No a cessione quote TRENORD a FS: mozione M5S. Il PD si astiene, Maroni tenta la censura.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato una mozione del M5S che chiedeva il mantenimento di quote FNM in TRENORD in capo alla holding di cui Regione è socio di maggioranza. Il M5S propone, al contrario, che FNM si consolidi acquisendo le quote di Trenord in capo a Trenitalia-Divisione Regionale.

Per Stefano Buffagni, consigliere regionale del M5S e primo firmatario della mozione: “Noi vogliamo tutelare gli interessi dei lombardi che pagano centinaia di milioni di euro per un servizio scandente. L’obbiettivo della mozione era difendere gli interessi dei pendolari lombardi. Per il PD e Maroni è più importante il volere di Renzi. Noi non molliamo, la nostra posizione è chiara, prima i pendolari che gli interessi di partito”.

Iolanda Nanni, consigliere regionale del M5S Lombardia, aggiunge: “E’ urgente dare un indirizzo politico chiaro a FNM: un’azionista come la regione, può e deve intervenire su quanto accade in una sua partecipata indiretta. Maroni ha provato a censurare la nostra mozione con una lettera al Consiglio regionale. E’ gravissimo: l’ipotesi di cessione di quote societarie finisca sulla stampa senza essere discussa in Consiglio Regionale. La cessione finirebbe per danneggiare i pendolari già tartassati dai disservizi e dai ritardi. Prova ne sia quanto accaduto sulla Milano Brescia: FS e Trenitalia non hanno nessun interesse nel finanziare il trasporto pubblico applicando una logica preferenziale per investimenti in alta velocità a discapito delle linee pendolari”

Lettera Maroni Trenord

 

FNM deve acquisire quote maggioranza di Trenord per ammodernare la linea e rilanciare gli investimenti. Mozione M5S.

Domani il consiglio regionale discuterà una mozione del M5S Lombardia che ha come obiettivo quello di indirizzare FNM ad acquisire la maggioranza delle quote societarie di Trenord.

Secondo il portavoce del M5S Stefano Buffagni, primo firmatario della mozione, “solo consentendo a FNM di acquisire la maggioranza delle quote societarie di Trenord potremo compensare la riduzione di acluni servizi ferroviari da parte di Trenitalia e incrementare l’approvigionamento di materiale rotabile su tutta la rete regionale”.

“Non vogliamo più vedere foto pubblicate sui social di carrozze al collasso, sedili sfasciati o mancanti e display che segnalano infiniti minuti di ritardo a causa dei consueti guasti tecnici – prosegue Stefano Buffani. Per questo con la nostra mozione chiediamo inoltre a Maroni e all’assessore ai trasporti Sorte di richiedere a Ferrovie dello Stato la promozione di interventi di potenziamento infrastrutturale e di aprire un tavolo istituzionale con il Minstero per fare in modo che gli investimenti programmati non rimangano le solite promesse della Lega. Per il bene dei pendolari lombardi ci auspichiamo il voto favorevole delle altre forze politiche domani in aula”.

“La nostra mozione nasce da una visione sul Tpl differente da quella di Regione Lombardia, che secondo le ultime voci di palazzo vorrebbe vendere le quote di Trenord a società come Trenitalia o Ferrovie dello Stato che finirebbero per commercializzare i servizi per un target diverso da quello pendolare, aumentando notevolmente i costi e diminuendo la capillarità del servizio sul territorio. Noi crediamo nella prevalenza del “pubblico” nella gestione del servizio ferroviario regionale per tutelare le categorie di chi usa i treni per lavoro o per studio, non per tagliarli fuori” – conclude la portavoce del M5S in Regione Iolanda Nanni.

Trenord e la trasparenza, due sconosciuti

trenordpatrocini

“Egregi consiglieri, faccio seguito alla vostra contenente la richiesta di informazioni in merito ai patrocini, onerosi e non, concessi da TRENORD negli ultimi quattro anni, per rappresentare che, ai sensi dell’art. 112 del Regolamento generale del Consiglio Regionale, non si ritiene sussistano i presupposti per l’esercizio del diritto di accesso.”

Questa è la risposta che Trenord, un’azienda finanziata con milioni e milioni di euro da Regione Lombardia, quindi dai cittadini lombardi, ha dato ai consiglieri regionali M5S Iolanda Nanni e Stefano Buffagni che con un’interrogazione avevano chiesto informazioni riguardanti i patrocini onerosi concessi dall’azienda. La motivazione? Trenord non è direttamente partecipata da Regione Lombardia.

Una risposta, anzi una non risposta, che dà la misura sul livello di trasparenza che regna in quest’azienda.

Volevamo vederci chiaro sulla questione dei patrocini, una sorta di zona grigia su cui andrebbe fatta definitivamente luce, uno strumento che nel passato è stato usato dal sistema Formigoni per finanziare questo o quell’amico. E dato che rumors parlerebbero di strane contribuzioni ad università, concorsi letterari e amicizie con professori, abbiamo provato a chiedere all’azienda tramite un atto istituzionale, in qualità di cittadini eletti. Ma è stato un buco nell’acqua.

Per tentare di riacquistare il consenso dei cittadini, perso a colpi di ritardi, treni affollati, soppressioni e disagi cronici, Trenord e Regione Lombardia non perdono occasione di convocare conferenze stampa per sbandierare ogni minimo investimento. Ma quando il consiglio regionale della Lombardia chiede di vederci chiaro su come vengono spesi i soldi dei lombardi, allora la risposta è no.

Per un’azienda che dipende dalla Regione la trasparenza dovrebbe essere la norma, non un optional!  Ma noi non ci arrendiamo. Arriveremo alle informazioni che stiamo cercando per  renderle note a tutti i cittadini. Anche i vertici di FNM (Ferrovie Nord Milano) avevano lo stesso atteggiamento, eppure siamo riusciti a far venire a galla le spese pazze dell’ex-presidente Achille e tutto lo sporco che l’azienda nascondeva sotto il tappeto.

Iolanda Nanni e Stefano Buffagni – Portavoce regionali del M5S Lombardia