“Bene il puntuale lavoro della Corte, che va sostenuto e con tutti i mezzi, e bene anche il riconoscimento meritorio, nella Relazione del Procuratore regionale Antonio Caruso “della frequenza di segnalazioni da parte di privati o consiglieri di minoranza”. Ci siamo rivolti in più occasioni alla Corte trovando terreno fertile. I dati diffusi sono però indecenti e confermano, ancora una volta, l’ampiezza dei fenomeni di corruzione e concussione nella pubblica amministrazione in Lombardia. Il malcostume e la corruzione dilagano e per i cittadini lombardi tutto questo rappresenta un grande costo sociale ed economico. E’ importante la prevenzione a partire dagli enti locali dove si insinuano fenomeni corruttivi diffusi”, così Andrea Fiasconaro, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia.
“Dall’altra parte – continua – non basta l’ennesima promessa di Maroni che ha confermo il suo impegno e quello della Giunta per una gestione finanziaria, di Regione Lombardia, all’insegna della legalità, della trasparenza, dell’integrità e dell’etica pubblica. Non basta: la Regione deve perseguire il malcostume al suo interno”.
Stefano Buffagni, consigliere del Movimento 5 Stelle della Lombardia, conclude: “Maroni traduca le parole in fatti e sull’osceno scandalo dei rimborsi pazzi agli ex consiglieri, una contestazione da 1.375.884,13 euro, porti la Regione a costituirsi parte civile contro gli ex politici che hanno usato risorse pubbliche per fini privati”.