Parentopoli 5 Stelle a Roma

Parentopoli 5 Stelle a Roma

Siamo entrati nelle istituzioni per lottare contro un sistema, per mandarli tutti a casa e per cambiare, con una forte scossa, questo sistema marcio, privo di valori etici e morali.

In Senato a Roma i nostri portavoce han discusso il problema dell’assunzione, da parte di due nostre senatrici, quali collaboratori, della figlia del compagno della prima e addirittura del compagno della seconda.

Le ritengo due scelte totalmente errate. Dove sarebbe il cambiamento? Noi dobbiamo dimostrare con i fatti, e non solo a parole, che siamo il cambiamento che vogliamo vedere nella nostra società.

In Regione Lombardia abbiamo deciso di fare una selezione, per lo staff , su base meritocratica; ad oggi sono molto soddisfatto di questo.

Bisogna ammetterlo, non sono mancate le pressioni, ne tanto meno situazioni difficili poichè alcuni pretendevano di essere assunti; paventando un diritto di anzianità valevole, ai loro occhi, di un diritto all’assunzione dopo tutti questi lunghi anni di lotta passionale. Ma davanti a questo, dove sarebbe il merito?

Sappiamo che abbiamo scontentato tanti, ma noi abbiamo un impegno morale da rispettare e non saranno di certo quattro critiche od allusioni, spesso da chi ha il dente avvelenato, a rovinare questo nostro sogno di cambiamento. Al contempo mi vien da domandarmi: ora, davanti a questi scempi, queste stesse persone, si indigneranno o faranno orecchie da mercante non essendo toccati in prima persona dal problema?

In Regione però, abbiamo, io credo responsabilmente, ritenuto doveroso “tenere la barra a dritta”, facendo dei bandi pubblici, assumendo sulla base del merito. Certo, a parità di competenze abbiamo scelto degli attivisti; ciononostante abbiamo lasciato molti “scontenti”; tanti si sentivano titolati ad essere loro nel nostro staff. Le decisioni per lo staff del gruppo consiliare sono avvenute coralmente. Vi garantisco che non è stato facile, anzi. Certo è che con il passare del tempo, vedendo sopratutto quel che succede dove non si è data priorità al merito, sono sempre più convinto che abbiamo fatto la scelta migliore. Certo, avremmo potuto fare ancora meglio, come sempre… ma abbiamo operato nella massima buona fede.

Tanti si dimenticano che noi siamo qui a portare la voce di più di settecentomila lombardi, e non a rappresentare e dover rispondere a solo “10 scimmie urlatrici”. Da noi spesso tanti credono che più si urla, più si scrive commenti,  e più si è nel giusto. Io non condivido questo, anzi, credo che noi abbiamo il dovere di tutelare anche quanti, con grande educazione e rispetto, hanno accettato le nostre scelte, hanno condiviso le nostre scelte, e prestano il loro tempo, la loro disponibilità senza chiedere nulla in cambio e senza vantare alcun diritto di prelazione, e senza urlare a vanvera sul nulla.

Per quanto riguarda quanto è successo al Senato, credo sia doveroso chiedere immediatamente la risoluzione dei contratti con questi collaboratori “molto vicini” alle senatrici. In caso negativo ritengo che un provvedimento drastico, nei confronti delle senatrici, sia un atto dovuto; le loro scelte non sono tollerabili. Ritengo anche che avere persone capaci a collaborare con noi nelle istituzioni sia un punto saldo di partenza che ci permetterà di lavorare nel migliore dei modi ed alla lunga dimostrerà che puntare sul merito e sulle competenze, a scapito dei rapporti di amicizia, di parentela o appartenenze “storiche”, è la strada corretta.

Noi siamo nel Movimento 5 Stelle perchè dobbiamo cambiare il sistema, ma anche l’etica, mettendo al centro competenza e merito. Altrimenti dove va a finire la nostra rivoluzione culturale tanto promessa? Come possiamo pensare di far crescere i giovani se nemmeno noi siamo in grado di garantire questa imparzialità e questa correttezza?

Io ci credo!

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