Archiviare progetto ferroviario Rho-Gallarate

Il M5S, a livello nazionale e regionale, sostiene l’istanza, firmata da moltissimi cittadini, che il Comitato Rho-Parabiago ha inviato alle istituzioni per chiedere l’archiviazione definitiva del progetto di potenziamento ferroviario Rho-Gallarate.

Il progetto in questione, che il M5S ha seguito e contestato sin dall’inizio, era già stato annullato nel 2012 da entrambi i gradi della giustizia amministrativa (TAR e Consiglio di Stato) per motivazioni non solo procedurali, ma anche tecniche in quanto strettamente collegate alla presenza di vincoli urbanistici evidenziati sin dalla fase preliminare.

Dopo la ripresentazione del progetto da parte di Regione Lombardia, nel mese di settembre, anche la massima autorità tecnica dello Stato in materia di opere pubbliche, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con parere n. 98/2014 ha respinto nuovamente il progetto, evidenziandone in modo inequivocabile le criticità ambientali, tecniche ed economiche (400 milioni di euro solo per i primi 9 km di linea).

La linea ferroviaria Rho-Gallarate attraversa, infatti, numerosi centri abitati in un corridoio troppo stretto e adiacente ad edifici residenziali e industriali per consentire adeguati margini di sicurezza, necessari per qualsiasi potenziamento ferroviario.

Inoltre, migliorando la manutenzione e ottimizzando la capacità dei treni, la linea attuale sarebbe ampiamente sufficiente a soddisfare le esigenze di trasporto locale, favorendo il transito dei pendolari che invece subirebbero pesantissimi disagi nei cinque anni di cantiere previsti, che porterebbero forti rallentamenti sulla linea e 1600 ore di interruzione totale del servizio.

Se si ritenesse inevitabile potenziare i servizi di lunga percorrenza, considerando che tali servizi non effettuano fermate intermedie lungo la tratta,  la soluzione più sostenibile e sicura sarebbe utilizzare altre linee esterne rispetto ai centri abitati.

Chiediamo che la Regione Lombardia metta in atto politiche idonee alle esigenze concrete dei cittadini, della loro qualità della vita, della loro salute e del loro territorio e non si affidi a progetti astratti che perseguano obiettivi inadeguati, pericolosi per la sicurezza ed incompatibili per la salvaguardia dell’ambiente.

Massimo De Rosa, deputato del Movimento 5 Stelle Lombardia

Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia

Silvana Carcano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Lombardia

I gruppi locali di M5S

Vie d’Acqua, per la regione è ancora un’opera essenziale. Per M5S sono soldi buttati

Oggi, in Commissione Territorio, il sottosegretario regionale a Expo Fabrizio Sala ha risposto a una interrogazione del Movimento 5 Stelle Lombardia sul progetto delle “Vie d’acqua”. Il Movimento, preoccupato per le criticità emerse sul progetto che ha subito sostanziali modifiche dalla sua presentazione, ha chiesto alla Regione Lombardia  quale è il senso di costruire un’inutile infrastruttura che andrà e deturpare il territorio senza alcun beneficio concreto. Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Il Commissario Sala ci ha confermato che l’opera non sarà conclusa per Expo.

Oggi l’omonimo Commissario regionale Expo Fabrizio Sala ha provato a spiegare l’impossibile, ovvero che l’opera è essenziale per Expo e che offrirà benefici indiscutibili dal punto di vista paesaggistico e per l’irrigazione. Il sottosegretario ha anche dichiarato che il canale si inserisce perfettamente nel quadro delle tradizioni lombarde. Sala ha provato persino a tranquillizzare i cittadini che vedranno i parchi pubblici tagliati da un canale di cemento, spiegando che nel corso dei lavori esecutivi saranno apportate modifiche al progetto. Forse non gli è chiaro che i cittadini non vogliono quest’inutile opera!”.

In elicottero in centro a Milano: non ci sono i permessi per Palazzo Lombardia, si usi Linate

Questa mattina si è tenuto, alla presenza di numerosi politici, un evento di certificazione dell’elicottero AW189, prodotto dall’azienda italo-britannica  AgustaWestland, società specializzata in elicotteri del gruppo Finmeccanica, presso lo Stabilimento di Vergiate.

Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “E’ una buona notizia che conferma l’importanza strategica nel tessuto produttivo lombardo del polo di Vergiate. L’invito a Finmeccanica, che è un’azienda di Stato, è quello di tutelare questa eccellenza, continuare in Lombardia la produzione di elicotteri e assolutamente di non delocalizzare”.

“Quanto alle ipotesi che stanno circolando di utilizzare un servizio di taxi aereo per portare i visitatori VIP di Expo 2015 in centro a Milano in dieci minuti, magari facendoli atterrare sui 26 metri di piazzola creata ad hdoc a Palazzo Lombardia, ci paiono oltre che impraticabili, illegali. Il TAR ha stabilito che sarebbe impossibile rispettare i limiti acustici nella zona, la piazzola è a circa quaranta metri dalle case e non è progettata per il traffico turistico. Anche l’ipotesi di atterrare a Bresso è impraticabile: non si può pensare di usare quale hub elicotteristico il Parco Nord, quando esiste già Linate. Invece di pensare a fantatrasporto aereo privato la Regione deve sostenere il servizio di trasporto pubblico magari iniziando a far funzionare degnamente i servizi di TreNord”, conclude Buffagni.

Tremezzina: il PD abbraccia le proposte di M5S

A Mezzegra la Statale Regina sarà allargata grazie a un piano di abbattimento di una parte delle costruzioni esistenti. La soluzione eliminerà una tre le più ostiche strozzature della statale che genera ingorghi e traffico ampliando la strada di otto metri.

“Sull’abbattimento delle abitazioni, proposta dal Movimento 5 Stelle dall’insediamento in Regione, siamo stati derisi. Ora è il sindaco “uscente”, che alle prossime amministrative sarà in lista con il pluripoltronaro della zona Mauro Guerra, a cantare vittoria sull’abbattimento. Prima ci deridono e poi ci copiano. Evidentemente le nostre idee sono troppo avanti per essere comprese subito.  Ciononostante la faraonica opera continua ad essere nei sogni delle forze politiche della zona. Siamo contrari a questa paventata opera faraonica di cui si parla da anni; sarebbe l’ennesimo scempio a cielo aperto.”  dichiara Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle.

“Siamo forti dei dati di immatricolazione dei veicoli in Lombardia con un crollo di 30 mila unità annunciato oggi. Come si può immaginare che tra 20 anni, è il tempo che ci vorrebbe a costruire una variante ad oggi mai finanziata, su quella strada crescerà il traffico veicolare e pesante? Vedendo l’evolversi della situazione in Infrastrutture Lombarde poi, la sola idea di aprire un’altra occasione di speculazione mastodontica ci spaventa e ci terrorizza”.

“Pian piano, sempre troppo in ritardo, anche il PD abbandonerà quel progetto impattante sul territorio e si moverà per  un piano di intervento soft ma intelligente per migliorare l’assetto viabilistico della statale. Noi immaginiamo un investimento di 20 milioni sui trasporti pubblici con nuovi battelli e autobus elettrici di piccole dimensioni. Andranno aumentate le corso e create nuove sinergie con Trenord e il trasporto merci. La pianificazione dei collegamenti intermodali e l’integrazione tariffaria sarebbero già un passo avanti concreto e fattibile a costo zero. Fin qui, grazie a partiti come il PD sulla Tremezzina si è solo aspettato e sperato. Basterebbe un pizzico di volontà politica, coerenza e distanza da ogni volontà di speculazione per dare da subito risposte concrete ai laghée. Certo parlavamo di abbattimento delle case nel luglio scorso. E’ passato quasi un altro anno invano”, conclude il consigliere.

Trenord, prima migliorare il servizio per gli utenti lombardi, poi offrirlo a altre regioni

Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, Roberto Maroni ha dichiarato che rinnoverà il contratto di servizio a Trenord fino al 2020 e che sta valutando di partecipare alle gare per l’assegnazione del servizio regionale in Piemonte e Veneto.

Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle, dichiara: “Maroni, prima di pensare a partecipare a gare di appalto con Trenord, ha il compito di far funzionare i treni in Lombardia. Chieda ai pendolari cosa ne pensano.

Da questo punto di vista i disservizi e i ritardi sui treni regionali sono all’ordine del giorno, il materiale rotabile è obsoleto e non ci si può dire soddisfatti in nessun modo del servizio offerto ai cittadini. E’ necessario quindi lavorare per far funzionare il core business di Trenord che deve essere un servizio pubblico efficiente, capillare e che soddisfi le necessità di viaggiatori e pendolari. Quando Maroni, per bocca del suo Assessore ai trasporti, non sa come fronteggiare il problema dei “treni pieni” se non suggerendo ai cittadini di prendere quello dopo, c’è da fare delle riflessioni sul modo in cui stanno gestendo il sistema! Non è sbagliato allargare la gestione per renderla più funzionale con sinergie con le altre regioni, ma se non siamo in grado di far funzionare il sistema in Lombardia, avendo un servizio per nulla all’altezza dei bisogni e delle necessità di spostamento dei lombardi, andiamoci cauti”.

“Vie d’acqua”, interrogazione a Maroni

“Vie d’acqua”, interrogazione a Maroni

via_acqua_sudIl Movimento 5 Stelle ha depositato oggi un’interrogazione a risposta scritta sul contestato progetto delle “Vie d’Acqua” di Expo Spa, un canale (in parte interrato in parte all’aperto) che attraverserà 22 Km del versante Ovest di Milano, passando per parchi e siti di rilevante valore ambientale come il Parco Pertini, il Bosco in città, il Parco di Trenno e il Parco delle Cave. Il tutto per un costo complessivo di 42 milioni di euro.

Il Movimento, preoccupato per le criticità emerse sul progetto che ha subito sostanziali modifiche dalla sua presentazione, chiede al Presidente Maroni quale sia il senso di costruire un’inutile infrastruttura che andrà e deturpare il territorio senza alcun beneficio concreto.

Sono numerose, e articolate, le obiezioni che M5S muove all’opera e di cui chiede conto alla Regione. Per M5S il progetto definitivo delle “Vie d’Acqua” non ha alcun legame con l’originaria idea dei canali navigabili, né con la storia del territorio e del sistema agricolo lombardo. M5S contesta l’esiguo contributo irriguo che il canale non navigabile porterà al Parco sud e chiede quali sono i poteri in deroga concessi al commissario straordinario Expo, riguardo alle modalità di declassamento delle aree oggetto di bonifica che il canale attraverserà.

Tra le contestazioni anche l’assenza per l’opera di una procedura di V.I.A. (Valutazione d’impatto ambientale), malgrado la stessa produca un massiccio impatto paesaggistico e alteri fortemente il sistema ambientale e urbano in cui va ad inserirsi. M5S lamenta anche la disinformazione sull’opera veicolata tra la popolazione. Il materiale diffuso riguarda esclusivamente immagini e simulazioni pittoresche e suggestive di un corso d’acqua all’interno dei parchi milanesi, per nulla verosimile al manufatto che effettivamente sarà realizzato. I 5 Stelle guardano anche al futuro e chiedono quale sarà l’eredità funzionale dei canali che si intendono aprire.

Stefano Buffagni, primo firmatario dell’interrogazione, dichiara: “Le Vie d’Acqua” sono un manufatto assolutamente inutile, costoso all’inverosimile e di impatto negativo per le zone coinvolte. Stando ai rilievi c’è abbastanza materiale per sospendere l’appalto e per una verifica sul lavoro svolto dagli enti preposti alla redazione del progetto. Con questa interrogazione vogliamo, oltre alle spiegazioni, un’assunzione di responsabilità di questa classe politica che tenacemente procede con lo sperpero di denaro pubblico in opere inutili e che non portano alcun beneficio alla collettività. E’ normale che la popolazione coinvolta direttamente dalla costruzione dei canali protesti vivamente. Da questo punto di vista il no categorico di Expo Spa a sedersi a un tavolo con i cittadini per limitare i danni risulta solo l’ennesimo atto di disprezzo verso chi quell’opera la pagherà di tasca sua”.

Tremezzina, progetto da rivedere in sinergia con i cittadini

Movimento 5 Stelle ribadisce la necessità che sul progetto preliminare dell’infrastruttura che vedrebbe collegare Argegno e Griante con una strada di quasi 10 chilometri di cui 7 e mezzo in galleria si ascolti il punto di vista dei cittadini interessati dall’opera.
Il Consigliere regionale Stefano Buffagni dichiara: “Prima di dare il via a è necessario informare con estrema chiarezza i cittadini sul progetto, sull’impatto che ha sull’ambiente, sulle ricadute sul territorio e immaginare anche soluzioni alternative. Sono gli abitanti della sponda ovest del lago che devono dire che cosa fare del territorio sul quale vivono, non ha senso che per un’opera così impattante le scelte vengano prese e calate solo dall’alto. Tra le opzioni alternative avanzate dai cittadini c’è quella dell’allargamento dell’attuale strada provinciale, la demolizione di 7 case da espropriare con valori molto conveniente grazie agli impatti degli estimi ambientali”.
Luca Ceruti, consigliere comunale di Como del Movimento 5 Stelle “Si parla di aprire la montagna con un cantiere che potrebbe durare quindici o 20 anni e i tempi potrebbero anche dilatarsi di molto. Il turismo, e gli abitanti della zona soffriranno enormi disagi. E’ necessario informare i cittadini su altre possibilità. Già ora si può investire sui trasporti pubblici locali, con nuovi battelli, autobus elettrici di dimensioni inferiori in modo da rendere più agevole il passaggio nelle strade, aumentandone le corse e creando sinergie tra i vari mezzi di trasporto con coincidenze con treni”.