioni

seveso-odgIl Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle Lombardia che invita la Giunta regionale a stanziare fondi per i cittadini e i commercianti del Nord Milano danneggiati dalle piene del Seveso.

Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, dichiara: “E’ un atto dovuto, le esondazioni del Seveso sono frutto di anni di politiche sconsiderate nella gestione del territorio. Decine di cittadini e commercianti hanno subito disagi e danni. La Regione deve farsi carico degli errori di amministrazione del passato e immaginare finalmente soluzioni concrete agli allagamenti continui. Il Seveso è l’esatta rappresentazione della mala gestione politica che ha caratterizzato la nostra regione negli ultimi decenni. L’iniziativa di M5S Lombardia è un primo passo per restituire ai cittadini, vittime di una amministrazione scellerata, quanto la politica ha loro tolto”.

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Seveso, il Prefetto incontra il M5S

fotoDelegazioneLunedì 21 luglio, una delegazione del Movimento 5 Stelle è stata ricevuta dal Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca.

Tema dell’incontro: le esondazioni del fiume Seveso, problematica che da anni impegna il Movimento 5 Stelle e che coinvolge decine di Comuni del Nord Milano.

All’incontro erano presenti Daniele Pesco e Massimo De Rosa, portavoce alla Camera dei Deputati, Stefano Buffagni, Eugenio Casalino e Silvana Carcano,  portavoce regionali e Antonio Laterza, portavoce della Zona 9 di Milano.

Per il M5S, l’emergenza Seveso ricompare a ogni esondazione, per poi rapidamente sparire dal dibattito politico e mediatico. I problemi legati al fiume non possono essere risolti con iniziative estemporanee, ma devono essere affrontati con azioni concrete, poste in essere da tutti gli enti coinvolti con il coordinamento della Prefettura.

Il Prefetto di Milano ha sottolineato l’importanza di una gestione razionale del territorio e confermato ai portavoce del M5S il proprio impegno nelle attività di prevenzione del fenomeno delle piene, nell’ambito dei propri poteri e nel pieno rispetto delle competenze delle Istituzioni e degli Enti coinvolti.

Il Movimento 5 Stelle ha apprezzato il ruolo propositivo e la manifestazione di impegno del Prefetto, che provvederà a informare dell’incontro sia il Dipartimento di Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri sia il Dipartimento dei Vigili del Fuoco presso il Ministero dell’Interno, con i quali è in costante contatto.

Anche il Movimento 5 Stelle, che opera al servizio dei cittadini, ha ribadito il proprio impegno a tutti i livelli istituzionali affinché siano attivate tutte le iniziative possibili per risolvere definitivamente il problema delle piene del Seveso. In Regione, sin dall’assestamento di bilancio, sarà richiesto di prevedere seri controlli sull’applicazione e il rispetto dei contratti di fiume. Sul territorio, poi, continuerà l’opera di sensibilizzazione dei cittadini in merito alla gestione del fiume Seveso e ai possibili pericoli ad esso legati.

L’incontro è stato anche l’occasione, per entrambe le parti, per ribadire l’importanza dell’ “etica” tra le Istituzioni, per una gestione corretta e trasparente del bene pubblico.