FNM deve acquisire quote maggioranza di Trenord per ammodernare la linea e rilanciare gli investimenti. Mozione M5S.

Domani il consiglio regionale discuterà una mozione del M5S Lombardia che ha come obiettivo quello di indirizzare FNM ad acquisire la maggioranza delle quote societarie di Trenord.

Secondo il portavoce del M5S Stefano Buffagni, primo firmatario della mozione, “solo consentendo a FNM di acquisire la maggioranza delle quote societarie di Trenord potremo compensare la riduzione di acluni servizi ferroviari da parte di Trenitalia e incrementare l’approvigionamento di materiale rotabile su tutta la rete regionale”.

“Non vogliamo più vedere foto pubblicate sui social di carrozze al collasso, sedili sfasciati o mancanti e display che segnalano infiniti minuti di ritardo a causa dei consueti guasti tecnici – prosegue Stefano Buffani. Per questo con la nostra mozione chiediamo inoltre a Maroni e all’assessore ai trasporti Sorte di richiedere a Ferrovie dello Stato la promozione di interventi di potenziamento infrastrutturale e di aprire un tavolo istituzionale con il Minstero per fare in modo che gli investimenti programmati non rimangano le solite promesse della Lega. Per il bene dei pendolari lombardi ci auspichiamo il voto favorevole delle altre forze politiche domani in aula”.

“La nostra mozione nasce da una visione sul Tpl differente da quella di Regione Lombardia, che secondo le ultime voci di palazzo vorrebbe vendere le quote di Trenord a società come Trenitalia o Ferrovie dello Stato che finirebbero per commercializzare i servizi per un target diverso da quello pendolare, aumentando notevolmente i costi e diminuendo la capillarità del servizio sul territorio. Noi crediamo nella prevalenza del “pubblico” nella gestione del servizio ferroviario regionale per tutelare le categorie di chi usa i treni per lavoro o per studio, non per tagliarli fuori” – conclude la portavoce del M5S in Regione Iolanda Nanni.

Inchiesta paratie del lago di Como: finalmente i nodi vengono al pettine

Alcuni dirigenti del Comune di Como sono stati arrestati questa mattina con le accuse di turbativa d’asta e corruzione. La vicenda riguarda l’infinito cantiere per la costruzione delle paratie sul lago nella città di Como. Un’opera in stallo dal dal 2008 che ha trasformato e deturpato uno dei paesaggi più suggestivi d’Italia su cui il M5S a Como e in Regione ha sempre espresso forti criticità.

“Il coinvolgimento è a tutti i livelli e andranno verificate con precisione anche le responsabilità politiche. La Giunta comunale ha il dovere di vigilare sugli appalti e sull’operato dei dirigenti, cosa evidentemente che a Como non è stata fatta. Gli arrestati sono stati riconfermati da sindaco Pd Mario Lucini che ha ereditato e reso operativo il progetto delle paratie nato con la giunta di Stefano Bruni (Pdl). Proprio per questo ribadiamo la richiesta di dimissioni immediate della giunta e del sindaco che, stando alle indiscrezioni, non avrebbero fatto il loro dovere per contrastare l’infiltarzione della corruzione e dell’illegalità in Comune. Questo caso rende oltremodo palese che centro-destra e centro-sinistra risultano del tutto identici quanto a malagestione: hanno portato a Como una Salerno-Reggio Calabria. L’interesse dei cittadini non è nel loro DNA”, così Stefano Buffagni, consigliere regionale del M5S Lombardia e Luca Ceruti, consigliere comunale del M5S Como.

#RestitutionDay2016. M5S Lombardia restituisce 1 milione di euro ai lombardi

#RestitutionDay2016. M5S Lombardia restituisce 1 milione di euro ai lombardi

Anche per quest’anno i consiglieri regionali lombardi del MoVimento 5 Stelle hanno mantenuto la parola data agli elettori in campagna elettorale e si sono tagliati stipendi e diarie. Raggiunge così il milione di euro la somma restituita alle casse della Regione e versata nei fondi di sostegno alle piccole e medie imprese in Lombardia. Questa cifra si aggiunge agli oltre 2 milioni di euro di rimborsi elettorali non richiesti dal Movimento alle elezioni regionali del 2013.

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Per Gianmarco Corbetta, capogruppo del M5S Lombardia: “Altro che i tagli di Maroni e Cattaneo. In tre anni abbiamo restituito al sistema economico regionale e alle piccole e medie imprese un milione di euro. Non esistono precedenti in questo senso nella storia della Lombardia segnata da una casta di politici arraffoni.

I veri tagli dei costi della politica si possono fare subito se solo i consiglieri regionali, che guadagnano quasi 9 mila euro al mese, si riducessero lo stipendio come abbiamo fatto noi. Se tutti i consiglieri lombardi seguissero il nostro esempio, rendicontando puntualmente anche le spese, si potrebbero risparmiare oltre 15 milioni di euro nell’arco di una legislatura. Sono soldi pubblici che aiuterebbero a implementare politiche concrete contro la disoccupazione e a sostegno dei tanti piccoli imprenditori, commercianti e artigiani in Lombardia che vivono momenti di grande difficoltà.

Sia il civismo di Ambrosoli, che la presunta buona politica del PD, che le scope di Maroni si sciolgono come neve al sole di fronte alla prospettiva di un gesto tanto semplice quanto concreto: tagliarsi lo stipendio per rendere la propria classe politica realmente più vicina ai cittadini, non solo a chiacchiere. Per il M5S la politica non è un lavoro per arricchirsi ma è un servizio ai cittadini, e lo dimostriamo con i fatti. Abbiamo invitato più volte gli altri gruppi politici a tagliarsi lo stipendio. La risposta? Non pervenuta”.

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Come dare lavoro agli amici di Salvini a spese dei lombardi

Il Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Lombardia ha presentato un’interrogazione per chiedere alla Giunta Maroni chiarimenti sull’affidamento “allo spin doctor di Matteo Salvini della realizzazione del nuovo sito internet” della Asst Franciacorta, ovvero l’ex azienda ospedaliera.

“Si dice che chi trova un amico trova un tesoro, e questa volta il tesoro lo ha trovato la società di Luca Morisi, uomo che guida la comunicazione sui social del leghista Salvini. Il caso vuole che il Direttore Generale dell’ASST Franciacorta in Lombardia, considerato in quota Legaabbia affidato proprio allo spin doctor di Salvini la realizzazione del nuovo sito internet della struttura sanitaria per una cifra di 35.000€Nella verde Padania evidentemente i talenti li cercano solo a casa loro, prima in famiglia e poi tra gli amici. Solo per il M5S la meritocrazia è un valore, altro che i chiacchieroni della verde Lega, Salvini in primis.”

Stefano Buffagni e Dario Violi – Portavoce Regionali del M5S Lombardia

L’ospedale di Vaprio non deve chiudere!

L’ospedale di Vaprio deve rimanere operativo, questa è la volontà della cittadinanza, come dimostrano le 2.500 firme raccolte in una settimana contro la chiusura di questa struttura pubblica storica e punto di riferimento per il territorio (tra i promotori della petizione la nostra candidata sindaco al Consiglio comunale di Inzago). Una richiesta che arriva direttamente dal territorio che il M5S regionale sostiene con forza. Per questo i portavoce Dario Violi e Stefano Buffagni hanno affiancato e incontrato chi, tra dipendenti e cittadini, lo scorso martedì ha protestato contro i continui tagli ai servizi e al personale causati dalle politiche di Regione e Governo.

“Ci batteremo perché vengano garantite almeno le prestazioni sanitarie minime e quelle ambulatoriali. Dopo aver parlato con la dirigenza abbiamo strappato diversi impegni tra cui l’assunzione di nuovo personale medico e radiologo e l’incremento dei servizi sul territorio, in particolare quelli relativi all’assistenza domiciliare, necessario per rispondere alla costante richiesta della fetta di popolazione più anziana e più bisognosa. Abbiamo anche strappato l’impegno dei vertici a mantenere in vita il punto di primo intervento, che purtroppo verrà ridotto dalle 24 ore attuali di attività a 12 giornaliere. Ma su questo punto continueremo a dare battaglia in Regione! La politica non può voltare le spalle a quelle che sono le reali esigenze della cittadinanza. Non possiamo permetterci di andare a depotenziare la sanità pubblica e incentivare indirettamente le strutture private. I soldi pubblici devono sostenere le strutture pubbliche, le realtà importanti come l’ospedale di Vaprio!”

Dario Violi e Stefano Buffagni – Portavoce regionali del M5S Lombardia

Centri commerciali: Nava rispetti il mandato del consiglio regionale

Domani, in Regione Lombardia è stata convocata la conferenza dei soggetti interessati alle richieste di ampliamento del Centro Commerciale Carosello di Carugate.

Stefano Buffagni, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “Il Consiglio Regionale ha già preso una chiara posizione sul tema a favore della tutela del piccolo commercio e dell’ambiente. In un periodo di forte crisi economica come questo ampliare ulteriormente i centri commerciali è un controsenso rispetto alle linee guida decise dalla Lombardia. Auspichiamo che il sottosegretario Nava rispetti il mandato che il Consiglio regionale e i cittadini gli hanno dato”.

 

Restituiamo il Pio Albergo Trivulzio ai milanesi. M5S incontra il management.

I portavoce del M5S Lombardia Dario Violi e Stefano Buffagni, insieme al candidato sindaco del M5S a Milano Gianluca Corrado, hanno visitato il Pio Albergo Trivulzio, incontrato gli anziani che risiedono nella struttura, i dipendenti, e parlato con l’attuale management di questo patrimonio della città noto agli abitanti con il nome di “Baggina”, punto di riferimento per le famiglie milanesi. Purtroppo la mala gestione politica lo ha portato sull’orlo del fallimento. Da qui negli anni novanta, con l’arresto di Mario Chiesa, partì lo scandalo di Tangentopoli, nel 2011 scoppiò lo scandalo affittopoli, con appartamenti di lusso del patrimonio concessi a persone influenti a prezzi di locazione bassissimi. Negli ultimi 30 anni le priorità di questa struttura non sono mai stati i pazienti. Ora le cose devono cambiare. Il M5S lavorerà per tutelare questa e tutte le altre risorse della città e difenderle dagli sciacalli, da chi nella sanità pubblica vede la possibilità di fare soldi facili. Noi abbiamo un’altra visione. Dopo il buco in bilancio che i vecchi management legati a doppio filo con i partiti avevano lasciato in eredità, il Commissariamento, richiesto dal M5S in Regione Lombardia e terminato a metà 2015, ha già iniziato a garantire una perdita inferiore nell’esercizio ordinario. Ora, con questo proficuo incontro abbiamo aperto un canale con i nuovi vertici, da ora consapevoli che nell’istituzione comunale ci sarà una forza politica pronta a collaborare per il bene dei pazienti e non dei privati, una forza politica che non permetterà le derive del passato. Ridiamo a questa istituzione un nuovo e radioso futuro tutelando e valorizzando il patrimonio pubblico.

Dario Violi e Stefano Buffagni –  Portavoce del M5S in Regione

Ca’ Granda: Belloni si deve dimettere

“E’ necessario che Carlo Belloni si dimetta immediatamente da presidente del collegio dei sindaci della Fondazione Ca’ Granda. Le ultime dichiarazioni in cui non trova scandaloso ciò che ha fatto con i beni di FNM dimostra quanto sia lontano dal poter controllare sui beni pubblici. Gli organismi di vigilanza devono essere affidati a persone in grado di offrire garanzie per una puntigliosa attività di controllo e distanza dai partiti. Non è il caso di Belloni, il Comune di Milano ne prenda atto e faccia l’interesse dei cittadini. Speriamo anche Pisapia comprenda la gravità della situazione”, così Stefano Buffagni, capogruppo del M5S Lombardia, e Gianluca Corrado, candidato a sindaco di Milano