Stefano Buffagni: Un cittadino candidato portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Regione Lombardia

 

Stiamo vivendo il periodo peggiore dal dopo guerra ad oggi. StefanoBuffagni

Il nostro tessuto sociale si è oramai sfaldato e deteriorato. Abbiamo perso  per  strada tanti dei valori fondamentali di una società che voglia e possa definirsi civile. Questo ci ha portati in un baratro, non solo economico quanto culturale.

E’ nei momenti bui però, che un, seppur piccolo, barlume di luce può essere visibile e dare speranza. E’ sorta in molti di noi la voglia di cambiare, di metterci in gioco e cercare, noi per primi, di provare a cambiare un sistema che pare destinato alla catastrofe.

Piano piano, ci siamo accorti che questo barlume di luce iniziava a crescere, la speranza di cambiamento si è trasformata in un moVimento per il cambiamento. Martedì eravamo tantissimi in Piazza Duomo a Milano a condividere emozioni, ed un sogno.

Vivere veramente significa assumersi la responsabilità dei propri sogni… ed è proprio quello che insieme stiamo facendo. Esiste una grande differenza tra la ribellione, e il fatto di rifiutare un qualcosa. Ribellarsi significa contrapporsi con dignità e identità verso ciò a cui ci si ribella; il rifiuto invece è solo una fuga senza responsabilità.

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Noi ci stiamo ribellando civilmente a questa deriva sociale. Crediamo che la democrazia possa resistere alla minaccia autoritaria soltanto a patto che si trasformi, da “democrazia di spettatori passivi”, in “democrazia di partecipanti attivi”, di cittadini attivi, nella quale cioè i problemi della comunità siano familiari al singolo e per lui importanti quanto le sue faccende private.

Ho deciso di mettermi in gioco per primo, perché ritengo che il cambiamento debba partire da ciascuno di noi. È atteggiamento prudente non fidarsi mai di quelli che ci hanno ingannato anche solo una volta. Io mi son sentito politicamente ingannato sempre in tutti questi anni in cui ho potuto esercitare il mio diritto al voto.

Ritengo che in questo difficile momento, per ripartire, l’onestà sia la miglior politica possibile; essere onesti è la più grande politica. Politica vuol dire realizzare, e noi vogliamo realizzare questo sogno condiviso di cambiamento.

I “pensatori” della politica si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole ed i realisti con i piedi nel fango. Noi, ed io per primo, oggi siamo con i piedi nel fango.

So bene che mettersi in gioco significa esporsi a critiche e giudizi; spesso taglienti. Ma è solo così che si può davvero essere parte attiva e cittadini attivi. Davanti alle difficoltà ed ai fallimenti ciò che conta è il coraggio di andare avanti. Ho imparato che il coraggio non è l'assenza di paura, ma il trionfo su di essa. Coraggioso non è chi non prova paura, ma chi la vince. Non voglio trovarmi tra dieci anni a rimpiangere di non aver fatto nulla per provare a cambiare le cose, assistendo passivamente alla distruzione del nostro futuro.

Io non voglio essere un cittadino passivo… per questo sto facendo mia una delle frasi più belle che io conosca: sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.

Io ci sto provando, ed è per questo che mi sono messo in gioco per primo. Comunque vada sarà un successo.

Stefano

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Citazioni di S. Littleword, C.W. Brown, E. Fromm, Cartesio, W. Churchill, Voltaire, Miguel de Cervantes, De Gasperi, G. Orwell, Ghandi

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