M5S Lombardia a Bruxelles: si possono usare i fondi europei per il #RedditoDiCittadinanza

I fondi sociali europei possono essere usati per finanziare il reddito di cittadinanza lombardo! Lo dichiarano i consiglieri 5 Stelle di Regione Lombardia Stefano Buffagni e Dario Violi, oggi in visita al Parlamento europeo di Bruxelles, dove hanno incontrato i parlamentari europei Marco Valli e Marco Zanni e la delegazione di Regione Lombardia.

Nel corso dell’incontro sono state studiate diverse ipotesi per utilizzare i fondi sociali europei da parte della Regione integrando misure di sostegno al reddito con politiche attive del lavoro e formazione.

“La nostra proposta regionale di reddito di cittadinanza lombardo si realizza quale politica attiva del lavoro appositamente per essere in linea con le richieste europee; chi riceverà il reddito dovrà fare lavori socialmente utili e corsi di formazione con politiche attive per il rientro nel mondo del lavoro. L’intervento a supporto dei pensionati invece  viene finanziato tramite risorse regionali sociali. Il reddito di cittadinanza si può fare, quello che serve è la volontà politica”.

Dario Violi e Stefano Buffagni  – Consiglieri Regionali M5S Lombardia

Non parteciperemo all’inaugurazione di Expo

Il M5S Lombardia ha declinato l’invito a presenziare agli eventi inaugurali di Expo 2015.

“Il MoVimento 5 Stelle, – hanno spiegano i nove portavoce regionali in una missiva – come dimostrato dalle costanti e continue battaglie, fuori e dentro le istituzioni, dalle denunce di sprechi di denaro pubblico, di conflitti d’interesse e di cementificazione isterica, dalla sottolineatura dell’incoerenza di un tema perseguito solo a livello comunicativo e sconfessato dalla scelta dei partner commerciali, non si sente rappresentato da questa manifestazione universale e, pertanto, nessuno dei componenti del gruppo regionale parteciperà agli eventi inaugurali”.

E aggiungono: “Nonostante la nostra visione critica su questa manifestazione universale, che, per come è stata pensata crediamo fungerà più da imbuto verso la sola Milano e l’anonima area di Rho-Pero piuttosto che da porta d’accesso alle bellezze del nostro paese, ci auguriamo comunque che l’afflusso di visitatori previsto possa realmente tramutarsi in una spinta positiva per il turismo e l’economia di tutti i territori italiani”.

Commercio equo e solidale: bene la legge ma che incoerenza dai partiti dell’Expo.

C’è soddisfazione tra le fila del Movimento 5 Stelle della Lombardia per il progetto di legge in favore del riconoscimento e sostegno delle organizzazioni di commercio equo e solidale votato stamattina in all’unanimità dall’aula.

“Una soddisfazione doppia per il Movimento 5 Stelle, cofirmatario dell’iniziativa consiliare  – dichiara il portavoce Stefano Buffagni – perché il provvedimento nasce da una raccolta firme dei cittadini al di fuori dalle istituzioni. Evidentemente il modus operandi del nostro movimento, che sta riavvicinando le persone alla politica, sta diventando un modello di riferimento. Ci auguriamo che anche altre iniziative che provengono dal “mondo reale” possano essere prese in considerazione e non lasciate nel cassetto ad ammuffire, come sta accadendo a Roma con il provvedimento per la richiesta di un “Parlamento Pulito” e l’abolizione della legge Gasparri già in agenda”.

Non manca però una visione critica d’insieme. “Ancora una volta i consiglieri di questo Consiglio dimostrano tutta la loro incoerenza nell’attività legislativa, – prosegue il Capogruppo M5S Dario Violi in merito al provvedimento – con la mano sinistra vogliono promuovere il commercio equo e solidale, quindi basato su sostenibilità e filiera corta, quando con la mano destra hanno sostenuto partner commerciali di Expo che nulla hanno a che vedere con il tema della manifestazione “Nutrire il pianeta”. Siamo soddisfatti per questo provvedimento perché raccoglie uno dei punti cardine del nostro movimento, purtroppo, grazie all’incoerenza di partiti, questo principio non sarà una priorità per la manifestazione universale ormai alle porte” –  conclude Dario Violi.

Dario Violi e Stefano Buffagni – Consiglieri Regionali M5S Lombardia

Incontriamoci! Tour dei portavoce regionali lombardi per confrontarsi con i cittadini

incontriamoci-2Abbiamo organizzato un tour nelle province lombarde che prevede una serie di nuovi incontri-dibattiti con i cittadini per confrontarci sul lavoro svolto in questi primi due anni in Consiglio Regionale: daremo così la possibilità a tutti di esprimere un giudizio reale, onesto e senza filtri sul nostro operato.

Le serate di approfondimento, che prenderanno il via ad inizio aprile, inizieranno con una breve introduzione e presentazione dei consiglieri regionali sulle attività svolte, sull’organizzazione del lavoro, sui canali informativi del gruppo consiliare e sugli strumenti istituzionali a disposizione dei cittadini per dare seguito alle richieste che provengono dal territorio. Dopodiché la parola passerà ai cittadini.

Sarà anche l’occasione giusta per fare un’analisi delle dinamiche di partecipazione messe in atto fino ad oggi: cosa ha funzionato, come ad esempio il portale LEX regionale, e cosa invece andrebbe migliorato, come il meccanismo dei gruppi di lavoro.

Infine, al termine di tutti gli incontri, verrà pubblicato un documento conclusivo che raccoglierà commenti, critiche e i suggerimenti della cittadinanza emersi in ogni appuntamento.

Confidiamo davvero in una partecipazione numerosa: sarà un’opportunità per migliorare come portavoce, e tutti insieme come MoVimento 5 stelle!

OGNI EVENTO SARA’ TRASMESSO IN STREAMING SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE

Appuntamenti già in programma:

Lecco – 2 aprile – Lecco (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Nord – 14 aprile – Auditorium Centro Civico di Barbaiana, Lainate (Riguarda lo streaming dell’evento)

Monza e Brianza – 24 aprile – Urban Center, Via Turati 7, Monza (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Bergamo  – 7 maggio – Sala Conferenza F. Galmozzi, via T. Tasso 4, Bergamo (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Milano Sud – 12 maggio – Sala del Teatro Comunale di Via Verdi 3, Corsico (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Varese – 21 maggio – Sala COOP, Viale Belforte 165, Varese (ore 21)

Sondrio – 4 giugno – Policampus Sala Blu – via Tirano s/n 23100 Sondrio (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Lodi – 11 giugno – Aula Famiglia Nuova, Via Agostino da Lodi 11 (ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Brescia – 19 giugno – Centro civico A. Papa in via Santellone n°2 Brescia (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Cremona – 2 luglio – Via Vecchio Passeggio 1, Cremona (Ore 21) (Riguarda lo streaming dell’evento)

Gli appuntamenti con le rimanenti province di svolgeranno a settembre. Le date verranno comunicate al più presto sui nostri canali.

I portavoce regionali del M5S Lombardia

 

Altri 30 milioni dalla Sea al Comune di Milano per i buchi dell’Expo

SEA

Il gruppo M5S di Regione Lombardia – per mezzo dei Consiglieri Buffagni, Macchi e Violi – denuncia con forza la richiesta di 30 milioni di Euro che Palazzo Marino si appresta a presentare a SEA SpA, al fine di ripianare i buchi di bilancio del Comune di Milano.

«È semplicemente inaccettabile che gli utili di una società pubblica vengano utilizzati, anziché per investire e migliorare i servizi offerti al cittadino, per colmare il disavanzo generato dall’inettitudine dell’amministrazione Pisapia e dai suoi piani faraonici in vista dell’EXPO», così Stefano Buffagni, appoggiato dalla collega Paola Macchi, che rincara la dose sfidando il Sindaco: «venga Pisapia a spiegarci quale sarà il destino dei progetti finanziati, una volta che l’evento sarà terminato!». Chiosa, dunque, Dario Violi: «la morale è sempre quella: i politici spendono, i cittadini pagano; è ora di dire basta».

 

Referendum e voto elettronico: democrazia diretta, più risorse e più competenze per la Lombardia

Il Consiglio regionale ha approvato una proposta di legge del Movimento 5 Stelle della Lombardia che da il via al voto elettronico. La Lombardia sarà la prima istituzione italiana a investire concretamente in strumenti di democrazia partecipata. Contestualmente, con il voto favorevole del movimento, il Consiglio regionale ha dato il via libera a una consultazione popolare perché i cittadini possano decidere se la regione debba assumere più competenze e gestire più risorse sulla base dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione.

“Quella di oggi è una vittoria del M5S su tutta la linea – dichiara Stefano Buffagni consigliere del Movimento 5 Stelle -. Questo dimostra ancora una volta che non siamo quelli del ‘no’, ma che votiamo nel merito delle idee. In regione stiamo facendo un lavoro serio e concreto per chiamare i cittadini a partecipare alle scelte della politica. Il referendum approvato ha il quesito, e lo ha confermato anche Maroni, proposto dal Movimento. La Lega voleva votare sullo Statuto Speciale: per noi una proposta irricevibile perché incostituzionale. Per noi è giusto e fondamentale chiedere ai cittadini se vogliono più competenze e risorse per la Lombardia o se preferiscono l’accentramento illiberale di Renzi. Il voto elettronico consentirà ai cittadini di riappropriarsi delle scelte che la politica assume nelle segrete stanze. Capiamo che per il PD oramai sta passando di moda coinvolgere i cittadini nelle scelte e permetterli di votare ed esprimersi; per noi è un punto fondamentale che va nella direzione della democrazia diretta. Con le risorse in più si partirebbe diminuendo le imposte!

L’atteggiamento del PD in aula è stato vergognoso. Dopo che da settimane ha insultato il M5S per questa proposta, dopo che per tutto il giorno ha fatto da moralizzatore a chi non si vende ma pensa sempre e solo agli interessi dei cittadini, è arrivato all’ultimo a dichiarare di essere pronto ad appoggiare il Referendum in cambio di un loro salvacondotto comunicativo. Il PD dovrebbe fare pace con il cervello e spiegare ai suoi elettori che cosa vuole fare. Al momento rimesta aria con le parole e a differenza del M5S, non porta nessun risultato concreto per i cittadini come il voto elettronico e questo referendum che spingerà Roma a darci più risorse”.

Per Andrea Fiasconaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia: “La Lombardia da tempo assiste impotente al suo tramonto, che inevitabilmente passa per la chiusura e l’esodo di centinaia di imprese, fabbriche, esercizi commerciali. Non ci sono neppure i fondi per evitare nuovi dissesti idrogeologici, per ricostruire case e infrastrutture spazzate via dai terremoti e dalle alluvioni. Invece, con l’Articolo 116 comma 3 della Costituzione, la regione potrà gestire autonomamente almeno una parte degli oltre 40 miliardi presenti nel bilancio dello stato regionalizzato e destinarli all’istruzione, ai beni culturali, all’ambiente: un risparmio di quasi un miliardo di euro da utilizzare sul territorio diminuendo le tasse, investendo sul trasporto pubblico locale, prevenendo i dissesti idrogeologici e collocando risorse sull’innovazione e la ricerca per le PMI. Evidentemente non è questo che vuole il PD e in aula abbiamo dimostrato di essere diversi dal PD, ne siamo orgogliosi”.

Dario Violi, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, conclude: “Ci davano per visionari eppure, anche dai banchi dell’opposizione, siamo riusciti a rispettate l’impegno preso con i cittadini portando avanti il sogno di democrazia diretta che Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno realizzato aggregando più di nove milioni di italiani con i portavoce nelle istituzioni! E non accettiamo moralismi sui costi del referendum dal PD, una forza politica ormai completamente avulsa da questo consiglio regionale, lontana dalle esigenze dei cittadini e vicina solo a quelle centriste di Renzi. Per il M5S dare la voce ai cittadini non è uno spreco ma un investimento. Come si permettono di parlare di sprechi? Loro che votarono a braccetto con la Lega per mantenere immacolato lo stipendio da più di 8 mila euro al mese? Loro che hanno stanziato 300 milioni di nuovi finanziamenti per lo scempio dell’autostrada  Bre.Be.Mi, un’opera che non doveva costare niente alle casse pubbliche?”.

“Vogliamo avvicinare le risorse verso il basso perché siamo convinti che i cittadini sul territorio siano in grado di gestirle meglio, senza sprechi e bypassando l’impasse burocratico del governo centrale che fagocita soldi e speranze: oggi abbiamo ridato le chiavi della Lombardia ai legittimi proprietari, i cittadini” concludono i portavoce del M5S.

 

Comune e Regione ci ascoltano: il Pio Albergo Trivulzio verrà commissariato!

“Il Movimento 5 Stelle della Lombardia è da tempo che chiedono il commissaria mento del Trivulzio. Ora apprendiamo che finalmente il Comune e la regione hanno deciso di darci ascolto.”, così Dario Violi, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia.

“Lunedi abbiamo incontrato il direttore generale ed il direttore sanitario rilevando una situazione esasperata e un clima di tensione tra i vertici e i lavoratori perché, in un’ottica di risparmio, in questi anni sono stati fatti numerosi tagli alla parte sanitaria e non a quella amministrativa che, al contrario, viene incrementata continuamente con l’assunzione di figure dirigenziali e consulenziali di dubbia utilità, penalizzando ulteriormente l’assistenza al malato.

Ci attendiamo che chi sarà designato come Commissario si assuma la responsabilità di scelte radicali che garantiscano al Pio Albergo Trivulzio un ritorno alla normalità e che tenga lontani i partiti, che per anni hanno evidentemente individuato nel grandissimo istituto ospedaliero per anziani un notevole bacino di voti, invece di investire nei servizi alla persona. Ribadiamo la nostra totale contrarietà al progetto di fusione così come presentato dall’assessore Majorino, che servirebbe solo per aumentare il potere nelle mani di alcuni. Se mai ci sarà una vera progettualità nell’interesse dei cittadini saremo pronti a riparlarne.” conclude Violi.

Giù le mani dal Trivulzio – Portavoce M5S in visita all’ospedale (VIDEO)

Non c’è pace per il Pio Albergo Trivulzio di Milano, uno degli ospedali geriatrici più grandi e importanti del capoluogo, noto agli abitanti della città con il nome di “Baggina”. Da qui negli anni novanta, con l’arresto di Mario Chiesa, partì lo saga di Tangentopoli, nel 2011 scoppia lo scandalo affittopoli, con appartamenti di lusso del patrimonio concessi a persone influenti a prezzi di locazione bassissimi. E ora?

Oggi la struttura si trova nel pieno di lotte  di spartizione dei partiti che, sia in Comune che in Regione, hanno evidentemente individuato nel grandissimo istituto ospedaliero per anziani un notevole bacino di voti.

Dopo l’ennesimo campanello di allarme suonato con la denuncia dei medici in Commissione Sanità della Regione, siamo andati a visitare la struttura direttamente con i nostri occhi, a parlare di persona con il direttore generale e il direttore sanitario.

Nell’ospedale c’è una situazione esasperata e un clima di tensione tra i vertici e i lavoratori perché, in un’ottica di risparmio, in questi anni sono stati fatti numerosi tagli alla parte sanitaria e non a quella amministrativa che, al contrario, viene incrementata continuamente con l’assunzione di figure dirigenziali e consulenziali di dubbia utilità, penalizzando ulteriormente l’assistenza al malato.

Ci sono tutti i sintomi di una mala gestione generata dall’intreccio di evidenti interessi politici. Ma i 1.500 pazienti che abitano l’Albergo possono essere considerati come degli elettori? Noi crediamo di no. Noi crediamo che le priorità debbano essere la cura del paziente e la tutela delle professionalità e dei servizi, le cose che, nelle squallide dinamiche di spartizione delle poltrone, vengono sacrificate per prime. Ma gli strumenti e le modalità per mettere al centro le persone e il bene pubblico, e non gli interessi privati, ci sono.

Supportiamo la proposta di collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Niguarda per la radiologia geriatrica: ci siamo già attivati con gli assessorati per permettere questa sinergia tra le due strutture pubbliche che permetterà al Trivulzio di rientrare nel centro unico di prenotazione regionale andando a diminuire le liste di attesa. Le idee buone ed utili per la cittadinanza hanno ed avranno sempre il nostro supporto.

Dopo aver appreso dal direttore generale la volontà di affidare i poliambulatori non specifici a strutture terze abbiamo richiesto che l’integrazione venga fatta tramite bando aperto solo a  strutture pubbliche!

Quello che ci spaventa di più però, è l’intenzione di procedere ad una fusione con l’ istituto per anziani Golgi Redaelli. Quando si accorpano due grandi strutture si accentrano anche i poteri e i capitali, e la posta in gioco si fa più appetibile se gestita da meno persone: le fette di torta diventano inevitabilmente più grandi. Prima di pensare a fusioni ed operazioni straordinarie è prima necessario risanare gli enti; per questo obbiettivo c’è ancora molta strada da fare.

Il Movimento 5 Stelle è contrario a ogni operazione che possa mettere a rischio la cura dei pazienti in una struttura che rimane un punto di rifermento per i milanesi. Per questo chiederemo in Regione l’istituzione di una commissione d’inchiesta: faremo il possibile per ostacolare e scacciare gli avvoltoi che, in giacca e cravatta, in Comune e a Palazzo Lombardia, giocano con la pelle dei cittadini per assicurarsi un bacino di voti in vista della prossima campagna elettorale per la guida di Milano.

Dario Violi e Stefano Buffagni – Consiglieri M5S Lombardia

 

Turismo, tante promesse, ma dove sono i fatti?

Nell’ambito di un dibattito sull’evento EXPO 2015, il Consiglio regionale ha approvato due risoluzioni sul turismo con cui la maggioranza ha cercato di dare “sostanza” a una discussione essenzialmente propagandistica attraverso la formulazione di una serie di “promesse” per sostenere il comparto economico del turismo.

I portavoce lombardi del Movimento Cinque Stelle, stigmatizzando questa circostanza, hanno espresso il loro voto contrario sul primo provvedimento (concernente “interventi urgenti in materia di turismo”) astenendosi invece sul secondo (relativo a un ’“aggiornamento normativo in materia di turismo”).

Il voto penta stellato è stato così argomentato da Stefano Buffagni, che ha seguito la vicenda insieme a Dario Violi durante il suo sviluppo nella Commissione Attività Produttive:  «sugli “interventi urgenti” non potevamo che bocciare l’iniziativa della maggioranza, visto che il documento proposto – al di là del titolo adottato – è essenzialmente un panegirico di EXPO, con qualche considerazione e qualche impegno general-generico che, ove meritevole, abbiamo comunque fatto nostro attraverso separati Ordini del Giorno, che ci hanno consentito di condividere singoli obiettivi senza dover sposare il provvedimento propagandistico in votazione». «Quanto alla risoluzione sul riordino della normativa regionale del turismo, invece, la nostra astensione è giustificata dal fatto che, benché la maggioranza abbia effettivamente accolto, durante i lavori in commissione, gran parte dei nostri emendamenti (apprezzando la bontà dei suggerimenti che abbiamo fatto pervenire solo dopo un proficuo confronto sul tema coi nostri attivisti, che saranno senz’altro in grado di scorgere – tra gli impegni della risoluzione – molte delle loro proposte), resta – di fondo – la nostra opposizione al metodo adottato, laddove, anziché elaborare una proposta di legge sulla base dei pur condivisibili principi evidenziati nella risoluzione, l’organo legislativo della Regione abdica al proprio ruolo, chiedendo l’intervento dell’organo esecutivo della Giunta».

Dario Violi aggiunge: «Abbiamo votato per “impegnare” la Regione a svolgere il suo mestiere di legislatore, anziché effettivamente svolgerlo e dunque votare la legge che oggi il Consiglio ha soltanto “promesso” di fare; ma i cittadini sono stufi delle promesse, vogliono i fatti e noi non ci stancheremo mai di ripeterlo, senza per questo smettere di lavorare per migliorare ogni provvedimento della Regione con tutti i mezzi a nostra disposizione».

Consumo suolo: M5S occupa i banchi della presidenza in Lombardia

Libretto del regolamento dell’aula alla mano, i consiglieri del M5S hanno occupato per qualche minuto i banchi della presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, perche’ in disaccordo sulla gestione delle votazioni degli emendamenti al progetto di legge sul consumo di suolo.

Durante l’occupazione, c’e’ stato anche un diverbio tra il consigliere M5S Stefano Buffagni e l’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi.

Il presidente dell’assemblea Raffaele Cattaneo ha richiamato due volte i cinquestelle, facendo mettere a verbale il secondo richiamo. Dopo qualche momento di confusione, in cui non sono mancate dai banchi della maggioranza incitazioni all’espulsione dei consiglieri M5S, gli ‘occupanti’ sono tornati ai loro banchi.(ANSA).