Risoluzione politiche europee. La maggioranza non c’è più, firmino divorzio anche su Milano

La maggioranza oggi si è spaccata sul voto alla Risoluzione N. 55, concernente il programma di lavoro della Commissione europea per l’anno 2016 e le politiche dell’Unione europea di maggiore interesse per il tessuto socio-economico lombardo, che non è passata in Consiglio Regionale.

“La maggioranza non c’è più, il governo regionale affonda nella palude. Ironia della sorte l’accozzaglia di leghisti, ciellini, e forzisti è crollata sulle sue bandierine ideologiche e propagandistiche. Ora non vengano a dire ai milanesi che la coalizione di centro destra c’è ed è solida. Milano non deve finire in mano a una guerra di bande di partito. Come a Roma firmino le carte per il divorzio. In Lombardia hanno dimostrato oltre ogni limite la loro incapacità, risparmino la stessa pena ai milanesi”, così il capogruppo del M5S Lombardia, Stefano Buffagni sul voto contrario alla risoluzione sulle politiche europee.

Eugenio Casalino, consigliere regionale del M5S Lombardia, motiva il voto contrario del M5S Lombardia: “Siamo gli unici che hanno avuto il coraggio di dichiarare subito voto contrario a questa risoluzioneche ci vedeva in dissenso su molti punti. Tempo buttato per inseguire i mulini a vento della maggioranza che avremmo potuto meglio utilizzare per migliorare la vita dei lombardi”.

Il ciellino desaparecido e la storia

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“E’ singolare il Presidente del Consiglio Regionale Cattaneo che dopo aver calpestato più volte il regolamento in aula, contestato da tutte le opposizioni, parla di “atteggiamento squadrista” del M5S che ha semplicemente indossato una felpa con scritto “Fuori dai Maroni” e gridato “Onestà” in aula, fischiando poi brevemente il relatore di un provvedimento che si stava trattando. Si ripassi la storia d’Italia per capire cosa sono stati veramente gli squadristi fascisti i cui eredi politici oggi siedono nella sua maggioranza. Non accettiamo lezioni da Cattaneo, a sua volta parte di un gruppo politico, l’NCD, ormai scomparso dalla scena politica italiana e lombarda. Cattaneo e il centrodestra non rappresentano più la maggioranza dei cittadini lombardi e dovrebbero andarsene a casa al più presto”, così Eugenio Casalino, consigliere regionale e segretario alla Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia del Movimento 5 Stelle.

“La protesta in aula del M5S Lombardia è stata legittima e doverosa: abbiamo portato in Aula la voce dei cittadini che da troppi anni è inascoltata per colpa di quattro partiti che decidono tutto a tavolino e nel proprio interesse. E’ imbarazzante sentirsi la predica da chi calpesta i valori dell’aula consiliare. Rispediamo le accuse al mittente: squadrista è il comportamento della maggioranza in Aula che avalla supinamente le direttive impartite da un Presidente del Consiglio che oggi ha dato ennesima dimostrazione di non essere in grado di svolgere il suo ruolo di garanzia, interpretando discrezionalmente e a convenienza di parte il regolamento che stabilisce le regole democratiche dell’Aula. La nostra protesta nasce proprio dalla violazione continua delle regole basilari della democrazia. Cattaneo ed il suo partito hanno più eletti che elettori, sono il salvagente di Maroni ed evidentemente l’ipotesti di mollare la poltrona e rispettare il valore della democrazia li terrorizza. Ribadiamo il pieno rispetto per l’istituzione del Movimento 5 Stelle Lombardia e l’indisponibilità  a farci calpestare dal Don Rodrigo della situazione che si serve dei consiglieri di maggioranza come fossero i suoi bravi”, così Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia, ha replicato al presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo.

Stabilizzazione del personale dei gruppi consiliari: NO a scorciatoie incostituzionali!

PD e Lega continuano la loro battaglia in Consiglio Regionale sul tema della stabilizzazione del personale dei gruppi consiliari, ovvero quei dipendenti che, essendo assunti direttamente dai gruppi eletti per supportare il lavoro dei consiglieri regionali, quindi senza un concorso, hanno un contratto a tempo determinato legato alla durata della legislatura in corso. L’obiettivo di Lega Nord e Pd è quello di fare un provvedimento condiviso affinché la Regione assuma a tempo indeterminato il personale già assunto dai gruppi politici. Il motivo? Evitare di ritrovarsi senza personale se dovesse andare in porto la riforma centralista di Renzi, che con il referendum sulle riforme costituzionali prevede la cancellazione dei fondi ai gruppi regionali (art 34). Dato il rischio concreto di vedersi azzerati i fondi, e con il referendum di Renzi sempre più vicino, Pd e Lega hanno iniziato a forzare la mano, nel palazzo e a livello mediatico. Il MoVimento 5 Stelle è fermamente contrario a questa scorciatoia. Mentre a Roma il PD di Renzi distrugge la nostra Costituzione, il PD lombardo pianifica di stabilizzare a spese dei cittadini il personale politico dei gruppi consiliari con l’avvallo della Lega di Maroni. Come si può essere così incoerenti allo stesso tempo? E’ inaccettabile procedere all’assunzione del personale politico senza prevedere concorsi pubblici. La toppa è peggio del buco: una proposta incostituzionale per sanare le “schiforme” dell’accentratore Renzi.
Siamo consapevoli e crediamo che il personale dei gruppi è fondamentale per espletare il mandato al meglio in un ente legislativo, e anche che i budget sono già stati ridotti da quando siamo nelle istituzioni, ma queste “furbate” per noi sono intollerabili. Perché invece il PD non trova un po’ di coraggio per dire al suo leader padrone che sta distruggendo la Costituzione più bella del mondo e contestualmente affossando gli enti locali, gli unici che possono dare risposte concrete ai cittadini sul territorio che altrimenti si perderebbero nel tritacarne burocratico che è Roma? Il M5S farà di tutto per difendere le nostre istituzioni e le professionalità che ci aiutano a fare un buon lavoro per i cittadini sul territorio, essenziali  in una regione così grande, importante e diversificata come la Lombardia, ma non a spese dei cittadini lombardi. Noi vogliamo tutelare gli interessi dei lombardi, non della politica!

I portavoce del M5S Lombardia

Scritte su Palazzo Pirelli. La Maggioranza va sotto, passa mozione del M5S

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Il Consiglio regionale ha approvato a voto segreto una mozione del M5S Lombardia che chiedeva di regolamentare l’uso di Palazzo Pirelli, sede istituzionale del Consiglio Regionale, per iniziative pubbliche, anche alla luce dell’apparizione della scritta “Family Day” sulla facciata del palazzo. La mozione impegna la Giunta regionale a “definire tutti gli strumenti legislativi ed organizzativi affinché la proprietà di Palazzo Pirelli sia lasciata nella piena disponibilità del Consiglio Regionale della Lombardia ed in particolare dell’Ufficio di Presidenza” e a “concordare con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale qualsiasi iniziativa pubblica che coinvolga nel frattempo le strutture e gli uffici di Palazzo Pirelli”. Il Sottosegretario Ugo Parolo ha chiesto di riscrivere la mozione per impegnare la Giunta “a definire in accordo con l’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale ulteriori modalità d’uso di Palazzo Pirelli”. Eugenio Casalino, consigliere segretario alla Presidenza del Consiglio Regionale del M5S Lombardia, ha rifiutato la riscrittura della mozione.

Per Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia: “La Maggioranza non c’è. Maroni dovrebbe ringraziare se stesso e le sue iniziative spot che hanno reso ridicola la Lombardia. Certo sull’uso di Palazzo Pirelli ci aspettavamo un gesto forte del Presidente del Consiglio regionale Cattaneo che è stato scavalcato dalla Giunta e ci aspettavamo da lui un gesto forte per difendere l’Istituzione. Cattaneo se ne sta bello attaccato alla poltrona e non ha mosso un dito per difendere la dignità della Lombardia”.

Casalino, consigliere regionale del M5S Lombardia, aggiunge: “Questo voto difende la dignità e l’autonomia del Consiglio regionale. E’ assolutamente grave e prepotente che Maroni decida di proiettare qualsiasi cosa sulla facciata di Palazzo Pirelli. La Giunta ha deciso autonomamente un’iniziativa senza consultare il Consiglio, un’iniziativa grave e lesiva delle prerogative del Consiglio regionale. Questo consiglio merita un’autonomia degna di questo nome nella gestione dei propri spazi. Il Consiglio regionale si deve riappropriare della potestà piena sulla propria sede. Non è necessaria una legge, sarebbe stato sufficiente un intervento organizzativo. Questa maggioranza con il voto segreto ha tolto a Maroni l’uso e l’abuso di Palazzo Pirelli”.

Centro Assistenza Minorile (CAM): a Roma PD e NCD disfano, a Milano fingono di costruire

“Sul CAM, il Centro Assistenza Minorile di Milano, PD e NCD decidano che cosa vogliono fare da grandi e ce lo dicano una buona volta. Oggi il centro per minori, un’eccellenza pubblica nel panorama milanese, deve essere chiuso o ridimensionato a causa della Legge Del Rio approvata da loro. Non hanno cancellato le province ma sono riusciti nel capolavoro di tagliare risorse per servizi essenziali. E’ ridicolo che vengano in regione a lamentarsi.

Mi risulta poi che le sorti del Cam dipendano dalla città metropolitana, guidata da Pisapia, un sindaco sostenuto dal PD. Va bene quindi parlare di efficientamento del centro e ricollocazione del personale, ma è ridicolo che due forze politiche che disfano a Roma fingano di ricostruire a Milano e chiedano alla regione di aprire l’ennesimo tavolo. Ci siamo attivati ben prima del PD sul CAM con un profilo basso, stiamo cercando soluzioni concrete. La mozione è il solito fumo negli occhi di professionisti della propaganda”, così Stefano Buffagni, Eugenio Casalino e Silvana Carcano, consiglieri del M5S Lombardia, commenta il voto favorevole del M5S Lombardia a una mozione per la tutela del CAM di Milano.

Milano, Venerdì 26 giugno: visita dei parlamentari M5S al cantiere M4 di viale Argonne. Il 3 luglio “la notte degli alberi”

150205584-b3442124-b751-464a-95c0-bec080e7f066Continua la battaglia dei portavoce del M5S a difesa del verde a Milano, per salvare 573 alberi (molti dei quali di oltre 70 anni) a rischio di abbattimento per i cantieri della metropolitana M4. Venerdì 26 giugno i portavoce M5s faranno un’ispezione all’interno di cantieri sull’asse Argonne-Indipendenza  per controllare la qualità dei lavori svolti, il rispetto delle norme, delle autorizzazioni e della sicurezza dei lavoratori. La partenza della visita è alle 11.30 da Viale Argonne.

Saranno numerosi i portavoce M5S presenti: i consiglieri regionali Eugenio Casalino e Stefano Buffagni, i parlamentari Crimi, Toninelli, Carinelli,Caso, Cominardi, De Rosa, Mangili, Pesco, Tripiedi, Zolezzi, oltre ai portavoce M5s locali Bedori, Rovelli, e Calise, che per primo denunciò il piano di abbattimento della giunta Pisapia arrampicandosi su uno degli alberi ”condannati”.

I portavoce m5s sostengono che “la maggior parte degli abbattimenti non sono dovuti a una stringente necessità tecnica, ne a causa di interferenze con le strutture della metro ma sono solo per dei cantiere temporanei e a causa di una cattiva pianificazione dei lavori. La giunta di Pisapia lo ha permesso e ha sbagliato. Questo è assolutamente inaccettabile.” E chiedono: “la revisione dei progetti della linea M4 e progetti alternativi tesi alla conservazione del maggior numero possibile di alberi”. Inoltre, i portavoce M5s ricordano che “la zona interessata è un bene paesaggistico di valore, sottoposto a tutela ambientale” e che “gli alberi sono patrimonio dei cittadini e non delle imprese. Noi siamo per la M4, ma non per il taglio selvaggio degli alberi”

Alla visita parlamentare seguiranno poi altre azioni: sabato 27 e domenica 28 giugno i comitati e i cittadini hanno organizzato lungo tutta l’asse dei cantieri (da Lorenteggio ad Argonne) decine di punti di raccolta firme per un referendum teso a salvare gli alberi, i cui risultati saranno poi consegnati all’ amministrazione comunale. I portavoce M5s rivolgono un appello a tutti i cittadini di Milano affinché partecipino alla raccolta firme e offrano il proprio contributo per la difesa degli alberi.

I portavoce del M5S annunciano infine che “il 3 luglio noi  portavoce m5s ci  ritroveremo insieme ad esperti del settore ed artisti  della scena milanese in viale Argonne per “la notte degli alberi”  per presentare il risultato del referendum.

Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro

Secondo “Restitution day”: in due anni restituiti 815.143 euro

Assegno-2015Il Movimento 5 Stelle Lombardia, ad un anno dal primo “Restitution day” continua a mantenere fede all’impegno preso con i cittadini: anche quest’anno sono stati destinati gli extra stipendi dei consiglieri regionali al fondo per le piccole e medie imprese lombarde.

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Il bonifico con cui ho restituito parte del mio stipendio come promesso

In due anni i 9 portavoce hanno restituito alle casse regionali 815.143 euro che si aggiungono agli oltre 2 milioni di euro di rimborsi elettorali non richiesti dal movimento, per un totale di 2.815.143 euro.

Tutta la soddisfazione nelle parole del nostro capogruppo Dario Violi: “Questo è il nostro secondo ‘Restitution day’: quello che ci distingue dagli altri gruppi politici è che noi manteniamo le promesse; abbiamo tagliato l’indennità consiliare e restituiamo denaro pubblico al fondo regionale di sostegno per le piccole e medie imprese.”, spiega Dario Violi, capogruppo del movimento 5 Stelle della Lombardia.”

Attualmente lo stipendio dei consiglieri regionali è di oltre 8 mila euro al mese, un’enormità. La politica non può essere un lavoro per arricchirsi ma deve tornare a essere un servizio ai cittadini. Questo discorso evidentemente non è condiviso dagli altri gruppi politici, non dal PD, dalla Lista Ambrosoli, dai leghisti, da Forza Italia e da NcD. Eppure la nostra restituzione, un’azione concreta a sostegno dello sviluppo e dell’occupazione, dimostra che si può ancora tagliare sui costi della politica. Se solo tutti gli 80 consiglieri regionali si riducessero come noi lo stipendio che percepiscono il risparmio annuale per la regione sarebbe sfiorerebbe i 5 milioni di euro all’anno. Esistono forze politiche che promettono, con il PD in testa, e poi esistono forze politiche che fanno come il Movimento 5 Stelle.

 

M5S Lombardia

Non parteciperemo all’inaugurazione di Expo

Il M5S Lombardia ha declinato l’invito a presenziare agli eventi inaugurali di Expo 2015.

“Il MoVimento 5 Stelle, – hanno spiegano i nove portavoce regionali in una missiva – come dimostrato dalle costanti e continue battaglie, fuori e dentro le istituzioni, dalle denunce di sprechi di denaro pubblico, di conflitti d’interesse e di cementificazione isterica, dalla sottolineatura dell’incoerenza di un tema perseguito solo a livello comunicativo e sconfessato dalla scelta dei partner commerciali, non si sente rappresentato da questa manifestazione universale e, pertanto, nessuno dei componenti del gruppo regionale parteciperà agli eventi inaugurali”.

E aggiungono: “Nonostante la nostra visione critica su questa manifestazione universale, che, per come è stata pensata crediamo fungerà più da imbuto verso la sola Milano e l’anonima area di Rho-Pero piuttosto che da porta d’accesso alle bellezze del nostro paese, ci auguriamo comunque che l’afflusso di visitatori previsto possa realmente tramutarsi in una spinta positiva per il turismo e l’economia di tutti i territori italiani”.

Incontriamoci! Tour dei portavoce regionali lombardi per confrontarsi con i cittadini

incontriamoci-2Abbiamo organizzato un tour nelle province lombarde che prevede una serie di nuovi incontri-dibattiti con i cittadini per confrontarci sul lavoro svolto in questi primi due anni in Consiglio Regionale: daremo così la possibilità a tutti di esprimere un giudizio reale, onesto e senza filtri sul nostro operato.

Le serate di approfondimento, che prenderanno il via ad inizio aprile, inizieranno con una breve introduzione e presentazione dei consiglieri regionali sulle attività svolte, sull’organizzazione del lavoro, sui canali informativi del gruppo consiliare e sugli strumenti istituzionali a disposizione dei cittadini per dare seguito alle richieste che provengono dal territorio. Dopodiché la parola passerà ai cittadini.

Sarà anche l’occasione giusta per fare un’analisi delle dinamiche di partecipazione messe in atto fino ad oggi: cosa ha funzionato, come ad esempio il portale LEX regionale, e cosa invece andrebbe migliorato, come il meccanismo dei gruppi di lavoro.

Infine, al termine di tutti gli incontri, verrà pubblicato un documento conclusivo che raccoglierà commenti, critiche e i suggerimenti della cittadinanza emersi in ogni appuntamento.

Confidiamo davvero in una partecipazione numerosa: sarà un’opportunità per migliorare come portavoce, e tutti insieme come MoVimento 5 stelle!

OGNI EVENTO SARA’ TRASMESSO IN STREAMING SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Appuntamenti già in programma:

Lecco – 2 aprile – Lecco (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Nord – 14 aprile – Auditorium Centro Civico di Barbaiana, Lainate (Riguarda lo streaming dell’evento)

Monza e Brianza – 24 aprile – Urban Center, Via Turati 7, Monza (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Bergamo  – 7 maggio – Sala Conferenza F. Galmozzi, via T. Tasso 4, Bergamo (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Sud – 12 maggio – Sala del Teatro Comunale di Via Verdi 3, Corsico (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Varese – 21 maggio – Sala COOP, Viale Belforte 165, Varese (ore 21)

Sondrio – 4 giugno – Policampus Sala Blu – via Tirano s/n 23100 Sondrio (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Lodi – 11 giugno – Aula Famiglia Nuova, Via Agostino da Lodi 11 (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Brescia – 19 giugno – Centro civico A. Papa in via Santellone n°2 Brescia (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Cremona – 2 luglio – Via Vecchio Passeggio 1, Cremona (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Gli appuntamenti con le rimanenti province di svolgeranno a settembre. Le date verranno comunicate al più presto sui nostri canali.

I portavoce regionali del M5S Lombardia

 

Zibido San Giacomo, M5S alla manifestazione “No Triv”

Sabato 14 marzo 2015 alle ore 10 a Zibido San Giacomo numerosi portavoce del Movimento 5 Stelle prenderanno parte alla manifestazione nazionale “NO Triv” indetta dall’Associazione Cittadini Zibido San Giacomo. Alla manifestazione parteciperanno numerose sigle dell’associazionismo ambientalista.

Saranno presenti, tra gli altri, il Vicepresidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati Massimo De Rosa e i consiglieri regionali lombardi Andrea Fiasconaro, Eugenio Casalino e Stefano Buffagni.

Il M5S Lombardia  aveva chiesto di sospendere e non autorizzare le trivellazioni ottenendo l’approvazione di una mozione che invitava la Giunta a mettere in campo azioni per fermare l’articolo 38 del decreto legge del Governo Renzi cosiddétto  “Sblocca Italia” che consente la ricerca  e lo stoccaggio indiscriminato di idrocarburi.